CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

Noi, credenti cristiani, abbiamo bisogno di avere uno stile di vita conforme a quello del nostro Signore Gesù, non parlando più il linguaggio del mondo, fatto di lamenti, bugie, parole offensive, parole volgari e quant’altro; poiché il nostro parlare dovrebbe essere di testimonianza del nostro cambiamento e del riconciliamento con DIO, sia nella nostra famiglia, sia con coloro che frequentiamo o che incontriamo.

Per fare ciò è necessario demolire il nostro vecchio modo di pensare e iniziare a parlare in accordo alla Parola di DIO, parlando ed agendo in base ad un pensiero che ci viene in mente e che riconosciamo proviene da DIO.

Per parlare seguendo lo stile di Gesù, dovremmo:

  1. PARLARE NON CON TROPPE PAROLE

In pratica, parlare con sincerità, senza vanto, senza esagerare e dando la possibilità di far parlare anche chi ci sta ascoltando. A questo proposito leggiamo in:

GIACOMO 1:19 Perciò, fratelli miei carissimi, sia ogni uomo pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira, 20 perché l'ira dell'uomo non promuove la giustizia di Dio.

MATTEO 5:33 Avete inoltre udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; ma adempi le cose promesse con giuramento al Signore". 34 Ma io vi dico: Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, 35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. 36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di fare bianco o nero un solo capello; 37 ma il vostro parlare sia: Sì, sì, no, no; tutto ciò che va oltre questo, viene dal maligno.

COLOSSESI 4:6 Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come vi conviene rispondere a ciascuno.

“parlare con grazia” significa parlare non da sapientoni ma esporre un qualcosa con gentilezza, senza voler convincere a tutti i costi chi ci sta ascoltando.

“condito con sale” ovvero, prima di parlare sarebbe meglio aver pensato bene, per evitare di dire qualcosa di sbagliato. Mentre parliamo è bene guardare negli occhi chi ci sta ascoltando, per vedere se sta comprendendo, se è annoiato o se sta pensando ad altro. Spesso chi non ci guarda negli occhi, sta ascoltando solo per educazione ma in realtà è totalmente disinteressato; perciò, quando accade questo è meglio interrompere il nostro parlare.

  1. PARLARE IN MODO SEMPLICE E CHIARO

ATTI 10:37 Così mandai subito a chiamarti, e tu hai fatto bene a venire; ora noi siamo tutti qui alla presenza di Dio per udire tutte le cose che Dio ti ha comandato». 34 Allora Pietro, aperta la bocca, disse: «In verità io comprendo che Dio non usa alcuna parzialità; 35 ma in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente, gli è gradito, 36 secondo la parola che egli ha dato ai figli d'Israele, annunziando la pace per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti. 37 Voi sapete ciò che è accaduto per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo che Giovanni predicò: 38 come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui. 39 E noi siamo testimoni di tutte le cose che egli ha fatto nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; e come essi lo uccisero, appendendolo a un legno. 40 Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e ha fatto sì che si manifestasse, 41 non già a tutto il popolo, ma ai testimoni preordinati da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui, dopo che è risuscitato dai morti. 42 Or egli ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare che egli è colui che Dio ha costituito giudice dei vivi e dei morti. 43 A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome».

Come Pietro, anche noi testimoniamo con le nostre esperienze, di quello che abbiamo sperimentato personalmente. L’apostolo Pietro, in questa Scrittura, ha parlato ripieno di Spirito Santo mentre raccontava di Gesù e di quello che lui stesso aveva visto e vissuto, cosicché anche quelle persone che lo stavano ascoltando, furono anch’esse ripiene di Spirito Santo.

ROMANI 10:10 Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza,

Le persone di cui abbiamo letto nel versetto precedente, furono ripiene di Spirito Santo e fecero anche la confessione di fede per ricevere Gesù nel cuore.

  1. PARLARE BASATO SEMPRE SULLA VERITA’

GIOVANNI 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

MATTEO 22:16 E gli mandarono i propri discepoli, con gli erodiani, per dirgli: «Maestro, noi sappiamo che tu sei verace e che insegni la via di Dio in verità, senza preoccuparti del giudizio di alcuno, perché tu non riguardi all'apparenza delle persone.

Chi ha conosciuto DIO, non può essere un bugiardo poiché chi mente è figlio del diavolo e non figlio di DIO. Spesso, può capitare che non sia necessario dire tutto, purchè quello che si dice sia la verità.

Nel brano su citato, i Farisei dissero delle cose vere anche se però il loro scopo non era santo, ma era un parlare con ipocrisia. Mentre  quando Gesù parlava diceva sempre la verità, e quando ripeteva “in verità, in verità vi dico”, stava dicendo un qualcosa di determinante per il cammino di fede.

