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Predic. Pastore Rosario Spadaro
La concretezza dell’amore
1 Timoteo 1:5 Ora il fine del comandamento è l’amore, che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede non finta.
1 Timoteo 1:15 Questa parola è sicura e degna di essere accettata, che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. 16 Ma per questo mi è stata fatta misericordia, affinché Gesù Cristo facesse conoscere in me, per primo, tutta la sua longanimità, per essere di esempio a coloro che per l’avvenire avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
La Parola di oggi è sintetizzata proprio nel titolo in cui si fa riferimento ad un amore concreto e basato sulla pratica e non solo sulla teoria.
Nel versetto 5 sono indicati i tre ingredienti essenziali che concretizzano l’amore e che lo rendono perfetto solo se ci sono tutti: fede vera (non finta), cuore puro e buona coscienza. Se manca uno di questi, l’amore non sarà perfetto e non avremo centrato il bersaglio che è quello di esprimere, far conoscere l’amore di DIO ed il Suo cuore, proprio come faceva Gesù quando era sulla terra dando dignità a persone che dal mondo erano considerate una nullità od immondizia. Ricordiamo l’episodio del Vangelo in cui Gesù restituisce dignità a Maddalena, perdonando i suoi peccati e liberandola dalla condanna della società. Gesù le ha trasmesso il perdono di DIO e Maddalena ha trovato la pace e la speranza di poter vivere una vita nuova.
Nei versetti 15 e 16 l’apostolo Paolo ci dice che Gesù si è fatto conoscere da lui mostrandogli la Sua clemenza e la Sua misericordia, per far si che anche Paolo potesse trasmettere questo agli altri, avendo ricevuto la rivelazione del grande amore che DIO ha avuto per lui. Paolo, infatti, quando era ancora Saulo fu fermato nella via di Damasco e ricevette la vista spirituale, perdendo per 3 giorni quella naturale, affinché conoscesse la giusta via da seguire ed il tempo in cui stava vivendo cioè il tempo della Grazia di DIO che attraverso Gesù, manifesta il Suo Amore per l’umanità. Tutto questo ha permesso a Paolo di predicare con franchezza il Vangelo che è Potenza di DIO per chiunque crede. Ecco perché è necessario che preghiamo il Signore affinché ci dia sempre nuove opportunità per predicare il Vangelo e far avvicinare le persone a Cristo, e vedremo la gloria di DIO manifestarsi nelle nostre vite ed in quelle degli altri.
Filippesi 1:19 So infatti che questo riuscirà a mia salvezza, mediante la vostra preghiera e l’aiuto dello Spirito di Gesù Cristo, 20 secondo la mia fervida attesa e speranza, che non sarò svergognato in cosa alcuna, ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà magnificato nel mio corpo, o per vita o per morte. 21 Per me infatti il vivere è Cristo, e il morire guadagno. 22 Ma se il vivere nella carne è per me un lavoro fruttuoso, allora non saprei cosa scegliere, 23 perché sono stretto tra due lati:avendo il desiderio di partire da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore,
L’apostolo Paolo ha preso la decisione di far ricevere la gloria a Cristo attraverso il suo corpo, sia mentre è ancora in vita, sia quando sarebbe morto; superando così l’istinto della sopravvivenza fisica come invece non accadde per Esaù, il quale rinunciò al suo diritto di primogenitura in favore del fratello Giacobbe, in cambio di un piatto di lenticchie che stimò valessero di più per la sua sopravvivenza naturale. Lo stesso accade a molti che non comprendono veramente l’Amore che DIO ci ha trasmesso donando il Suo unico Figlio per i nostri peccati, perché non ne hanno ricevuto la rivelazione e di conseguenza non sono salvati perché non convertiti realmente.
Al riguardo di sapere cosa sia L’Amore di DIO realmente, ci viene in soccorso la Scrittura in 1 Corinzi 13 intero capitolo che il pastore ci consiglia di leggere e meditare scrupolosamente.
Giovanni 13:35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri>>.
Se ci ameremo gli uni gli altri sinceramente e senza artifizi, questo sarà visto dal mondo e saremo riconosciuti come discepoli di Cristo. Questo potrà accadere se avremo:
Un cuore puro mantenuto tale perché ci faremo lavare con il sangue di Gesù, ogni volta che sbaglieremo e cammineremo nella luce perché ascolteremo la voce di DIO e gli permetteremo di riprenderci ogni volta che sbaglieremo. Se non permetteremo che questo accada, cammineremo nella carne e non vedremo i nostri errori perché la luce si spegnerà e cammineremo nelle tenebre, come sta scritto in:
1 Giovanni 1:6 Se diciamo di avere comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità; 7 ma se camminiamo nella luce , come egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
Inoltre, quando cadiamo, dobbiamo sempre ammettere di aver sbagliato con umiltà dinanzi a DIO e chiedergli perdono, solo così riceveremo purificazione.
Una buona coscienza che ci parlerà anche attraverso coloro che ci stanno accanto, se questo ci provocherà del dolore vorrà dire che siamo ancora vivi spiritualmente e che possiamo rientrare nel percorso giusto che ci porterà ad aggiustarci dinanzi a DIO. E se cammineremo nella luce vedremo il pericolo e potremo evitarlo.
Una fede non finta ovvero una fede vera, autentica e non fatta solo di parole ma di fatti.
Ebrei 11:1 Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono.
Questo è il tipo di fede che ci porterà a credere di aver ricevuto, prima ancora di vedere la soluzione nel naturale. Questa è la fede vera che è alimentata dallo stare sempre alla presenza di DIO in intima comunione e che ci farà ricevere il suo amore. Gesù cammina con coloro che hanno il cuore puro, che non sono iniqui, e che meditano giorno e notte la Parola di DIO, come ci ricorda la Scrittura nel:
Salmo 1:1 Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori, 2 ma il cui diletto è nella legge dell’ Eterno, e sulla legge medita giorno e notte.
Giovanni 9:31 Or noi sappiamo che DIO non esaudisce i peccatori, ma se uno è pio verso DIO e fa la sua volontà, egli lo esaudisce. 32 Dal principio del mondo non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato. 33 Se costui non fosse da DIO, non avrebbe potuto fare nulla>>. 34 Essi risposero e gli dissero:<<Tu sei nato completamente nei peccati e vuoi insegnare a noi?>>. E lo cacciarono fuori. 35 Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori e, trovatolo, gli disse:<<Credi tu nel Figlio di DIO?>>. 36 Egli rispose e disse:<<E chi è, Signore, perché io creda in lui?>>.37 E Gesù gli disse:<<Tu l’hai visto, ed è proprio colui che ti sta parlando>>. 38 Allora egli disse:<<Io credo, Signore>>; e l’adorò. 39 Poi Gesù disse:<<Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi>>.
Il verso 31 ci dice che DIO esaudisce coloro che si rendono conto di essere peccatori e che si correggono dinanzi a DIO, chiedendo perdono, ravvedendosi e facendosi lavare con il Sangue di Gesù, che cancella i peccati. Il versetto 39 ci dice che non dobbiamo essere orgogliosi come fanno i religiosi ed affermare che vediamo nel modo giusto, perché è Gesù stesso che ci dice che siamo ciechi e che abbiamo bisogno di Lui per vedere nel modo giusto. Amen.