Menu principale:
Predicatore: Pastore Rosario Spadaro
Esodo 3:7 Poi l’ Eterno disse:<<Ho certamente visto l’afflizione del mio popolo che è in Egitto e ho udito il suo grido a motivo dei suoi oppressori, poiché conosco le sue sofferenze.
Con il messaggio di oggi, il pastore vuole farci rivolgere l’attenzione su cosa DIO vede e ci spiega che, Egli è un DIO che vede ed ascolta; che ode il grido di dolore e di afflizione perché ha gli occhi rivolti verso di noi, vede tutto quello che ci accade e vuole darci il Suo ristoro perché siamo grandemente amati da Lui. Noi siamo parte del regno di DIO ed Egli si prende cura di noi, vedendoci attraverso il filtro dell’amore che ci fa apparire giusti ai suoi occhi. Questo permette all’ Eterno di venire in nostro soccorso quando ci affidiamo a Lui con piena fiducia. La piena fiducia è sempre accompagnata dalla perseveranza ed entrambe ci permetteranno di vedere la gloria di DIO. Diversamente accadrà se parleremo in modo negativo, perché, questo, non permetterà a DIO di aiutarci.
È importante, anche, chiedere a DIO di farci vedere le cose come Egli le vede, cioè, con gli occhi della grazia.
Numeri 22:1 Poi i figli d’ Israele partirono e si accamparono nelle pianure di Moab, oltre il Giordano sulla sponda opposta a Gerico. 2 Or Balak, figlio di Tsippor, vide tutto quello che Israele aveva fatto agli Amorei; 3 e Moab fu preso da grande spavento a motivo dei figli d’Israele. 4 Così Moab disse agli anziani di Madian:<<Ora questa moltitudine divorerà tutto ciò che è intorno a noi, come il bue divora l’erba dei campi>>. Balak, figlio di Tsippor era in quel tempo re di Moab.
In quel tempo, il popolo d’Israele non era ancora entrato nella terra promessa ma godeva già della benedizione di DIO, per cui era motivo di paura per gli altri popoli che incontrava. Questo portò il popolo di Madian a chiamare lo stregone Balaam affinché maledicesse gli israeliti.
Numeri 23:5 Allora l’Eterno mise un messaggio in bocca a Balaam e gli disse:<<Torna da Balak e parla così>>. 6 Ritornò da lui, ed ecco che egli stava presso l’olocausto, lui e tutti i principi di Moab. 7 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse:<<Balak, il re di Moab, mi ha fatto venire da Aram, dai monti d’Oriente, dicendo:"Vieni, maledici per me Giacobbe, vieni accusa Israele". 8 Come posso maledire colui che DIO non ha maledetto? Come posso accusare colui che l’Eterno non ha accusato? 9 Io vedo dalla cima delle rupi e lo contemplo dalle alture; ecco, è un popolo che dimora solo e non è annoverato fra le nazioni. 10 Chi può calcolare la polvere di Giacobbe o contare il quarto d’Israele? Possa io morire della morte dei giusti e possa la mia fine essere come la loro!>>.
In questi versetti sta scritto che DIO dice che nessuno può maledire il Suo popolo perché c’è la sua benedizione su di esso. Anche noi siamo parte del Suo popolo in virtù della fede e conversione a Gesù Cristo. Lo stregone Balaam non pronunciò la maledizione su Israele perché riconobbe, attraverso le parole che DIO gli metteva in bocca, la grandezza della benedizione che l’Eterno aveva messo sul suo popolo.
Numeri 23:18 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo e disse:<<Levati, Balak, e ascolta! Porgimi orecchio, figlio di Tsippor! 19 DIO non è un uomo, da poter mentire, né un figlio d’uomo, da potersi pentire. Quando ha detto una cosa, non la farà? O quando ha parlato, non manderà ad effetto la sua parola? 20 Ecco, ho ricevuto l’ordine di benedire; si, egli ha benedetto e io non revocherò la benedizione. 21 Egli non ha scorto iniquità in Giacobbe e non ha visto perversità in Israele. L’Eterno, il suo DIO, è con lui, e il grido di un re è tra di loro.
