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Predicatore:Pastre Rosario Spadaro
1 Corinzi 1:21 Infatti, nella sapienza di DIO il mondo non ha conosciuto DIO per mezzo della propria sapienza, è piaciuto a DIO di salvare quelli che credono mediante la follia della predicazione. 22 Poiché i Giudei chiedono un segno e i Greci cercano sapienza, 23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che è scandalo per i Giudei e follia per i Greci; 24 ma a quelli che sono chiamati, sia Giudei che Greci, noi predichiamo Cristo, potenza di DIO e sapienza di DIO; 25 poiché la follia di DIO è più savia degli uomini e la debolezza di DIO più forte degli uomini.
v.23 Quelli che ragionano sono i greci ovvero coloro che cercano di capire Dio attraverso la ragione umana. Per questo hanno difficoltà a capire DIO, perché EGLI agisce in un modo completamente diverso dal come fanno gli uomini.
Paolo, però, aveva compreso che attraverso la predicazione di CRISTO crocifisso, il mondo può essere salvato. Con la ragione, il mondo non può conoscere DIO, ma solo quando c’è la rivelazione dello Spirito Santo, che ci fa vedere l’AMORE di DIO attraverso la predicazione di CRISTO crocifisso. Questo perché il mondo con la sua mente non può capire la mente di DIO e non ci possono essere libri o facoltà universitarie che ci possono far conoscere la mente di DIO, l’AMORE di Dio, la grandezza di DIO.
Solo per rivelazione dello Spirito Santo, nel momento in cui c’è la predicazione unta, Paolo predica la crocifissione di CRISTO che è stata una morte lenta e dolorosa che ci fa comprendere quanto è grande l’AMORE di GESU’ per noi e che ci mostra come l’uomo non avrebbe potuto salvarsi con le proprie opere. L’uomo caduto che nasce già con il peccato è paragonabile ad un uomo caduto in un pozzo, profondo 50 metri, con le pareti di argilla lisce e bagnate. Quest’uomo non potrebbe salvarsi se non ci fosse qualcuno che gli tende la corda per riportarlo in superficie.
Anche se fossero solo 5 metri di profondità, non sarebbe possibile risalire in superficie.
Solo la morte del Signore e la sua resurrezione ci salva e ci redime completamente.
È il sangue di GESU’ che ci purifica e che ci dà la veste bianca della giustizia.
Il Salmo 34, verso la fine, ci dice che gli occhi di DIO sono attenti verso i suoi giusti. Ecco i giusti siamo noi salvati con il sangue di GESU’.
Nel Vecchio Testamento il sacrificio era una pecora data in offerta per il perdono dei peccati. Questa pecora doveva essere perfetta, senza alcun difetto, in ottimo stato di salute, perché in caso contrario sarebbe stato un insulto a DIO e non un’offerta.
Il sacerdote non andava da colui che offriva la pecora, cioè il peccatore, e non gli chiedeva del peccato che aveva commesso, ma andava a scrutare la pecora per accertarsi che fosse perfetta. Poi il peccatore imponeva le mani sul sacrificio, cioè sulla pecora, e così avveniva uno scambio, il peccatore trasferiva il suo peccato alla pecora e la pecora trasferiva la sua purezza al peccatore.
Così l’uomo veniva coperto dai suoi peccati e l’animale veniva ucciso perché condannato a morte, poiché portava su se stesso il peccato del suo padrone.
Questo è ciò che DIO ha fatto per noi, mandando il suo unico Figlio a morire al posto nostro per i nostri peccati.
GESU’ ha compiuto tutto sulla terra in modo perfetto perché era in continua comunione con il Padre; ha guarito tutti e li ha liberati, ha fatto solo del bene e nessuno poteva accusarlo se non dei falsi testimoni che hanno poi incitato la folla a chiedere la crocifissione di GESU’ al posto di Barabba.
Ma è proprio per il sacrificio di GESU che noi siamo stati salvati, perché si è caricato di tutte le nostre bassezze e i nostri problemi. Perciò è importante chiedere a DIO di darci la rivelazione dell’AMORE immenso ed infinito di Gesù che è andato sulla croce al posto nostro.
DIO non guarda alla nostra vita che è fatta di continui sbagli, ma guarda su chi stiamo confidando, guarda GESU’ che è colui sul quale tutte le nostre colpe sono state trasferite.
Tutto questo non può essere percepito dall’uomo con la sua mente umana, ma solo se ha la rivelazione dello Spirito Santo.
Genesi 22
Un solo episodio simile è accaduto nella Bibbia ad Abrahamo, quando DIO gli chiese di dare suo figlio Isacco in sacrificio a Lui.
Isacco portò sulle spalle la legna per il sacrificio, così come GESU’ portò la croce. Isacco non sapeva di essere il sacrificio ma ubbidì al padre così come Abrahamo ubbidì a DIO, non basandosi sulla ragione ma sulla fede che aveva nell’ETERNO, sapendo in cuor suo che DIO, così come gli aveva dato il figlio Isacco in età avanzata pur non potendo avere dei figli, così glielo avrebbe restituito dopo il sacrificio. Questo perché Abrahamo conosceva benissimo la voce di DIO e in cuor suo sapeva che era stato Lui a parlargli. Egli agì per fede.
