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Culto domenicale del : 07-
1 GIOVANNI 3:8 Chiunque commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio; per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
Il messaggio di oggi è centrato sull’ autorità che Dio ha dato a Gesù quando è venuto sulla terra: quella di distruggere le opere del diavolo. Innanzitutto per distruggere il dubbio e la paura che sono i primi spiriti che cerca di far entrare nelle nostre menti, affinché non confidiamo in Dio e riteniamo che siano più potenti di Dio stesso. Il compito di Gesù era quello di portare certezze, guarigione dalle malattie e liberazione dai dubbi ed è questo il compito che ha affidato alla Sua Chiesa, ancora oggi.
Il pastore ci fa riflettere sul fatto che ciò che ha permesso a Gesù di poter sconfiggere il diavolo e le sue opere, sia stata la potente unzione dello Spirito Santo che era su di lui. Perciò, anche noi abbiamo bisogno di questo tipo di unzione, che possiamo avere solo se stiamo in intima comunione con Dio e lo invochiamo con fede vera, con tutto il nostro cuore. Ne consegue che, è necessario essere in un cammino di santificazione, per poter così compiere la volontà di DIO, come sta scritto in:
ATTI 10:38 come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e guarendo tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui.
Camminare in comunione con Dio significa anche eseguire ciò che Egli ci dice di fare, quindi comporta ubbidienza. Spesso, per svariati motivi, siamo portati ad ignorare ciò che Lui ci dice e dentro di noi, entra uno spirito di ribellione che viene dal diavolo, il quale vuole mettersi al di sopra di DIO. La ribellione, infatti è dal diavolo e apre la porta alle maledizioni (vedi Deuteronomio 28) e la chiude alle benedizioni di Dio. Un esempio biblico è re Saul in:
1 SAMUELE 15:23 Poiché la ribellione è come il peccato di divinazione, e l’ ostinatezza è come il culto agli idoli e agli dèi domestici. Poiché hai rigettato la Parola dell’ Eterno, anch’ egli ti ha rigettato come re>>.
In chi è ribelle, la fede si atrofizza e si alimenta l’orgoglio e cresce il desiderio di fare da soli. Quindi per non cadere in questa trappola del nemico, è necessario usare le armi della comunione con DIO e della preghiera. È necessario un cambiamento nel nostro stile di vita e nella nostra mente che sarà proporzionato a quanto saremo disposti ad ubbidire a DIO. Non rendiamo vano il sacrificio di Gesù per noi sulla Croce, con la nostra ribellione, ma invochiamo il Suo aiuto per poterci arrendere a Lui, totalmente. Questo ci porterà un grande beneficio, perché Gesù ci ha promesso che se cerchiamo per prima cosa il Regno di DIO, tutte le altre cose ci saranno sopraggiunte.
2 CORINZI 4:4 nei quali, quelli che non credono, il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce dell’ evangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di DIO.
È necessaria l’ unzione dello Spirito Santo per poter parlare ai ciechi spirituali di cui è pieno il mondo. Non dobbiamo cedere alla tentazione di pensare che sia impossibile parlare alle gente, perché tanto non ci ascolterebbe. Ci sono, infatti, due esempi nella Bibbia, che ci fanno comprendere come si possa agire in una fase di tentazione:
Giuseppe e Sansone, entrambi tentati da una donna. Il primo restò fedele a DIO e gli chiese aiuto per esserne liberato, il secondo cedette alle lusinghe, peccando.
Per Giuseppe la forza di non cedere, gli venne dallo stare in sottomissione a DIO e questo gli permise di sottomettere il diavolo.
ATTI 19:13 Or alcuni itineranti esorcisti Giudei tentarono di invocare il nome del Signore Gesù su coloro che avevano gli spiriti maligni, dicendo:<< Vi scongiuriamo per Gesù, che Paolo predica!>>.
L’ autorità nasce dalla sottomissione perché è così che DIO dà l’ unzione.
Torniamo a DIO ed Egli ascolterà le nostre richieste :
2 CRONACHE 7:14 se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal cielo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo paese.