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Combattere per portare frutto

Pubblicato da Liliana Eloini in predicazioni domenicali · 8/2/2015 20:47:28

Combattere per vedere il frutto.

Pred. Past. Rosario Spadaro
1 Corinzi 15:32
Se secondo l’uomo, ho combattuto in Efeso con le
fiere, che utile ne ho io? Se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perché domani morremo.
Il combattimento di cui parla l’apostolo Paolo non è stato un combattimento nel modo naturale contro animali, bensì nel soprannaturale spirituale.
2 Timoteo 4:7 Ho combattuto il buon combattimento      , ho finito la corsa, ho serbato la fede.
Il buon combattimento è per mantenere viva la fede in DIO. Per restare fermi nel credere in DIO rimanendogli fedeli in ogni circostanza. Infatti solo se il tralcio resta attaccato alla vite e si fa curare dal vignaiolo, porterà frutto e non si seccherà. Ci saranno le prove, le difficoltà e le persecuzioni di ogni tipo che vorranno strappare il credente dalla fede. È necessario combattere per essere fedeli testimoni di Cristo, affinché possiamo resistere alle tentazioni di ogni giorno che ci vorrebbero trascinare nella futilità del mondo, resistendo e spendendo energie per sviluppare i nostri muscoli spirituali.
1 Timoteo 6:12 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna, alla quale sei stato chiamato e per cui hai fatto la buona confessione di fede davanti a molti testimoni.
L’apostolo Paolo ci esorta al combattimento per adempiere la chiamata di DIO, per essere suoi testimoni nel mondo. Per questo i credenti devono essere rivestiti dell’armatura di cui si parla in Efesini. Rivestiti con la corazza della giustizia di DIO che li protegge, in quanto figli per il sacrificio di Gesù sulla croce, per la Sua morte, per la Sua resurrezione e per la Sua continua intercessione per essi al trono della grazia di DIO. Questa è la vera confessione di fede che tutti i credenti devono fare dinanzi al diavolo.
Inoltre i credenti devono innalzare lo scudo con il quale respingere le accuse ed i sensi di colpa che il nemico vuole mettere addosso.
Camminare con i calzari del Vangelo, camminando secondo il progetto di DIO e predicando la Sua Parola. Paolo ha fatto tutto questo, combattendo ogni giorno contro il diavolo, usando il cuore e la bocca. Il cuore per amare e la bocca per decretare il Vangelo in ogni luogo si trovasse.
2 Corinzi 11:23 Sono essi ministri di Cristo? Parlo da stolto, io lo sono più di loro; nelle fatiche molto di più, nelle battiture grandemente di più, molto più nelle prigionie e spesso in pericolo di morte. 24 Dai Giudei ho ricevuto cinque volte quaranta sferzate meno una. 25 Tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno ed una notte sull’abisso. 26 Sono stato spesse volte in viaggio fra pericoli di fiumi, pericoli di ladroni, pericoli da parte dei miei connazionali, pericoli da parte dei gentili, pericoli in città, pericoli nel deserto, pericoli in mare, pericoli fra falsi fratelli, 27 nella fatica e nel travaglio, sovente nelle veglie, nella fame e nella sete, spesse volte in digiuni, nel freddo e nella nudità.
Qui Paolo racconta di essere stato colpito più volte in varie occasioni affinché non predicasse il Vangelo, ma egli era pronto a perdonare, ad essere umiliato ed offeso, anche atterrato e restando sempre pronto a continuare ad amare. Tutto questo ci porta a riflettere ed a chiederci se anche noi sapremmo essere pronti a resistere a tali prove, o se piuttosto non cadremmo nell’amarezza, nel rancore, nell’odio, nella rabbia, invece di farci riempire di amore dallo Spirito Santo, che ci aiuterebbe ad amare i nostri nemici ed a superare le avversità. Quanti nella malattia invece di gridare a DIO per ricevere la grazia della guarigione, si chiedono, invece, il perché accade loro tutto questo e magari si arrabbiano con DIO. Ma il vero cristiano non si chiede il perché ma continua a combattere senza mai fermarsi e senza dare spazio al diavolo.
In Apocalisse il nostro Signore rivolgendosi alle sette chiese mette in evidenza i motivi importantissimi per i quali è necessario combattere.

