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Osservare i condamenti di Gesù porta soprannaturale

Pubblicato da Liliana Eloini in predicazioni domenicali · 19/4/2015 23:15:51

Giovanni 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli. 9 Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi; dimorate nel mio amore.
Questi versetti riguardano l’osservanza dei comandamenti di Gesù e sono una garanzia che se stiamo vicino a Lui, non ci smarriremo e porteremo molto frutto cioè saremo l’espressione della personalità di Cristo Gesù nel rapporto con DIO e  con le persone del mondo. Essere discepoli che portano frutto richiede essere persone semplici, affamate di conoscere la Parola di DIO e pronte a metterla in pratica. Ciò non ha niente a che fare con la religiosità delle opere, perché le opere sono una conseguenza della fede in DIO Padre, per il semplice fatto di essere in continua comunione con Lui, perché è Lui che ci guida; il discepolo impara dal maestro, proprio come faceva Gesù quando era sulla terra. Egli non faceva nulla se prima il Padre non glielo aveva mostrato. Quindi dalla bocca del vero discepolo non usciranno parole sue ma quelle udite dal Maestro Gesù: parole di incoraggiamento, di creazione, di guarigione, di liberazione, che porteranno speranza laddove sembra non ci sia più nulla da fare e che faranno reagire in modo positivo dinanzi alle circostanze avverse. Ricordiamoci che il pensare ed il parlare in modo negativo proviene dal diavolo che signoreggia nel mondo, ma noi cristiani che non apparteniamo più a questo mondo ma al regno di DIO, dovremmo comportarci in modo diverso, pensando e  dichiarando in modo positivo, usando misericordia laddove il mondo usa condanna, non punendo ma disciplinando con amore. Questo ci verrà facile se staremo in comunione con DIO ogni giorno, aspettando in silenzio che sia Lui a parlarci e a darci sapienza di come agire e dirci dove c’è di bisogno di una parola di incoraggiamento e di conforto. Questo produrrà gioia nei nostri cuori, come sta scritto in:
Giovanni 15:11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena.
Gesù vuole trasmetterci la sua gioia di quando pur essendo consapevole che avrebbe dovuto affrontare la sofferenza atroce della crocifissione, sapeva che questo avrebbe prodotto la nostra salvezza, compiacendo DIO Padre perché stava facendo la Sua volontà. La gioia nasce dalla consapevolezza di conoscere la volontà del Padre e dal metterla in pratica. Fin quando non comprenderemo quanto sia essenziale ciò, non saremo in grado di portare molto frutto.
Ascoltare e seguire la voce di DIO è più importante di qualsiasi altra cosa al mondo.
Giovanni 10:27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono.
"… io le conosco …"cioè sono in comunione con loro, perché dialogo e mi relaziono ogni giorno. Infatti il discepolo è colui che apprende il pensiero del Maestro e lo fa suo, custodendolo nel cuore.
Matteo 7:21 Non chiunque mi dice:"Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno:"Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?". 23 E allora dichiarerò loro:"Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità".
Gesù non riconosce discepoli coloro che fanno uso della sua Parola e si atteggiano a discepoli ma non lo sono realmente. A questo proposito è utile porsi le seguenti domande per verificare il nostro stato di discepoli:
Cosa ti ha detto il Signore ieri o l’altro ieri di fare?
Cosa ti ha detto il Signore oggi di fare?
Se non diamo del tempo prezioso a DIO, al mattino quando siamo svegli e riposati, rischiamo di non essere discepoli ma solo operatori d’iniquità. Iniqui sono coloro che non fanno le cose con l’attitudine di Cristo che è mosso dall’Amore, ma le fanno in maniera religiosa perché conoscono semplicemente la dottrina ma non la mettono in pratica. Se siamo ben accetti nel mondo vuol dire che non siamo scomodi e siamo conformi al mondo, ma se il mondo non ci accetta, vuol dire che siamo veri discepoli e saremo graditi a DIO. Quindi se vogliamo far parte di questa ultima categoria di persone, dobbiamo:
Convincerci che ancora non siamo discepoli come dovremmo essere;
Confessare questo peccato a DIO;
Chiedere il suo aiuto ogni giorno.
Questo perché ultimamente sta prendendo il sopravvento lo spirito d’indipendenza e di ribellione che contagia tutti, facendo prendere il sopravvento alla nostra carne e contaminando il nostro spirito.
Ebrei 12:13 E fate dei sentieri diritti per i vostri piedi, affinché ciò che è zoppo non divenga slogato, ma sia piuttosto risanato.
Con questo versetto DIO vuole esortarci a costruirci una strada diritta dalla quale non dovremo mai uscire, perché altrimenti non giungeremo alla meta. Può esserci di aiuto per realizzare la presenza di DIO, il fissare un appuntamento quotidiano con Lui, un tempo in cui leggere il foglietto del calendario cristiano e leggere e meditare qualche capitolo della Sacra Bibbia. Tutto sta ad iniziare e man mano sarà più semplice stare alla presenza di DIO e comprendere che non ne possiamo fare a meno. Amen.




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