Con il nostro parlare, noi siamo portatori di vita man mano che Gesù entra sempre di più nella nostra vita.

  1. UN PARLARE CHE NON OFFENDA E CRITICHI MAI NESSUNO

COLOSSESI 3:8 Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto. 9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell'uomo vecchio con i suoi atti, 10 e vi siete rivestiti dell'uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l'ha creato.

L’uomo vecchio che era dentro noi mentiva, ma essendoci spogliati da esso, ora parliamo in verità, non in modo offensivo o critico, non umiliando le persone che secondo noi non sono per bene, perché se la luce di DIO entra dentro di loro, possono diventare persone migliori di noi.

Il versetto 8 ci ricorda anche che non dovremmo parlare se siamo arrabbiati, perché è il caso prima di calmarci e poi parlare. Lo spirito d’ira acceca le persone e le rende incoscienti di quello che stanno facendo. Inoltre, la maldicenza non va praticata poiché non è bene parlare male di qualcuno che è assente e non può difendersi dalle accuse.

1 PIETRO 3:10 Infatti «chi vuole amare la vita e vedere dei buoni giorni, trattenga la sua bocca dal male e le sue labbra dal parlare con inganno;

Chi vuole vivere serenamente è meglio che si trattenga dal fare il male e dal parlare in modo offensivo o critico. Infatti, la Bibbia ci dice che è DIO che giudica e noi non siamo chiamati a giudicare.

  1. UN PARLARE CHE SIA SEMPRE EDIFICANTE E CHE CONFERISCA GRAZIA

Un parlare che edifica, che costruisce in noi una fede solida per poi edificare e conferire grazia, amore e fede in DIO agli altri, aiutandoli nel processo di crescita spirituale.

EFESINI 4:29 Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano.

Parlare la Parola di DIO in accordo al bisogno che la persona ha e che può essere di natura economica, di guarigione fisica, di liberazione spirituale, di pace interiore. Parlare, quindi, con parole che conferiscono gioia, pace, serenità, dopo aver parlato e pregato per prima cosa al nostro cuore.

  1. UN PARLARE CHE SIA PER SDRADICARE O PER PIANTARE

GEREMIA 1:10 Ecco, oggi ti costituisco sopra le nazioni e sopra i regni, per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere, per edificare e per piantare».

Gettare via, sradicare il nostro vecchio modo di parlare, aiutando anche gli altri a fare questo, dando loro la Verità di DIO senza criticarli o giudicarli.

MARCO 11:14 Allora Gesù, rivolgendosi al fico, disse: «Nessuno mangi mai più frutto da te in eterno». E i suoi discepoli l'udirono.

MARCO 11:20 Il mattino seguente, ripassando vicino al fico, lo videro seccato fin dalle radici. 21 E Pietro, ricordandosi, gli disse: «Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti è seccato». 22 Allora Gesù, rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio! 23 Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: "Spostati e gettati nel mare", e non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice avverrà, qualunque cosa dirà, gli sarà concesso. 24 Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete.

Nei su citati versetti, simbolicamente Gesù sta parlando del fico che rappresenta Israele, sapendo che avrebbe portato alla salvezza tantissime persone attraverso la sua predicazione e quella dei suoi discepoli mentre i religiosi d’Israele non lo riconobbero come il Messia.

Gesù ci dice che la vera fede ci porta a sradicare il problema che ci affligge con la Parola di DIO, per poi farci avere la vittoria spirituale. Quindi, dichiariamo la Verità di DIO nella nostra vita, nella nostra famiglia, per portare all’essere le cose che non esistono, come la conversione dei nostri cari familiari.

  1. UN PARLARE CHE SIA PROFETICO E CREATIVO

Un parlare creativo ed in accordo alla Parola di DIO, che determina il futuro.

LUCA 2:28  egli lo prese tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: 29 «Ora, Signore, lascia che il tuo servo muoia in pace secondo la tua parola, 30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza 31 che tu hai preparato davanti a tutti i popoli; 32 luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».

Simeone parlò in modo udibile pubblicamente il futuro, il proposito di DIO per Gesù mentre era ancora bambino. Anche noi dovremmo proclamare il proposito di DIO per noi, dopo che lo abbiamo scoperto, come anche per i nostri figli e per i nostri fratelli in Cristo. Tutti siamo nati con uno scopo divino, perciò dovremmo esortarci a vicenda, profeticamente dichiarando il proposito di DIO per noi.

Perciò, se ci siamo lamentati, pentiamoci e chiediamo perdono a DIO, chiedendoGli di essere di edificazione per noi stessi e per gli altri, sapendo che è la Parola di DIO a renderci vincenti. Amen.

 

 

 

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