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Cena del Signore

Pubblicato da Liliana Eloini in predicazioni domenicali · 4/5/2014 16:10:48

Predicatore: Pastore Rosario Spadaro            

Luca 22:14 E, quando giunse l’ora, egli si mise a tavola, e i dodici apostoli con lui. 15 Allora egli disse loro:<<Ho grandemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire, 16 poiché io vi dico che non ne mangerò più, finché tutto sia compiuto nel Regno di DIO>>. 17 Poi prese il calice, rese grazie e disse:<<Prendete questo e dividetelo fra di voi, 18 perché io vi dico che non berrò più del frutto della vite, finché il regno di DIO sia venuto>>. 19 Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro, dicendo:<<Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me>>. 20 Così pure, dopo aver cenato, prese il calice, dicendo:<<Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi.
In questo brano del Vangelo, Gesù ripete per ben due volte le parole: "… non mangerò più e … non berrò più …"; Questo perché voleva sottolineare che prima di poterlo fare nuovamente doveva scavalcare una montagna spirituale, doveva mangiare l’immondizia degli uomini e bere il loro veleno, affinché si adempisse il piano della Salvezza preparato da DIO Padre per tutta l’umanità. Il pastore ci esorta a non dimenticare che è Gesù si è immolato al posto nostro sulla croce, per permetterci di poter entrare nel Regno di DIO. Con il Suo sacrificio, ci ha aperto una porta attraverso la quale entrare e poter prendere le benedizioni che il Padre ci ha preparato. La nostra vita sarà sempre con il vento in poppa in ogni circostanza, perché siamo stati benedetti dalla Grazia di DIO, che, se prendiamo la decisione ferma di camminare con Cristo, ci permetterà di avere sempre la vittoria sugli attacchi del diavolo nella nostra vita. Prima di conoscere Gesù eravamo schiavi delle leggi di questo mondo basate sull’ egoismo, sulla menzogna, sull’ingiustizia, sull’insensibilità, ecc.; dopo aver scelto Gesù come Signore della nostra vita, siamo passati sotto la Sua legge, che è la legge dell’Amore che ci rende liberi dalle schiavitù del nemico. Gesù ha pagato con la Sua vita il prezzo della nostra liberazione, e questo non dovremmo dimenticarlo mai, perché quando ricadiamo nella schiavitù dell’idolatria del denaro, della paura, dell’iniquità, della maldicenza, ecc. abbiamo reso vano il Suo sacrificio e dovremo ricorrere al Suo sangue per purificarci e chiedere perdono a DIO.
Romani 8:15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo:<<Abba, Padre>>.
La libertà ci fa vivere con la fiducia in DIO e ci rende liberi dalle bugie del nemico.
Galati 5:1 State dunque saldi nella libertà con la quale Cristo ci ha liberati, e non siate di nuovo ridotti sotto il giogo della schiavitù.
Bisogna vigilare per non cadere nella trappola del fai da te, che il nemico spesso ci sussurra, soprattutto quando è da tempo che non stiamo alla presenza di DIO.
Colossesi 2:7 essendo radicati ed edificati in lui, e confermati nella fede come vi è stato insegnato, abbondando in essa con ringraziamento.
La scrittura ci dice che è importante stare alla presenza di DIO per fortificarci e per riempire il nostro cuore di gratitudine verso il Padre, perché questo non ci farà entrare nello scoraggiamento,  non ci porterà a lamentarci, non ci permetterà di puntare il dito critico verso gli altri; ci manterremo puri e liberi di vivere nella Grazia e vedremo segni, miracoli e prodigi. Potremo così adempiere alla chiamata di DIO e far conoscere a tutti il Suo piano  per la Salvezza.
Giovanni 8:36 Se dunque il Figlio vi farà liberi sarete veramente liberi>>.
Giovanni 15:12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. 13 Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici. 14 Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. 15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio. 16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinché qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, egli ve la dia. 17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. 18 Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia. 20 Ricordatevi della parola che vi ho detto:"Il servo non è più grande del suo signore". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.
Nel versetto 12 è contenuto il comandamento che Gesù ci ha lasciato a ricordo dell’ultima cena. Sono le ultime parole dell’ insegnamento che Cristo lascia ad ognuno di noi, prima di morire sulla croce, "Amatevi come io ho amato voi".
Nel versetto 20 Gesù ci incoraggia a perseverare anche nella persecuzione, perché ci sarà sempre chi ci perseguiterà e chi ci ascolterà, proprio come è successo a Lui.
Crescere nell’ubbidienza a l’ultimo comandamento lasciatoci da Gesù, farà vedere che siamo luce nelle tenebre del mondo e che apparteniamo al Regno di DIO. Tutto è avvenuto per Grazia, perché è stato Gesù a sceglierci, noi lo abbiamo solo accettato; Essere  salvati significa essere nascosti in Cristo, e la Sua grazia ci fa essere portatori di Salvezza.