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Il frutto dei discepoli

Pubblicato da Liliana Eloini in predicazioni domenicali · 25/1/2015 22:45:02

Pred. Past. Rosario Spadaro
2 Timoteo 2:4
Nessuno che presta servizio come soldato s’immischia nelle faccende della vita, se vuol piacere a colui che l’ha arruolato.
Questo versetto ci fa comprendere che i discepoli di Cristo sono anche soldati e guerrieri che fanno parte di un esercito con un capo e che hanno una visione unica che è quella di combattere il nemico. Con le parole: "faccende della vita" DIO intende dirci che non dobbiamo vivere solo per le cose di questo mondo, pensando di restare in eterno su questa terra, ma dobbiamo cercare solo l’indispensabile per vivere dignitosamente ed occuparci principalmente di piacere al nostro "capo" supremo che è DIO, facendo quella che è la sua volontà ogni giorno. Siamo stati arruolati nell’esercito di DIO, da Gesù Cristo ed il nostro combattimento è il combattimento della fede. La guerra è già stata vinta da Gesù sulla croce, a noi spetta solo fare la battaglia di fede, perché chiunque crede nell’opera di Gesù sulla croce, può camminare nello Spirito e portare molto frutto.
Giovanni 15:1 <<Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. 2 Ogni tralcio che  in me non porta frutto, lo toglie via;ma ogni tralcio che porta frutto, lo monda affinché ne porti ancora di più.
Noi siamo i tralci e Gesù è la vite, per cui porteremo molto frutto solo se dimoreremo in Cristo ed avremo la rivelazione dello Spirito Santo che non ci porterà solo pura conoscenza ma anche riposo perché sappiamo che ci è stata rivelata la Verità della Parola che è potenza. La Parola di DIO è potente ed arriva ai cuori che sono affamati ed assetati di conoscere la Verità, portando gioia e pace.
Come i tralci stanno attaccati al tronco della vite, così anche noi dobbiamo stare attaccati a Gesù; del resto anche Lui, dall’inizio del suo ministero, è stato in comunione con il Padre per ricevere la rivelazione della Sua potenza e la grandezza della Sua misericordia.
Questo ha permesso a Gesù di allontanare il diavolo mentre lo tentava nel deserto dichiarando le Scritture. Anche per noi è importante fare questo quando siamo sotto attacco da parte del diavolo; dichiarare la parola che DIO ci ha dato lo allontanerà da noi e saremo serviti anche noi, come Gesù, dagli angeli che ci porteranno la risposta al nostro bisogno e la soluzione al nostro problema.
1 Re 19:5 Poi si coricò e si addormentò sotto la ginestra; ma ecco un angelo lo toccò e gli disse:<<Alzati e mangia>>. 6 Egli guardò e vide vicino al suo capo una focaccia cotta su delle pietre calde e una brocca d’acqua. Egli mangiò e bevve, poi tornò a coricarsi. 7 L’ angelo dell’Eterno tornò una seconda volta, lo toccò e disse:<<Alzati e mangia, poiché il cammino è troppo lungo per te>>. 8 Egli si alzò, mangiò e bevve, poi, nella forza datagli da quel cibo, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di DIO, l’Horeb.
Quanto accaduto ad Elia, nei versetti sopra citati, ci fa comprendere che egli sperimentò che DIO non lascia e non abbandona i suoi figli e che provvede loro anche nuove forze per continuare a combattere. Il cibo e l’acqua che arrivò ad Elia dal cielo erano speciali perché in realtà era scesa su di lui la gloria di DIO. Anche per noi può accadere questo, se apriamo i nostri cuori al Signore e non diamo spazio al dubbio e crediamo che quanto ci ha detto è la verità.
Possiamo paragonare la parola che DIO ci dà nei momenti difficili come la flebo che viene attaccata al malato quando questi non ha più forze per combattere. Questo aiuta ad avere fede e pazienza che sono indispensabili per ricevere le promesse di DIO.
Marco 1:6 Or Giovanni era vestito di peli di cammello, aveva una cintura di cuoio intorno ai lombi e mangiava locuste e miele selvatico.
In questi versetti è contenuta l’indicazione di quella che dovrebbe essere l’attitudine ed il servizio di ogni vero discepolo di Gesù, cioè non preoccuparsi troppo di come vestirsi o di cosa mangiare, ma piuttosto occuparsi della predicazione del messaggio della Salvezza a quante più persone possibili prima che sia per loro troppo tardi. Questo è adempiere il progetto di DIO.
Matteo 24:2 Ma Gesù disse loro:<<Non vedete tutte queste cose? In verità vi dico che non resterà qui pietra su pietra che non sarà diroccata>>.
Qui Gesù fa riferimento a come gli Ebrei fossero molto fieri dei loro tempio ed a quanto distratti dalle cose del mondo che sono soggette ad essere distrutte e fossero lontani dalle cose di DIO che sono eterne perché costruite in cielo. Questo ci fa comprendere che la cosa migliore è quella di occuparsi delle cose di DIO, stando e nutrendoci della Sua presenza. Gesù stesso ci dice questo in Apocalisse quando dice che Lui bussa alla porta del nostro cuore e se noi glielo apriamo, Egli cenerà con noi e ci darà il nutrimento necessario che ci farà conoscere ogni giorno un aspetto della grandezza di DIO.
Luca 9:57 Or avvenne che, mentre camminavano per la via, qualcuno gli disse:<<Signore, io ti seguirò dovunque andrai>>.
Neanche Gesù, quando era sulla terra si preoccupava di avere un luogo dove dormire, perché era impegnato a fare la volontà del Padre.
Matteo 3:10 E la scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, sarà tagliato e gettato nel fuoco.
La radice degli alberi altro non sono che le nostre vite su cui pende la morte spirituale, perché il diavolo colpisce proprio quando ci allontaniamo dal Signore e non abbiamo più alcun interesse di portare frutto nel regno di DIO. Questo ci condurrà alla morte eterna che ci farà bruciare in eterno. Quindi stiamo attenti a quanto sta scritto nel versetto sopra citato; torniamo a DIO e facciamoci nutrire da Lui, preghiamolo affinché ci ridia la speranza e le forze necessarie per continuare a combattere. Invochiamo DIO aprendo i nostri cuori per ricevere la Sua linfa.
Matteo 11:25 In quel tempo Gesù prese a dire:<<Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. 26 Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto. 27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo. 28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. 30 Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!>>.
Servire DIO è un piacere ed il peso che Lui ci dà è piacevole e ci dà soddisfazione, non è uno sforzo ed il nostro cuore ne sarà rallegrato. Tutto sta nel guardare DIO e riconoscerlo come DIO vivente ed onnipotente. La soluzione ai problemi non sta negli uomini ma nello stare alla presenza del Signore Gesù. Gesù Cristo è il pane sceso dal cielo ed è Lui che ci dà riposo. Amen.