Apocalisse 2:4 Ma io ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo amore.5 Ricordati dunque da dove sei caduto, ravvediti e fa le opere di prima; se no verrò presto da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi.
Apocalisse 2:7 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: a chi vince io darò da mangiare dell’albero della vita, che è in mezzo al paradiso di DIO>>.  
<<A chi vince … >> cioè a chi combatte motivato ancora dall’Amore di DIO, a chi combatte per non perdere la motivazione dell’Amore perché vuole adempiere il piano di DIO. Se non siamo motivati dall’Amore, moriremo spiritualmente, ma se avremo il cuore pieno di grazia e di perdono vivremo spiritualmente e prenderemo il premio finale. Infatti le opere fatte non mossi dall’Amore, periranno, e noi con esse, perché fatte solo con le nostre capacità naturali e con la motivazione di esaltare noi stessi innalzandoci dinanzi agli altri.
Apocalisse 2:10 Non temere ciò che dovrai soffrire; ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in prigione affinché siate provati, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita. 11 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese:chi vince non sarà certamente colpito dalla seconda morte>>.
Bisogna lottare per restare fermi nelle offese e nelle tribolazioni causateci da coloro che ci circondano. Dovremo pregare ed intercedere per la loro salvezza, rilasciando perdono e continuando ad amare, sostenuti dallo Spirito Santo. Perciò chiediamo a DIO quale sia la meta che ci chiede di raggiungere, lavorando nel Suo regno per servirlo e portare frutto, che altro non è credere in Lui e mettere in pratica la Sua Parola.
Apocalisse 2:14 Ma ho alcune cose contro di te:tu hai colà alcuni che ritengono la dottrina di Balaam, il quale insegnò a Balak a porre un intoppo davanti ai figli d’Israele, inducendoli a mangiare cose sacrificate agli idoli e a fornicare. 15 Così anche tu hai alcuni che ritengono la dottrina dei Nicolaiti, la qual cosa io odio. 16 Ravvediti dunque, altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca.
La tolleranza alle false dottrine è in odio a DIO. L’Eterno non vuole che si contamini la vera fede, e si tollerino amicizie con persone che non condividono pensieri cristiani veraci. Per questo è necessario stare attenti con chi si condividono delle confidenze, perché non tutti sono veri amici.
Apocalisse 2:20 Ma ho alcune cose contro di te:tu permetti a quella donna Jezebel, che si dice profetessa, di insegnare e di sedurre i miei servi, inducendoli a fornicare e a mangiare cose sacrificate agli idoli. 21 E io le ho dato tempo per ravvedersi dalla sua fornicazione, ma lei non si è ravveduta. 22 Ecco, io la getto in un letto di sofferenze, e quelli che commettono adulterio con lei in una grande tribolazione, se non si ravvedono dalle loro opere. 23 E farò perire con la morte i suoi figli; e tutte le chiese conosceranno che io sono colui che investiga le reni e i cuori, e renderò a ciascuno di voi secondo le vostre opere. 24 Ma a voi e agli altri che sono in Tiatira, a quanti non hanno questa dottrina e non hanno conosciuto le profondità di Satana, come essi le chiamano, io dico: non vi impongo alcun altro peso; 25 ma tenete fermamente ciò che avete affinché io venga. 26 A chi vince e ritiene fino alla fine le mie opere, darò potestà sulle nazioni;
In questi versetti Gesù parla di Jezebel, moglie, pagana ed idolatra, del re d’Israele Achab, a causa della quale fu instaurata l’adorazione di Baal. Qui Gesù cita il nome di questa donna, per ricordare quanto siano nefaste le conseguenze di tollerare le influenze negative invece di combatterle, perché esse sono in grado di ingannare manipolando la Verità della dottrina di DIO. Non dimentichiamoci che la Verità va predicata nella sua interezza sia quando si parla del messaggio della salvezza sia quando si parla della tribolazione.
Apocalisse 3:1 <<E all’angelo della chiesa in Sardi scrivi: queste cose dice colui che ha i sette Spiriti di DIO e le sette stelle. Io conosco le tue opere, che hai il nome di vivere, ma sei morto. 2 Sii vigilante e rafferma il resto che sta per morire, perché non ho trovato le tue opere compiute davanti al mio DIO. 3 Ricordati dunque come hai ricevuto e udito; serbalo e ravvediti. Se tu non vegli, io verrò su di te come un ladro, e non saprai a quale ora verrò su di te. 4 Tuttavia hai alcune persone in Sardi che non hanno contaminato le loro vesti; esse cammineranno con me in vesti bianche, perché ne sono degne. 5 Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio, e davanti ai suoi angeli.
Questi versetti dovrebbero farci riflettere ed esaminarci sul fatto se siamo ancora vivi, cioè con il cuore aperto alla conoscenza della Verità della Parola di DIO e pronto alla preghiera, essendo anche pronti ad amare in ogni circostanza, o se siamo morti in quanto non proviamo tutto ciò nel nostro cuore. in quest’ultimo caso, se non ci rafforzeremo in DIO, Gesù stesso cancellerà i nostri nomi dal libro della vita.
Apocalisse 3:10 Poiché hai custodito la parola della mia costanza, anch’io ti custodirò dall’ora della prova che verrà su tutto il mondo, per mettere alla prova coloro che abitano sulla terra. 11 Ecco, io vengo presto; tieni fermamente ciò che hai, affinché nessuno ti tolga la tua corona. 12 Chi vince io lo farò una colonna nel tempio del mio DIO, ed egli non uscirà mai più fuori; e scriverò su di lui il nome del mio DIO e il nome della città del mio DIO, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio DIO, e il mio nuovo nome.
Qui Gesù ci sta esortando a custodire la Parola di DIO e di continuare a combattere nell’ora della prova perché egli ci custodirà e ci sosterrà. Così saremo parte integrante del regno di DIO e saremo sigillati nel suo nome.
Apocalisse 3:18 Poiché tu dici:"Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla; e non sai che tu sei quello che è disgraziato, e miserabile, e povero, e cieco e nudo. 19 Ti consiglio di comperare da me dell’oro affinato col fuoco per arricchirti, e delle vesti bianche per coprirti e non far apparire così la vergogna della tua nudità, e di ungerti gli occhi con del collirio, affinché tu veda.
Il tipo di persona a cui sta facendo riferimento Gesù è colui che ha chiuso fuori dalla sua vita il Signore ed ha pensato di essere sapiente e ricco spiritualmente senza aver bisogno dell’aiuto di Cristo. Nonostante ciò, Gesù mostra ancora misericordia a questo tipo di persone e consiglia loro di acquistare da Lui il collirio spirituale che aprirà i loro occhi affinché vedano ciò che DIO vuole mostrare loro e non vedano più con i loro occhi naturali che possono indurire il cuore riempiendolo di amarezza e di incredulità.
Con il cuore arreso a DIO, preghiamo il Signore affinché ci dia questo collirio per avere nuove forze, continuare ad avere fede ed essere fedeli a DIO, e vederne il frutto. Amen.