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Affamati e assetati per portare frutto

Pubblicato da Liliana Eloini in predicazioni domenicali · 15/2/2015 09:37:28

Pred. Past. Rosario Spadaro

  Matteo 5:6 Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati.
Isaia 55:1 <<O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Sì, venite e comprate senza denaro e senza pagare, vino e latte!
L’argomento di oggi è riassunto nel titolo del messaggio di oggi che ci chiarisce cosa sia necessario essere per portare frutto spirituale nella nostra vita.
Gesù chiama beati coloro che sono affamati ed assetati della giustizia cioè coloro che desiderano con tutto il loro cuore di ricevere la manifestazione della gloria di DIO nella loro vita. Nel mondo naturale chi ha fame è una persona che è in buona salute fisica mentre un malato, soprattutto se è in gravi condizioni, rifiuta il cibo. Spiritualmente parlando, chi ha fame e sete delle cose di DIO ha uno spirito ancora vivo e desidera essere nutrito di ciò che l’Eterno ha preparato per lui. Non a caso in Isaia 55:1 leggiamo che è DIO stesso che ci invita ad andare alla Sua presenza per ricevere il nutrimento spirituale che ci necessita, ogni giorno. Proprio come accade nel naturale, bisogna nutrirsi ogni giorno della Parola di DIO perché di essa non si può avere una riserva, ma va ricercata e mangiata ogni giorno, perché ogni giorno il Signore ha preparato delle nuove benedizioni. Questo ci fa ricordare che anche per gli Ebrei quando erano nel deserto, veniva provveduta ogni giorno la manna dal cielo, che non si poteva conservare per il giorno seguente, perché diventava passata. Ogni giorno abbiamo nuovi bisogni ed ogni giorno DIO ci provvede. Questo genera in noi l’urgenza di cercare l’Eterno attraverso la lettura della Sua Parola, pregandolo e lodandolo, non badando al tempo che stiamo spendendo, perché la nostra priorità è CERCARE DIO .
È opportuno porci la seguente domanda:<<Ho urgenza, al mattino, di cercare il Signore DIO ogni giorno per soddisfare la mia fame spirituale oppure do la priorità alle cose materiali come la colazione, il lavoro, etc.?>>. Se non c’è questa priorità, vuol dire che non abbiamo né fame né sete, che noi, tralcio, ci siamo distaccati dalla vite che è Gesù. Vuol dire quindi che siamo morti spiritualmente e che abbiamo bisogno di una cura intensiva che ci faccia venire di nuovo la fede in DIO.
Ebrei 12:11 Ogni correzione infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia, ma di tristezza; dopo però rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo.
La giustizia viene se c’è fame e sete di essa, ed è la correzione di DIO che ci parla attraverso le Scritture, che ci dà nutrimento. Basta poco per far rivivere il nostro spirito: leggere la Parola di DIO ad alta voce, lodandolo ed innalzandolo, perché Lui è l’Eterno DIO onnipotente.
Filippesi 1:9 E per questo prego che il vostro amore abbondi sempre più in conoscenza e in ogni discernimento, 10 affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo, 11 ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, alla gloria e lode di DIO.
Dobbiamo abbondare della conoscenza dataci per rivelazione da parte dello Spirito Santo nel nostro cuore, mentre stiamo leggendo e pregando. Questa è la vera conoscenza che ci illumina e nutre il nostro spirito. Ma se siamo distratti e lontani quando leggiamo la Parola, non riceveremo niente; mentre se saremo concentrati, riceveremo conoscenza ed anche la sapienza di gestirla nel modo giusto per mettere ordine nella nostra vita. Tutto questo ci fa comprendere che se cerchiamo DIO con tutto il nostro cuore, Egli si fa trovare parlando al nostro cuore in modi che neanche possiamo immaginare. Parlerà in modo dolce e tenero, portando pace nel nostro cuore e non paura. Si userà anche di persone che ci stanno vicine e non, sarà Lui a scegliere, noi dobbiamo solo essere pronti a ricevere, dopo averlo cercato con umiltà e non con orgoglio.
Esodo 33:13 Perciò ora, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, deh, fammi conoscere le tue vie, perché conosca te e possa trovare grazia ai tuoi occhi. Considera inoltre che questa nazione è tuo popolo. 14 L’Eterno rispose:<<La mia presenza andrà con te, e ti darò riposo>>. 15 Mosè allora gli disse:<<Se la tua presenza non viene con me, non farci partire da qui. 16 Come si potrà ora conoscere che io e il tuo popolo abbiamo trovato grazia ai tuoi occhi? Non è forse perché tu vieni con noi? Così noi saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra>>. 17 L’Eterno disse a Mosè:<<Farò anche questa cosa che hai chiesto, poiché tu hai trovato grazia ai miei occhi e ti conosco personalmente>>.
Mosè è uno degli esempi biblici di persone affamate ed assetate di conoscere sempre più di DIO; lo incontrava ogni giorno faccia a faccia, ed ogni giorno DIO gli rivelava qualcosa di nuovo di Se stesso. Non a caso nel versetto 17 di Esodo 33, abbiamo letto che DIO vuole mostrarsi a noi per saziarci della fame e della sete che abbiamo di Lui, ma vuole che glielo chiediamo.
Davide è un altro esempio di uomo affamato di DIO e con il cuore rivolto all’Eterno.
1 Samuele 30:3 Quando Davide e i suoi uomini giunsero alla città, ecco la città era arsa dal fuoco, e le loro mogli, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via prigionieri. 4 Allora Davide e tutti quelli che erano con lui alzarono la voce e piansero, finché non ebbero più forza di piangere. 5 Le due mogli di Davide, Ahinoam la Jezeelita e Abigail, la moglie di Nabal il Karmelita, erano state anch’esse fatte prigioniere. 6 Davide fu grandemente angosciato perché la gente parlava di lapidarlo, avendo tutti l’animo amareggiato, ciascuno a motivo dei suoi figli e delle sue figlie; ma Davide si fortificò nell’Eterno, il suo DIO. 7 Poi Davide disse al sacerdote Abiathar, figlio di Aimelek:<<Ti prego, portami l’efod>>. Abiathar portò l’efod a Davide. 8 Così Davide consultò l’Eterno e chiese:<<Devo inseguire questa banda? La raggiungerò?>>. L’Eterno rispose:<<Inseguila, perché la raggiungerai certamente e ricupererai senz’altro ogni cosa>>.
In questi su citati versetti comprendiamo che il lamentarsi ed il piangere non risolvono i problemi ma bensì il cercare l’aiuto di DIO, andando alla Sua presenza affamati ed assetati, e sarà Lui che ci provvederà la soluzione e ci farà riprendere tutto ciò che il diavolo ci ha rubato. La fame e la sete attivano la fede, perciò preghiamo il Signore affinché ci faccia venire tanta fame e sete della Sua Parola nel nostro cuore, per riprendere le forze spirituali che ci permettono anche di riportare a Cristo coloro che conosciamo e che sono smarriti e confusi perché ancora non conoscono DIO, l’Onnipotente. Amen.