Il parlare del riscattato dell'Eterno - HOME PAGE CHIESA PDG ISPICA - Chiesa "Parola della Grazia di Ispica"

Vai ai contenuti

Menu principale:

Il parlare del riscattato dell'Eterno

Pubblicato da Liliana Eloini in predicazioni domenicali · 15/3/2015 18:38:30

Pred. Pastore Rosario Spadaro
Salmo 107:1
Celebrate l’Eterno, perché egli è buono, perché la sua benignità dura in eterno. 2 Così dicano ì riscattati dall’ Eterno, che egli ha liberato dalla mano dell’avversario,3 e ha raccolto da vari paesi, da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno. 4 Essi andavano errando nel deserto in una via desolata, e non trovavano alcuna città da abitare. 5 Affamati e assetati, la vita veniva meno in loro. 6 Ma nella loro avversità gridarono all’ Eterno, ed egli li liberò dalle loro angosce; 7 e li condusse per la diritta via, perché giungessero a una città da abitare. 8 Celebrino l’Eterno per la sua benignità e per le sue meraviglie in favore dei figli degli uomini. 9 Poiché egli ha saziato l’anima assetata e ha ricolmato di beni l’anima affamata. 10 Altri dimoravano nelle tenebre e nell’ombra di morte, prigionieri nell’ afflizione e nelle catene, 11 perché si erano ribellati alle parole di DIO e avevano disprezzato il consiglio dell’Altissimo; 12 per cui egli abbatté il cuor loro con affanni; essi caddero e non vi fu alcuno che li soccorse. 13 Ma nella loro avversità gridarono all’ Eterno, ed egli li salvò dalle loro angosce, 14 li trasse fuori dalle tenebre e dall’ombra di morte e spezzò i loro legami.
Questo salmo riflette la condizione in cui ancora si trovava il popolo d’Israele ai tempi di Gesù, ma rispecchia anche la situazione in cui vive ognuno di noi quando ancora non ha conosciuto DIO e si trova a vivere incatenato nell’angoscia. Osservando con attenzione le persone ci accorgiamo che solo apparentemente stiano bene e godano di ottima salute e che quindi sembra non abbiano bisogno di niente, ma non è così altrimenti non si affannerebbero a cercare qualcosa che nel mondo non possono di certo trovare. A questa categoria di persone si contrappongono i riscattati che sono coloro che hanno conosciuto DIO e sono stati chiamati a celebrarlo, testimoniando la loro nuova condizione che scaturisce dall’ essere stati lavati dai peccati con il Sangue di Gesù e che per questo il diavolo non ha più potuto trattenerli sotto il suo dominio, perché è Gesù Cristo che ha pagato sulla croce il loro riscatto, caricandosi di tutti i peccati a causa dei quali sarebbero stati certamente condannati a morte. Chi vaga nel deserto è figura di colui che ancora non si è incontrato con DIO e che quindi non ha ricevuto l’orientamento di dove andare.
Matteo 15:24 Ma egli, rispondendo, disse:<<Io non sono stato mandato che alle pecore d’Israele>>.
Luca 19:10 Perché il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
Gesù è venuto per salvare i perduti attraverso la predicazione della Parola di DIO ed altrettanto siamo stati chiamati a fare anche noi, riscattati. Il credente riscattato è nato di nuovo e deve testimoniare la sua nuova condizione, parlando dell’ Amore di DIO a coloro che vivono nella disperazione, testimoniando di aver trovato la soluzione di DIO, cercandolo ed incontrandolo in preghiera, nella cameretta segreta. I riscattati sono coloro che non si poggiano sulle loro forze naturali ma si poggiano sulla Roccia che è il Cristo; è sulla Roccia - Gesù che fondano la loro casa spirituale, che resta stabile anche nei momenti di grande tempesta; sarà questa consapevolezza che li farà parlare in accordo alla Parola di DIO.