Il pastore ci spiega che nei versetti 20 e 21 c’è spiegato cosa DIO vede, riguardo al Suo popolo. L’Eterno ci vede perfetti, senza peccato. Ci vede così in virtù della Grazia di Cristo Gesù, anche se conosce le nostre debolezze ed i nostri peccati; DIO ha deciso di vederci così attraverso il sacrificio di Gesù sulla Croce, perché è Lui che ha coperto e pagato per i nostri peccati, adempiendo la legge e compiendola in ogni cosa, affinché DIO ci potesse vedere senza iniquità e senza peccato. Il diavolo viene per accusarci mentre DIO ci vuole dare un messaggio di grazia e di pace.
Numeri 24:8 DIO, che lo ha fatto uscire dall’Egitto, è per lui come le corna poderose del bufalo. Egli divorerà nazioni che gli sono nemiche, frantumerà le loro ossa e le trafiggerà con le sue frecce. 9 Egli si china, si accovaccia come un leone e una leonessa: chi oserà farlo alzare? Sia benedetto chi ti benedice, e sia maledetto chi ti maledice!>>. 10 Allora l’ira di Balak si accese contro Balaam:<<Io ti ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco, tu li hai benedetti per ben tre volte. 11 Or dunque fuggi a casa tua! Avevo detto che ti avrei colmato di onori; ma , ecco, l’Eterno ti ha impedito che tu fossi onorato>>. 12 Così Balaam rispose a Balak:<<Non avevo forse parlato agli ambasciatori che mi avevi mandato, dicendo: 13 "Anche se Balak mi dovesse dare la sua casa piena d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine dell’Eterno per fare sia bene che male di mia propria iniziativa, ma dovrò dire ciò che l’Eterno dirà"?
In questa terza benedizione, Balaam aveva capito che tutto era sotto il controllo di DIO e gli ubbidisce, proferendo le parole di benedizione che gli erano state date da DIO stesso. Questo significa che chi sta vicino all’Eterno cambia il suo modo di agire e benedice. Chi è lontano da DIO, maledice ed offende gli altri per sminuire la loro dignità. Ecco perché DIO ci dice di stare attenti al modo con cui usiamo la nostra lingua, perché in base a come parleremo, subiremo le conseguenze di quello che diciamo. Maledire può voler dire anche fare del male agli altri anche con delle azioni e non solo con le parole.
Ebrei 9:22 E, secondo la legge, quasi tutte le cose sono purificate col sangue; e senza spargimento di sangue non c’è perdono dei peccati.
Siamo in un tempo in cui ancora possiamo chiedere perdono a DIO per aver parlato in maledizione, facendoci purificare con il sangue di Gesù.
Romani 8:33 Chi accuserà gli eletti di DIO? DIO è colui che li giustifica. 34 Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di DIO, ed anche intercede per noi. 35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà l’afflizione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada? 36 Come sta scritto:<<Per amor tuo siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati reputati come pecore da macello>>. 37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti io sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né potenze, né cose presenti, né cose future, 39 né altezze, né profondità, né alcun altra creatura potrà separarci dall’ amore di DIO che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
DIO ci vede giusti e perfetti, attraverso la croce di Cristo, che si è fatto carico della nostra condanna a morte pagandone il prezzo al posto nostro. Nel versetto 37 ci viene detto che in ogni situazione in cui ci veniamo a trovare, DIO ci darà la vittoria dandoci la soluzione e la forza per affrontarla.
Romani 3:25 Lui ha DIO preordinato per essere il propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare così la sua giustizia per il perdono dei peccati, che sono stati precedentemente commessi 26 durante il tempo della pazienza di DIO, per manifestare la sua giustizia nel tempo presente, affinché egli sia giusto e giustificatore di colui che ha fede in Gesù.
Quando siamo perdonati, siamo anche giustificati per questo DIO ci vede come giusti, fino al ritorno di Gesù sulla terra. Infatti, ora siamo nel tempo della pazienza di DIO che si esaurirà quando tornerà Gesù. Fino ad allora, DIO ha deciso di non vedere le nostre iniquità. Questo è il messaggio della grazia, perciò amiamo le persone così come sono, senza cercare di cambiarle perché sarà DIO a farlo.
Salmo 1:1 Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori.
Chi conosce DIO vuole far conoscere la Sua grazia a tutti coloro che non la conoscono.
Il pastore conclude il messaggio invitandoci a chiederci cosa pensiamo che DIO veda in noi. Se siamo consapevoli che DIO ci vede senza iniquità e senza peccato, inizieremo anche noi a vedere gli altri allo stesso modo, in virtù della grazia di DIO. Amen.