Spesso anche noi diciamo di agire per fede, ma se non siamo sicuri di aver ascoltato la voce di DIO, la nostra fede sarà solo dichiarata con la bocca ma non nascerà dal cuore. Solo quando avremo la rivelazione da parte dello Spirito Santo, che nasce dallo stare in comunione con DIO, saremo certi di aver udito la sua voce e potremo veramente agire per fede.
Il pastore ci fa comprendere che non basta quindi leggere la Parola di DIO, che è verità assoluta, se non ne abbiamo poi la Rivelazione. Se non preghiamo davanti a Dio e non conosciamo la Sua voce, non potremo dichiarare ed agire in fede.
Abrahamo non conosceva la Bibbia perché non era stata ancora scritta, ma conosceva bene la voce di DIO. Fu proprio per questo che Abrahamo arrivò al punto di stare per uccidere il figlio Isacco e non lo fece perché ubbidì nuovamente alla voce di DIO che gli diceva di fermarsi e di sacrificare l’animale che DIO gli aveva provveduto al posto di Isacco.
Con quello che accadde ad Abrahamo, DIO ha voluto dimostrare a tutto il mondo che cos’è la fede, doveva insegnare agli uomini fino a che punto possano dichiarare di credere perché se crediamo che, dicendo al monte di spostarsi, questo si sposta, così dobbiamo credere anche che se DIO ci dice di dargli la cosa migliore che abbiamo, la più preziosa, gliela daremo. Questo perché la fede è anche dare, perché tutto è di DIO e nulla di quello che Lui ci da è nostro.
Giovanni 8:56 Abrahamo, vostro padre, giubilò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò.
GESU’ ci dice che Abrahamo giubilò quando vide l’animale, il montone, con le corna imbrigliate nel cespuglio, perché in quello stesso istante vide GESU’ con il capo ricoperto dalla corona di spine, lo vide sulla croce e poi lo vide anche resuscitare; ecco perché GESU’, nel verso sopracitato, dice che Abrahamo se ne rallegrò.
L’unico modo usato da DIO per azzittire le obiezioni del diavolo è proprio quello della crocifissione di GESU’, il sacrificio perfetto e santo. Ecco perché pregando DIO per chiedergli qualcosa di cui abbiamo bisogno, dobbiamo chiedergli innanzitutto di rivelarci il Suo grande amore verso l’umanità e verso di noi, perché se non avremo questa rivelazione non saremo mai in grado di agire per fede.
Non noi con le nostre azioni potremo mai accontentare DIO, perché Egli è già contento per l’opera che GESU’ ha fatto sulla croce.
LUCA 2:8-
<<Pace in terra verso gli uomini su cui si posa il suo favore>> questo è il contenuto del cantico: la Grazia di GESU’ CRISTO che è il nostro Salvatore. Se crediamo questo, il favore di DIO sarà sulle nostre vite, la Pace di DIO che spegne ogni tormento e ci dà pace nel cuore, quando andiamo in guerra contro il nemico, perché la rabbia sarà solo contro di lui e non contro DIO. Egli ci ha dato il suo perdono, ci ha liberato da ogni colpa ed iniquità e ci dà le Scritture necessarie per rimanere saldi nella fede in Lui, senza guardare le circostanze e per rimanere nella sua pace, guardando CRISTO crocifisso.
ROMANI 5:2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio
Per mezzo di GESU’ abbiamo avuto la Pace e, attraverso questa, abbiamo accesso alla Grazia immeritata, nella quale stiamo saldi, diventando un tutt’uno con DIO.
È il colpevole, che riconosce di essere tale, che riceve grazia, non è certo colui che pensa di essere giusto e non la richiede, che può riceverla, ma anzi, costui andrà all’inferno, perché la Bibbia dice che nessuno è giusto.
LUCA 24:25-
Quando nella Bibbia si parla di Mosè, si fa riferimento alla Genesi e a tutto il Pentateuco.
Qui vediamo che Gesù quando si è mostrato ai discepoli dopo la crocifissione, non ha mostrato le sue mani forate dai chiodi, ma si è reso riconoscibile nello spezzare il pane e attraverso le Scritture. Ecco perché è necessario chiedere la rivelazione allo Spirito Santo, così come fece GESU’ con i discepoli nei versetti da 25 a 28.
Mentre nel versetto 32 comprendiamo che se il nostro cuore è arido e gelido, significa che è rattristato, scoraggiato e deluso, non capito dagli altri; questo perché ci siamo allontanati dalle Scritture e dalla comunione con lo Spirito Santo. È la Parola di DIO che ci rivela la Sua Grazia e riscalda il nostro cuore, facendolo rallegrare.
Perciò, ogni volta che il nostro cuore è freddo, chiediamo allo Spirito Santo di rivelarci le Scritture (il pane spezzato).
Guardiamo a CRISTO CROCIFISSO, così potremo predicare la Grazia di DIO, che ci parla del suo perdono e porta la fede nelle persone e il favore di DIO nelle loro vite. AMEN.