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Oratore: Pstore Rosario Spadaro
Il grande amore di DIO.
1 Giovanni 3:1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di voi, facendovi chiamare figli di DIO. Per questo il mondo non ci conosce, perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli di DIO, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. 4 Chiunque commette il peccato, commette pure una violazione della legge; e il peccato è la violazione della legge. 5 E voi sapete che egli è stato manifestato per togliere via i nostri peccati; e in lui non vi è peccato. 6 Chiunque dimora in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto.
L’argomento della meditazione di oggi è l’ Amore di DIO. Il pastore inizia con i versetti sopra citati e ci fa comprendere quale grande onore DIO ci abbia riservato facendoci diventare suoi figli. Godiamo di un grande privilegio perché ci ha permesso, dopo aver ricevuto Gesù nel nostro cuore, di assomigliarGli nel carattere, nel cuore, nella forza, nella dolcezza e nella grandezza. Nel mondo assomigliare a qualcuno è un comportamento che fa nascere degli idoli in carne ed ossa, che portano a peccare così come loro fanno. Chi non conosce DIO, pecca perché egli stesso si sente un dio; mentre chi conosce DIO, non pecca e cerca in Lui la forza per agire in modo diverso da quello che il mondo vorrebbe. Stare alla presenza di DIO ci permette di conoscere la Sua legge fondata sull’ Amore che ci dice:"Ama perché sei stato amato e continuerai ad esserlo", iniziando così un processo di ringiovanimento del nostro spirito anche se il nostro corpo naturale va in decadenza. L’ Amore di DIO rilascia grazia e non condanna, questo è ciò che Gesù ha trasmesso quando era sulla terra. Egli ci ha liberato dalla dipendenza dal peccato e dalla zavorra dei sensi di colpa che ci impediscono di avvicinarci al nostro Papà.
Gesù ha adempiuto la legge che da soli, noi non potremmo adempiere, rilasciandoci la Grazia, che ci permette di stare vicino al Signore che fa luce nelle nostre zone oscure che ci vorrebbero far vivere nell’ ansia, nella paura, nel non affidarci a DIO completamente, come quando ci rivolgiamo a Lui per una guarigione ma poi pecchiamo di incredulità e ci rivolgiamo ad altre soluzioni. Nonostante questo, DIO non ci condanna perché Egli odia il peccato ma ama il peccatore, continua ad amarci e vuole che abbandoniamo il peccato affinché la nostra gioia sia completa, perché il peccato è una maledizione che non ci permette di vedere la Grazia di DIO. Più ci sentiamo amati da DIO più ci avvicineremo a Lui con fede e saremo in grado di amare anche gli altri e di perdonarli, perché cominceremo ad assomigliare al nostro Padre.
1 Giovanni 3:20 poiché, se il nostro cuore ci condanna, DIO è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Nel nostro cuore non perfetto cresce il senso di colpa che ci fa agire con cattiveria verso noi stessi e verso gli altri. Se il nostro cuore è pieno di sensi di colpa ci impedisce di ricevere la grazia di DIO ma Lui è più grande del nostro cuore che ci condanna e che ci dice che non lo meritiamo.
Romani 8:1 Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito, 2 perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. 3 Infatti ciò che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, DIO, mandando il suo proprio Figlio in forma simile alla carne di peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, 4 affinché la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito.
Nel versetto 1 sta scritto che DIO in questo tempo non condanna nessuno, neanche i peccatori, perché stiamo vivendo nel tempo della Grazia lasciataci da Gesù. Diversamente accadrà quando giungerà il tempo del giudizio che separerà i santi dai peccatori.
Quando Gesù era sulla terra incontrava i peccatori e non li condannava ma li liberava dalla zavorra del peccato manifestando la Potenza di DIO che tranciava le funi che li tenevano legati ai massi del peccato che li volevano far affondare. Lo stesso avviene ancora oggi. A questo proposito, il pastore ci ricorda l’episodio biblico in cui Gesù incontra la donna samaritana al pozzo. Egli sapeva che era una peccatrice ma non la condannò, anzi, si mise a dialogare con lei, dopo averla attesa e prese coscienza del suo stato di peccato e la rese testimone della Grazia ricevuta da Gesù. Fu strumento di testimonianza verso tutti coloro che l’avevano condannata, portandoli a conoscere la Grazia di DIO. Questo ci fa comprendere come DIO apprezza coloro che si affidano a Lui ma ama anche coloro che camminano nella carne perché vuole raggiungerli con il Suo Amore e liberarli dalla condanna.
Giovanni 3:17 Dio infatti non ha mandato il suo Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’ unigenito Figlio di DIO. 19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie.
Gesù non è venuto per condannare ma per liberare dalla condanna del peccato e dai sensi di colpa. Perciò anche noi siamo chiamati a non accusare e a non giudicare gli altri, ma semplicemente ad amarli ed a pregare per loro, perché chi non riceve Gesù è già condannato. Sentirsi amati da DIO ci permetterà di vedere i nostri pregi ma anche i nostri difetti e Gli permetterà di aiutarci a fare lo stesso con gli altri.
Romani 4:8 Beato l’uomo a cui il Signore non imputerà il peccato>>. 9 Or dunque, questa beatitudine vale solo per i circoncisi, o anche per gli incirconcisi? Perché noi diciamo che la fede fu imputata ad Abrahamo come giustizia. 10 In che modo dunque gli fu imputata? Mentre egli era circonciso o incirconciso? Non mentre era circonciso, ma quando era incirconciso.
Questa scrittura ci dice che l’ uomo è beato se DIO non gli imputa il peccato. Perciò beato è colui che crede che Gesù è venuto per tagliare la fune che ci tiene legati alla pietra del peccato, imputandoci così la Sua giustizia. Amen.