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Il percorso verso la meta

Pubblicato da Liliana Eloini in predicazioni domenicali · 12/1/2014 16:29:14

Filippesi 3:13 Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, 14 proseguo il corso verso la mèta, verso il premio della superna vocazione di DIO in Cristo Gesù.
Il pastore inizia la meditazione con questi versi per farci comprendere che in quanto cristiani, abbiamo una mèta da raggiungere ed è necessario che ci prepariamo e che rispettiamo i tempi che ci sono dati. A questo proposito, il pastore ci porta come esempio, la persona che deve partire per un viaggio, che prepara il bagaglio e che un biglietto nel quale sono indicati giorno ed ora della partenza. Tutte le persone,siano esse cristiane o meno, hanno un tempo determinato di permanenza su questa terra, perché sappiamo che questa non è la vita eterna, ma sappiamo anche che dobbiamo prepararci per quando andremo via, così come fece Noè che costruì l’arca su una montagna in attesa che arrivasse il diluvio così come DIO gli aveva ordinato. Purtroppo soltanto pochi credettero e si imbarcarono e soltanto quando arrivò il diluvio e le porte dell’ arca si chiusero, si precipitarono per entrare, credendo in ciò che Noè aveva detto loro. Era troppo tardi, il tempo era finito così come successe nella parabola delle dieci vergini, di cui cinque furono avvedute e si fecero trovare pronte dallo sposo con l’olio nelle lampade e cinque trovarono la porta chiusa perché si erano allontanate per comperare l’olio. Da questo traiamo un grande insegnamento e cioè, che ognuno di noi deve pensare in tempo a dare a DIO quello che è di DIO, facendo la Sua volontà e stando ben attenti a programmarci un percorso spirituale, rispettando i tempi e coinvolgendo DIO in tutte le aree della nostra vita.
Efesini 1:9 facendoci conoscere il mistero della sua volontà secondo il suo beneplacito, che egli aveva determinato in se stesso, 10 per raccogliere nella dispensazione del compimento dei tempi sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose, tanto quelle che sono nei cieli come quelle che sono sulla terra.
Il progetto di DIO vuole che tutti gli uomini siano organizzati sotto un solo capo che è Gesù; l’Eterno ha preordinato tutto ancora prima della nascita terrena di Gesù.
Luca 14:28 Chi di voi infatti, volendo edificare una torre, non siede prima a calcolarne il costo, per vedere se ha abbastanza per portarla a termine? 29 Che talora, avendo posto il fondamento e non potendola finire, tutti coloro che la vedono non comincino a beffarsi di lui, 30 dicendo:”Quest’ uomo ha cominciato a costruire e non è stato capace di terminare.
Qui Gesù ci dice che una persona saggia, calcola prima il costo dell’opera che intende iniziare per poi portarlo a termine.
Bisogna investire le risorse che si hanno, sacrificando qualche cosa, impegnandosi a fare ciò che va fatto nel tempo giusto, così come fece Neemia che chiese al suo re il permesso di tornare a Gerusalemme per ricostruire le porte e le mura della città che erano state distrutte. Il re gli chiese quanto tempo gli occorresse e Neemia quantificò un tempo di 50 gg. Siamo chiamati anche noi cristiani, a quantificare il nostro tempo per essere di testimonianza agli altri dell’ amore di DIO non con le parole ma con i fatti.
È necessario investire del tempo se vogliamo un risveglio spirituale nella nostra vita e successivamente nella chiesa e per avere la manifestazione della gloria di DIO in mezzo a noi che ci porta guarigione fisica e spirituale, preparando i nostri cuori in onestà, sincerità, vegliando su quello che entra nei nostri cuori ed esce dalla nostra bocca, come sta scritto: “la bocca parla dall’ abbondanza del cuore”.
È necessario riconoscere il nostro stato spirituale, analizzando se ci viene facile entrare nello spirito, se ci viene difficile occuparci degli altri, se abbiamo difficoltà ad evangelizzare, se ci stiamo occupando esclusivamente della nostra famiglia, se stiamo trascurando la lettura della Parola che ci porta ad avere aridità nel cuore, che ci rende incapaci di pregare ed intercedere.
Per superare tutto questo è necessario, ci dice il pastore, chiedere perdono ed aiuto a DIO affinché ci liberi da questo stato di apatia e ci riempia di Spirito Santo, inginocchiandoci per chiedere un ristoro nella nostra anima e per poter contemplare la bellezza di DIO. È dall’ umiliazione dinanzi a DIO che dobbiamo ripartire.
Chiediamo a DIO anche di ristorare la nostra anima che spesso è appesantita e stressata dall’ansia causata dai problemi quotidiani, perché il mondo non ci porta ad avere fede in un futuro migliore, mentre  è la vicinanza a DIO che ci fa vedere la soluzione ai problemi, come ci dice il salmista Davide nel:
Salmo 23:1 L’ Eterno è il mio pastore, nulla mi mancherà.2 Egli mi fa giacere in pascoli di tenera erba, mi guida lungo acque riposanti. 3 Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.
Il pastore ci spiega che il termine ristora equivale a rinfresca, restaura l’anima. Quando siamo nati di nuovo, DIO ci ha rigenerato nell’ anima e nello spirito, perciò quando siamo appesantiti è necessario essere ristorati nuovamente, divenendo consapevoli che senza l’aiuto di DIO non siamo in grado di fare niente di buono. È lo Spirito Santo che restaura l’ anima attraverso la Parola di DIO che ci viene mandata ad effetto, facendoci ricordare di chiedere perdono a DIO per aver pronunciato parole d’ incredulità e di maldicenza. Ognuno deve farsi guarire personalmente da DIO e non può pensare di farsi guarire dagli altri, perché ognuno ha i suoi problemi da risolvere. È DIO che ci ama perché siamo sue creature, aldilà di quello che facciamo e che restaura le nostre anime, così come fece Gesù con Pietro, perdonandolo e mostrandogli il suo amore, liberandolo dai sensi di colpa per averlo rinnegato per ben tre volte.
Quindi per raggiungere la meta sono necessarie due cose: Rinfresco spirituale e Restauro dell’ anima, attraverso il ricevimento della Parola di DIO nei nostri cuori, perché essa è colei che ci guarisce e ci salva, facendoci camminare verso la meta godendo delle benedizioni di DIO anche nella vita terrena, come sta scritto in:
Giacomo 1:21 Perciò, deposta ogni lordura e residuo di malizia, ricevete con mansuetudine la parola piantata in voi, la quale può salvare le anime vostre.