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Miracoli nella presenza di DIO.
Predicatore Past. Rosario Spadaro
Esodo 33:14 L’ Eterno rispose:<<La mia presenza andrà con te, e ti darò riposo>>. 15 Mosè allora gli disse:<<Se la tua presenza non viene con me, non farci partire da qui.
Con l’ argomento della meditazione di questa domenica, il pastore ci ha voluto far comprendere quanto sia importante e quali benefici traiamo se stiamo alla presenza di DIO. Per primo entriamo nel riposo dello spirito e del cuore; La mente si rilassa e ci lasciamo andare nelle braccia del Padre, ricevendo pace nel cuore.
Mosè non si è accontentato delle parole rassicuranti di DIO ma gli ha chiesto di più; gli ha chiesto di percepire e vedere la Sua presenza, perché sapeva che questo gli avrebbe permesso di avere successo nel mettere il diavolo sotto i suoi piedi. Voleva camminare nel soprannaturale ed era consapevole che, per farlo, bisognava entrare nel riposo di DIO. Mosè ha usato violenza perché ha fermamente chiesto all’ Eterno la Sua presenza, in quanto era divenuto totalmente dipendente da Lui e ci dimostrato che l’ Eterno si fa trovare da coloro che lo cercano e che instaurano una comunione con Lui, dialogando.
Giosuè 1:5 Nessuno ti potrà resistere tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò. 6 Solo sii forte e molto coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dare loro.
Giosuè ha avuto il grande privilegio di parlare con DIO e di ascoltare la Sua voce e questo è anche ciò che l’Eterno ha preparato per noi. Le vittorie avute da Giosuè sono anche per noi, se stiamo alla presenza di DIO come i tralci attaccati alla vite, per ricevere la linfa di DIO che ci dà gioia e riposo.
Giosuè 1:8 Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, avendo cura di agire secondo tutto ciò che vi è scritto, perché allora farai prosperare la tua via, e allora avrai successo.
Il pastore ci spiega che quanto contenuto nel versetto è la condizione necessaria per avere successi spirituali:" dichiarare la Parola di DIO, il rhema che Lui ci dà, ogni giorno, perché solo allora attiveremo la potenza di quella parola, al punto di vedere la creazione di quanto dichiarato.
Non basta solo dichiarare le promesse di DIO ma anche parlare in armonia con la Sua parola. Solo così inizieremo ad avere un vero rapporto di comunione con DIO, che ci porterà ad avere armonia anche in famiglia e trasportarla anche a coloro che incontreremo.
È necessario, anche, parlare in fede con amore ed in verità perché questo è ciò che edifica le persone che ci ascoltano e ci porterà a non giudicarle ma a confidare nella grazia di DIO.
Ancora, è necessario essere integri ovvero essere tutti per DIO, avere un solo cuore per Lui e cercare la Sua presenza ovunque ci troviamo, rimanendo integri non solo quando siamo in chiesa ma anche fuori ed in ogni circostanza o prova in cui ci troviamo; quindi non avere una doppia vita ma una vita tutta per DIO, che è vita abbondante.
Per avere vita abbondante, il pastore ci spiega che bisogna:
Lodare il Signore al mattino, prima ancora di prendere il caffè o fare colazione, ringraziandolo per averci donato un nuovo giorno e chiedendogli la forza per essere pazienti, perdonare, non giudicare e non condannare, non sospettare il male ma essere protetti dal male che ci gira attorno. Alla fine stare in silenzio ed ascoltare ciò che DIO ha da dirci.
Chiedere al Signore che cosa dobbiamo cambiare nel nostro carattere, chiedendogli il suo aiuto per farlo.
Avere la fede dei piccoli fanciulli ed avere la fame della gloria di DIO che scenda in mezzo a noi e che ci fa entrare nel suo riposo, cosicché smetteremo di fare e di cercare di convincere, perché sarà Lui ad operare.
Il pastore termina il messaggio citando dei versetti che ci hanno fatto comprendere come sia facile dimenticarsi di cercare la presenza di DIO, magari essendo certi di averla, proprio come è successo a Maria, la madre di Gesù, come sta scritto in:
Luca 2:42 E, quando egli compì dodici anni, essi salirono a Gerusalemme, secondo l’ usanza della festa. 43 E terminati quei giorni, mentre essi ritornavano, il fanciullo Gesù rimase in Gerusalemme; ma Giuseppe e sua madre non lo sapevano. 44 Supponendo che egli fosse nella comitiva, essi fecero una giornata di cammino, poi si misero a cercarlo fra i parenti e i conoscenti; 45 e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme in cerca di lui. 46 E avvenne che, tre giorni dopo, lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, intento ad ascoltarli e a far loro domande.
Quindi esaminiamoci e chiediamoci da quanto tempo non cerchiamo la presenza di DIO e corriamo subito nella cameretta segreta per riavere comunione con DIO e godere della sua presenza, affinché non perderemo più le sue benedizioni. Amen.