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Culto domenicale del : 05-
Titolo del messaggio: L’ avvedutezza
Luca 16:8 E il Signore lodò il fattore ingiusto, perché aveva agito con avvedutezza, poiché i figli di questo mondo, nella loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce.
Questo verso è tratto dalla parabola del fattore infedele, in cui Gesù ci dice di essere avveduti, così come lo fu quel fattore. Infatti egli si fece degli amici fra i debitori, perché diminuì il loro debito, spronandoli a restituirlo al padrone e, quindi traendo per quest’ ultimo un beneficio. In pratica il fattore agì con avvedutezza.
Anche DIO vuole che noi suoi figli agiamo con avvedutezza, perché è attraverso di essa che lo Spirito Santo opera nella nostra vita. L’ avvedutezza sta per ubbidienza:
ne troviamo un esempio biblico in Giuseppe, che dopo aver ricevuto il sogno dei sette anni delle vacche grasse e dei sette anni di quelle magre, fece costruire dei granai molto capienti per accumulare una abbondante quantità di grano, che sarebbe servito durante i sette anni di carestia. Anche Gesù ha agito con avvedutezza, perché Egli non faceva niente di sua iniziativa, ma stando sempre in comunione con il Padre, aspettava da lui le direttive e poi agiva. Questo ci fa comprendere che anche Gesù agiva in ubbidienza al Padre, non agendo mai di sua iniziativa. Agire di nostra iniziativa, non ci fa camminare nel giusto modo e ci fa perdere di vista l ’obiettivo finale che è la vittoria in Cristo Gesù.
Matteo 25:3 Le stolte, nel prendere le loro lampade, non presero con sé l’olio; 4 le avvedute, invece, insieme alle lampade, presero anche l’olio nei loro vasi.
Dal testo si capisce che non tutte le dieci vergini agirono con avvedutezza, perché presero solo le lampade ma non l’olio. Il pastore fa un esempio pratico, per farci comprendere quanto sia importante avere l’olio, paragonandolo all’olio che si trova nel motore delle auto, che è quello che permette che il motore giri senza alcuno sforzo. Lo stesso avviene nella nostra vita spirituale, quando siamo sempre in contatto con DIO, perché camminiamo senza stancarci in quanto siamo in grado di parlare alle circostanze avverse e dichiarare che è DIO colui che le cambierà, ed entreremo nel riposo. Avere l’olio in abbondanza, ci permette di accorgerci se stiamo camminando in un territorio pericoloso, evitandoci di cadere nella trappola che il nemico ci ha teso.
Giovanni 15:4 Dimorate in me ed io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me.
Soltanto rimanendo alla presenza di DIO, saremo in grado di fare opere potenti, perché lo Spirito Santo potrà agire attraverso di noi, solo così rallegreremo il cuore di DIO e centreremo il suo obiettivo che è quello di portare anime a Lui, così come faceva Gesù.
Purtroppo, spesso non dedichiamo molto tempo all’ascolto della voce di DIO, perché siamo distratti in altre cose, privandoci così di accumulare la giusta riserva di olio, che ci garantirebbe di avere le risposte immediate nelle varie circostanze in cui ci troviamo.
Giovanni 14:23 Gesù rispose e gli disse:<<Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’ amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.
Quando amiamo la Parola di DIO, durante la preghiera riceveremo l’olio dell’ unzione perché DIO e Gesù verranno a dimorare in noi e lo Spirito Santo verrà con tutta la Sua potenza. L’olio può anche esaurirsi, per questo è necessario alimentarsi con la Parola, la preghiera e la lode a DIO.
Matteo 7:21 Non chiunque mi dice:”Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.22 Molti mi diranno in quel giorno:”Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?”.23 E allora dichiarerò loro:”Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità”.
Non è difficile trovarsi in questa condizione di iniquità, perché quando diciamo a DIO di aver fatto molte opere per Lui, spesso ci siamo dimenticati di cercare il volto di colui che ci ha dato il dono per farle. Non dobbiamo cadere nell’ errore di non saper aspettare le direttive di DIO, perché potremo ridurci a fare come fece Re Saul, che smise di aspettare ed agì di testa sua. È importante sviluppare la pazienza, allenandosi con costanza ed andando nello spirito a pregare, ogni giorno.
È anche necessario crocifiggere la carne, perché è quella che vorrebbe farci agire di nostra iniziativa, magari occupandoci della vendetta, invece che del perdono, poiché non spetta a noi la vendetta, ma a DIO, il quale sarà a riportare a noi i nostri nemici portandoli al punto di essere loro a chiederci perdono. Questa è la vendetta che DIO opera.
Salmo 37:7 Sta’ in silenzio davanti all’ Eterno e aspettalo; non affliggerti per colui che prospera nella sua via, per l’ uomo che segue i suoi malvagi disegni.
La Parola ci esorta a spendere del tempo in silenzio davanti a DIO,in attesa di ricevere ciò che Egli ha da dirci. A questo proposito, il pastore ci suggerisce come fare:
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Salmo 40:1 Io ho fermamente e pazientemente aspettato l’ Eterno, ed Egli si è chinato su di me e ha ascoltato il mio grido.
Re Davide ha aspettato con pazienza e determinatezza la risposta di DIO, stando alla Sua
Ebrei 12:11 Ogni correzione infatti, non sembra essere motivo di gioia, ma di tristezza; dopo però rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo.
Ecco un altro modo con cui si accumula l’ olio: attraverso la correzione di DIO, che ci esercita a portare frutti di giustizia. L’ ubbidienza a DIO ci porterà a comportarci in modo corretto, a non mormorare ed a non sparlare degli altri.