Quindi in qualità di riscattati riceveremo la capacità di perdonare, di avere serenità nel cuore e la sicurezza che non saranno le nostre opere a salvarci ma il credere in quello che Gesù ha fatto per noi. Questo tipo di fede ci permetterà di ricevere la Pace di DIO e di stare alla Sua presenza, portando molto frutto. Il frutto nasce dalla consapevolezza che il nostro spirito appartiene a DIO, che siamo solo polvere e che se gridiamo all’ Eterno nei momenti di afflizione, Lui verrà a liberarci.
Geremia 29:13 Mi cercherete e mi troverete, quando mi cercherete con tutto il vostro cuore.
Chi è che cerca è colui che vuole trovare; chi cerca è colui che sa cercare in DIO la risposta alla sua afflizione. Ciò che conta è cercare L’Eterno con tutto il nostro cuore, aperto a ricevere ciò di cui abbiamo bisogno, perché solo DIO è colui che conosce perfettamente il nostro cuore. Le prove pesanti e dure ci riportano a gridare a DIO con umiltà, sarà questo che ci renderà più sensibili e pronti a credere, a farsi guarire, a farsi insegnare ed a cercare senza rassegnarsi ma insistendo fino a quando non giungerà la risposta da parte dell’Eterno.
DIO in realtà risponde subito alle nostre preghiere ma succede che ci sono degli ostacoli che ritardano il ricevere, proprio come successe a Daniele che dopo aver pregato, dovette aspettare per ventuno giorni. Come Daniele, anche noi siamo grandemente amati da DIO, ecco perché Egli ci darà la risposta a quello che stiamo cercando per uscire dall’ afflizione.
La risposta sta nel cercare Gesù, proprio come fece Zaccheo che era un uomo mal visto da tutti perché esattore delle tasse non troppo onesto, molto ricco ma solo; un uomo che si trovava in un deserto perché non aveva pace nel cuore. Zaccheo prese una decisione: quella di vedere Gesù superando il limite della sua bassa statura salendo su di un albero di sicomoro. Questo gesto fece comprendere a Gesù il cuore di Zaccheo che voleva essere appagato nello spirito ricevendo Gesù nel suo cuore. I soldi non danno la felicità, ma solo il cercare  ed il camminare con DIO ogni giorno, mettendolo al primo posto e facendosi guidare da Lui.
Giovanni 14:6 Gesù gli disse:<<Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Gesù è l’unica via da seguire per andare al Padre con un cuore arreso ed in totale umiltà, per poi essere pronti a ricevere le promesse che DIO ha preparato per ogni nostro bisogno. Il cuore viene saziato ascoltando la Parola del Signore.
Giovanni 6:51 Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che io darò per la vita del mondo>>.
Questo è quello che ci permetterà di volare sui problemi che ogni giorno ci affliggono cioè il nutrirsi della parola di Cristo e dichiararla ad alta voce contro il nemico delle anime nostre.
Quindi, cosa fare nei momenti difficili?
1 Ricercare la Parola di DIO che ci farà avere un rhema;
2 Dichiararla con fede ad alta voce;
3 Meditarla ogni giorno, agendo in fede, fino a quando non riceveremo quello che DIO ci ha     promesso.
È la Parola di DIO che produce guarigione e liberazione e nient’altro.
Questa è la sorte per gli eletti da DIO, suoi riscattati, essere più che vincitori nel nome di Cristo Gesù che ci fortifica, essendo anche consapevoli che DIO nostro Padre non ci lascia e non ci abbandona mai. Amen.
Nutriamoci del pane che Gesù ci dà per poter essere anche portatori della Parola di DIO a coloro che non lo conoscono e che hanno i cuori afflitti. Per fare questo dobbiamo esaminare noi stessi per capire se ci sentiamo dei riscattati oppure se ancora camminiamo in un deserto. Non dobbiamo mai dimenticarci che DIO è il nostro rifugio ed il nostro buon Pastore, come sta scritto nel Salmo 23.
Nelle afflizioni che ci fanno sentire dei prigionieri in gabbia, gridiamo all’ Eterno perché è colui che ci libera, nutrendoci con la Sua Parola che ci da la vita eterna che consiste anche nell’avere tutte le sue benedizioni che ci servono mentre siamo ancora sulla terra. Amen!!!