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Orgoglio e umiltà

Pubblicato da Liliana Eloini in predicazioni domenicali · 2/2/2014 16:59:03

2 Cronache 7:14 se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal cielo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo paese.
Partendo da questo verso, che concludeva il messaggio della domenica precedente, il pastore, oggi, vuole affrontare la meditazione di un argomento, che per quasi tutti i cristiani, rappresenta un punto di debolezza. DIO è colui che perdona e sana, tutte le nostre iniquità, se ci allontaniamo ed abbandoniamo il peccato. È chiaro che la chiave di accesso è l’umiltà, che è l’opposto dell’orgoglio. L’umiltà porta alla salvezza, l’orgoglio conduce alla rovina. Orgoglio e superbia sono un binomio letale perché non permettono al cristiano di rendersi conto dei suoi errori e dei suoi limiti, non permettendo così a DIO di operare nella sua vita.
Proverbi 16:18 Prima della rovina viene l’orgoglio, e prima della caduta lo spirito altero.
Chi è orgoglioso, cade poi nella rovina. L’umile riconosce di avere bisogno dell’ aiuto di DIO e di non essere superiore agli altri e di non sapere tutto, mentre l’orgoglioso non cerca aiuto ed affonda sempre di più nella rovina.
Isaia 14:13 Tu dicevi in cuor tuo:"Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di DIO; mi siederò sul monte dell’ assemblea, nella parte estrema del nord;
Qui il profeta parla di Lucifero, divenuto poi satana, a causa del suo smisurato orgoglio. Il pastore ci dice che chi è orgoglioso ha lo spirito di Lucifero, mentre chi è umile si è sottomesso alla guida di Gesù, che l’ esempio di umiltà per eccellenza; Gesù stesso ci ha detto che senza di Lui non saremmo in grado di fare niente di buono e non potremo essere portatori di luce nella vita degli altri. Il diavolo stimola le persone ricche non solo in danaro, ma anche in bellezza fisica, in cultura, in potere per la loro posizione sociale, spingendo il loro orgoglio al punto tale, in casi estremi, da farli delirare, come successe ad Hitler, Stalin ed altri uomini di potere come loro. L’orgoglio, infatti, non fa riconoscere gli errori e non permette di piegare le ginocchia dinanzi all’Eterno.
Non sempre quello che gli altri definiscono orgoglio è vero orgoglio, a volte è fiducia in Dio, questa cosa è una benedizione, non dobbiamo perderla.
1 Samuele 17:25 Gli uomini d’ Israele dicevano:<<Avete visto quell’uomo che avanza per sfidare Israele. Or chiunque lo ucciderà, il re lo ricolmerà di grandi ricchezze, gli darà sua figlia ed esenterà da ogni tributo la casa di suo padre in Israele>>. 26 Allora Davide, rivolgendosi agli uomini che stavano vicino a lui, disse:<<Che si farà all’uomo che ucciderà questo Filisteo e allontanerà la vergogna da Israele? Ma chi è mai questo Filisteo incirconciso, che osa insultare le schiere del DIO vivente?>>. 27 La gente gli rispose con le stesse parole, dicendo:<<Così sarà fatto a colui che lo ucciderà>>. 28 Eliab, suo fratello maggiore, lo sentì mentre parlava con quegli uomini; così Eliab si accese d’ira contro Davide e disse:<<Perché sei sceso qui? A chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco il tuo orgoglio e la malignità del tuo cuore: sei sceso qui per vedere la battaglia?>>.
