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Pred. Pastore Rosario Spadaro
Giovanni 20:17 Gesù le disse:<<Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma và dai miei fratelli e dì loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, e al mio DIO e DIO vostro>>.
Qui Gesù ci dice che è finito il tempo in cui DIO era considerato essere solo per pochi eletti, quali i sacerdoti, i profeti ed i re, mentre il resto delle persone lo sentiva lontano e non interessato al singolo ed ai suoi problemi terreni. Oggi è il tempo in cui ogni uomo o donna deve sentirsi figlio o figlia di DIO, riconoscendolo come Padre, accostandosi a Lui con timore e tremore, con grande rispetto ma sentendo anche il Suo Amore e la Sua protezione. Anche la chiesa ha bisogno di avere la rivelazione della paternità di DIO, sapendo che può rivolgersi a Lui per ogni bisogno. DIO come nostro Padre è interessato al nostro presente ed al nostro futuro al quale ha già provveduto con pensieri di pace che sono ben al di sopra di quelli che potremmo avere noi.
In particolare Gesù evidenzia il fatto che DIO è suo Papà e che può essere anche il nostro, se lo riconosciamo come tale e lo rendiamo partecipe delle nostra vita, chiedendogli consiglio in ogni cosa e presentando a Lui i nostri progetti. DIO ha un progetto: che tutti gli uomini siano salvati e che noi suoi figli lo collaboriamo in questo, perciò finanzierà tutti i progetti che sono in accordo al Suo progetto cioè che tutti gli uomini siano salvati attraverso il riconoscimento del sacrificio di Gesù sulla croce. Ma DIO si prende anche cura di noi dandoci pace, gioia, benedizione, serenità e vittoria sugli attacchi del diavolo. Alleluia!!!
Per questo è importante identificarci in quello che siamo in Cristo Gesù e non in quello che facciamo per DIO. Le opere da sole non bastano per essere salvati, ciò che ci salva è il credere di essere figli di DIO ed avere fede in Lui soltanto. Noi siamo amati da DIO non per quello che facciamo ma per aver riconosciuto ed accettato quello che Gesù ha fatto per noi sulla croce.
DIO ci ama accettandoci così come siamo, perché Egli ci vede in modo diverso da come noi ci vediamo o da come ci vedano gli altri. Ne è un esempio Gedeone che fu chiamato da DIO "uomo forte e valoroso"; questo lasciò stupefatto Gedeone perché era il più giovane della famiglia e quello meno considerato. Per questo dobbiamo allinearci al modo di vedere di DIO, noi siamo preziosi ai suoi occhi, mentre il diavolo ci odia e vorrebbe distruggerci mettendoci in testa pensieri negativi sussurrandoci che non valiamo niente e che siamo incapaci di fare qualunque cosa. Ma si sbaglia perché in quanto figli, non agiremo in base alle nostre capacità limitate perché umane, ma sarà DIO a guidarci e per questo daremo a Lui tutta la gloria.
Luca 2:48 E, quando essi lo videro, rimasero stupiti, e sua madre gli disse:<<Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre ed io, angosciati ti cercavamo!>>.
Gesù sin da bambino conosceva la sua identità di figlio dell’Altissimo, nonostante vivesse in una famiglia naturale. Questa sua sicurezza nell’ identità di chi fosse, gli ha permesso di non cadere nelle tentazioni di dubbio che il diavolo gli ha presentato quando è stato nel deserto per quaranta giorni. Con ciò comprendiamo che se siamo certi di essere figli di DIO, abbiamo anche la certezza di avere la vittoria finale sulle circostanze avverse. Questa certezza nasce nel nostro cuore quando siamo in comunione continua con DIO e ci comportiamo in conformità alla Sua Parola. Per questo abbiamo bisogno di santificarci ogni giorno, di presentare a Lui ogni nostra debolezza chiedendogli di darci la forza di superarla.
Matteo 5:15 Similmente non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti coloro che sono in casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli>>.
Gesù ci sta dicendo che siamo luce nel mondo non perché facciamo le buone opere ma perché la luce di DIO è stata messa nei nostri cuori, attraverso la nuova nascita che è la natura di Cristo. Mostreremo Cristo e rispecchieremo la luce di DIO.
Nel mondo tutti sentono l’esigenza di avere un senso di appartenenza a qualcuno, in modo particolare lo sentono coloro che sono orfani o non accettati dalla società, od anche coloro che pur avendo un padre naturale non hanno un buon rapporto affettivo e si sentono soli, ma questo accade anche nelle chiese in senso spirituale quando i membri non hanno ricevuto la rivelazione di essere figli di DIO e lo sentono lontano, non percependolo come un Padre vicino che desidera rallegrare il cuore dei Suoi figli. I padri naturali hanno dei limiti e sono imperfetti, per questo è importante ricercare la paternità di DIO ed avere la rivelazione che Lui non ci lascerà e non ci abbandonerà mai, e che alla sua destra è seduto Gesù che intercede per noi.
Romani 1:1 Paolo, servo di Gesù Cristo, chiamato ad essere apostolo, appartato per l’evangelo di DIO.
Questa per Paolo è la sua vera identità nonostante tutto quello che era per il mondo cioè un fariseo, cittadino romano, discendente di Abrahamo nonché uomo molto colto. Paolo era servo di Cristo con la missione di apostolo per l’evangelo di DIO. Anche per noi questa deve essere la nostra identità avendo anche la consapevolezza di essere ministri di DIO per la riconciliazione di ogni uomo con Lui, chiamati a manifestare la Sua luce senza sforzi umani ma solo con la consapevolezza di chi siamo veramente cioè servi di DIO ed avendo come scopo il risultato finale di conservare la fede fino alla fine della vita terrena per poi ricevere la corona della vita eterna.
Perseverare nella fede in Cristo Gesù e nell’opera sua, non preoccupandoci di cosa pensano gli altri ma ponendoci solo la meta di piacere a DIO, seguendo e facendo la Sua volontà.
Tito 1:1 Paolo servo di DIO e apostolo di Gesù Cristo, secondo la fede degli eletti di DIO e la conoscenza della verità che è secondo pietà.
Anche in questo versetto Paolo ribadisce la sua identità di servo ed apostolo.
Sviluppiamo anche noi la consapevolezza di questa identità avendo una vera relazione con il Padre nostro che ci aspetta nella nostra cameretta segreta pronto ad ascoltare le nostre ansie ed i nostri problemi mentre gli apriamo il nostro cuore e gli dedichiamo le nostre lodi cantando.
Salmo 16:8 Io ho continuamente posto l’Eterno davanti ai miei occhi, poiché egli è alla mia destra, io non sarò mai smosso. 9 Perciò il mio cuore si rallegra, e la mia anima esulta; anche la mia carne dimorerà fiduciosa e al sicuro, 10 perché tu non lascerai l’anima mia nello Sceol e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione. 11 Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c’è abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.
Stando alla presenza di DIO riceveremo gioia e pace nel cuore.
Giovanni 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli.
Il portare molto frutto è una conseguenza della relazione Padre e figlio. Grazie a questo la vittoria sarà nostra su tutte le circostanze ed il diavolo sarà messo sotto i nostri piedi. Alleluia!!!Amen!!!