Davide aveva già sperimentato la vittoria, mentre si occupava delle pecore che gli aveva affidato suo padre, quando sconfisse ed uccise il leone prendendolo per la criniera o quando uccise un orso. Davide voleva sconfiggere il Filisteo Golia, ma fu scambiato per uomo orgoglioso da suo fratello Eliab, il quale non aveva compreso il cuore di Davide che era rivolto a DIO e la sua fede verso l’ Eterno che gli dava la sicurezza di averlo accanto durante ogni impresa. Lo stesso accade anche a noi, quando proclamiamo di avere ricevuto il perdono dei peccati e la salvezza eterna, gli altri ci prendono per orgogliosi e superbi. La motivazione che spinse Davide fu quella di aver visto in Golia un uomo che insultava DIO con la sua arroganza, e non vide un uomo dotato di una grande forza fisica, per questo non ebbe paura di sfidarlo. Del resto, anche l’apostolo Paolo, potrebbe apparire orgoglioso quando afferma che "può ogni cosa" se non fosse che aggiunge "in colui che mi fortifica". L’apostolo Paolo sa che la gloria va data a DIO, perché è Lui che ci dà la forza ed il coraggio necessari per combattere e superare le circostanze. Per questo, ci dice il pastore, sarebbe bene misurare il nostro livello di orgoglio e chiedere a DIO di farcelo abbassare, per far salire il nostro livello di umiltà, magari usandosi di qualcuno che ci sta vicino, come successe per Naaman, il siro, che si ammalò di lebbra e che, seguendo il consiglio della sua serva ebrea, andò in Israele per essere guarito. Lui pensava che lo avrebbe guarito il re, ma dovette sottomettersi a quello che gli mandò a dire  il profeta Eliseo cioè di immergersi per ben sette volte nelle acque del fiume Giordano. Naaman, non accettò subito di farlo, ma acconsentì dopo le insistenze di un altro suo servo, che aveva portato con lui, in Israele. Questo atto di ubbidienza, permise a Naaman di far cadere il suo orgoglio e di fargli conoscere la grandezza del DIO d’ Israele, l’ unico vero DIO. Anche noi siamo invitati ad ascoltare e valutare i consigli che gli altri ci danno, con umiltà, riconoscendo che possono essere stati mandati da DIO, per parlarci.
Il pastore ci esorta, a questo punto della meditazione, ad esaminare il nostro livello di orgoglio, ponendoci quattro domande, alle quali ognuno di noi risponderà nel suo intimo:
Cosa ti succede quando qualcuno ti dà un consiglio?
Qual è la prima reazione quando sei esortato e corretto?
C’è qualcuno che ti può dire qualcosa?
Hai detto a qualcuno che lo ringrazi perché ti ha corretto?
Questo breve questionario ci permetterà di sapere se siamo veramente umili, cioè modesti e privi di superbia, non ritenendoci migliori o peggiori degli altri.
Isaia 58:5 E’ questo il digiuno di cui mi compiaccio, il giorno in cui l’uomo affligge la sua anima? Piegare la testa come un giunco e distendersi su un letto di sacco e di cenere? Chiami forse questo un digiuno e un giorno gradito a DIO?
Questo versetto ci parla della falsa umiltà, fatta solo di azioni esteriori, che non toccano il cuore di DIO. Infatti, il falso umile non è altri che l’orgoglioso che indossa abiti diversi, ma resta sempre tale. Ricordiamoci che Gesù ci ha detto di prendere esempio da lui, che è umile e mansueto, ma non ci ha detto di farlo perché era il più umile.
Isaia 58:6 Il digiuno di cui mi compiaccio non è forse questo:che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo e che si lascino andar liberi gli oppressi, e che voi rompiate ogni giogo?
Questo è il digiuno che piace a DIO e che tocca il suo cuore.
Proverbi 15:33 Il timore dell’ Eterno è un ammaestramento di sapienza, e prima della gloria c’è l’umiltà.
Qui la Bibbia ci mostra quali sono i risultati dell’umiltà. La sapienza fa accrescere in noi il timore di DIO e ci conduce verso la gloria.
Proverbi 18:12 Prima della rovina il cuore dell’ uomo si innalza, ma prima della gloria viene l’ umiltà.
Proverbi 22:4 Il premio dell’ umiltà e del timore dell’ Eterno è: ricchezze, gloria e vita.
Per raggiungere la meta, è necessario però, prima di tutto eliminare l’orgoglio e riempirsi dell’ umiltà di Gesù, avendo un cuore sincero; questo porterà il risveglio nelle vite spirituali di ognuno.
Amen.