La preghiera esaudita - HOME PAGE CHIESA PDG ISPICA - Chiesa "Parola della Grazia di Ispica"

Vai ai contenuti

Menu principale:

La preghiera esaudita

Pubblicato da Liliana Eloini in predicazioni domenicali · 9/2/2014 20:27:52

2 Cronache 7:14 se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia,prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal cielo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo paese.
Anche questa domenica, il pastore, per la meditazione del messaggio, prende spunto dal versetto di 2 Cronache, soffermandosi sulla parola "prega", sottolineando quanto sia importante la preghiera per un cristiano, nato di nuovo. La preghiera permette a DIO di operare guarigione nel paese, attraverso un potente risveglio, che demolirà tutte le fortezze mentali, i ragionamenti fasulli, che albergano nelle nostre menti e che non si fondano sulla verità della Parola di DIO. E’ come se il diavolo avesse posto la nostra mente su di un’isola artificiale, paragonabile alle piattaforme petrolifere che stanno sul mare, che nel naturale tiene gli uomini lontani dalla terra ferma e nello spirituale, tiene gli uomini lontani da DIO. Tutto questo, affinché l’uomo non abbia il timore di DIO e non riconosca di avere bisogno del Suo intervento. La crisi economica mondiale, che stiamo vivendo, sarebbe una buona opportunità per gli uomini che stanno al comando di una nazione, per umiliarsi dinanzi a DIO ed avere un grande timore nei Suoi confronti e chiedere il Suo aiuto, proprio come accadde a Salomone quando fu chiamato a governare la nazione d’ Israele.
La preghiera di Salomone fu efficace perché fatta con umiltà; i superbi non potranno ricevere da DIO guarigione perché non sono disposti ad ammettere le loro colpe che anzi tendono a scaricare sugli altri. La guarigione che DIO vuole darci è per prima cosa quello nello spirito e nell’anima, successivamente quella nel corpo; questo perché il corpo può ammalarsi nuovamente, ed è quindi necessario avere uno spirito forte ed umile.
Giacomo 4:6 Ma egli dà una grazia ancor più grande; perciò dice:<<Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili>>.
L’umiltà ci porta a riconoscere gli errori commessi ed ad avere guarigione nello spirito, mentre la superbia ti allontana da DIO.
Matteo 11:29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime.
Il pastore ci spiega che Gesù affermando che" troveremo riposo", intende dire che troveremo guarigione per la nostra anima che sarà ripiena di tranquillità e serenità. Gesù vuole che impariamo da lui e che ci facciamo correggere quando sbagliamo, mostrandoci come agire; ci vuole "docili" fino a farci guidare da lui e sarà a darcene la forza per seguirlo; ci vuole "fiduciosi" affinché ci poggiamo sulla conoscenza di DIO, che sa ogni cosa, perché Lui ci conosce meglio di quanto ci conosciamo noi stessi, conoscendo tutti i pensieri che passano nella nostra mente. Con il termine "giogo", Gesù intende che dobbiamo fare quello che non è nel naturale ma nello spirituale.
Infatti, Gesù agiva nella dimensione spirituale ed aveva tutti i religiosi contro, proprio come accade ad ogni cristiano, perché i religiosi si basano sulle loro tradizioni, sui loro rituali e su tutto quello che possono fare nel naturale, cioè le loro opere, e non su quello che può fare il DIO Onnipotente.
Giacomo 4:10 Umiliatevi davanti al Signore, ed egli vi innalzerà.
Questo è ciò che cambia la vita di un cristiano perché gli fa vedere le cose dal punto di vista di DIO, comprendendo la Sua vera natura.
Isaia 57:15 Poiché così dice l’Alto e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui nome è <<Santo>>:<<Io dimoro nel luogo alto e santo e anche con colui che è contrito e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore dei contriti.
La Scrittura ci dice che DIO abita con colui che è umile oltre che nei luoghi alti. Dio, non abita nei cuori degli orgogliosi ma in coloro che hanno il cuore contrito cioè che sono rotti nel carattere, che sono consapevoli di avere  bisogno di DIO e di imparare da Lui e di non agire con la propria testa seguendo l’istinto carnale che ci fa agire in modo automatico, ad esempio, quando qualcuno ci offende, spingendoci a fare giustizia da soli e non permettendo a DIO di proteggerci e prendere le nostre difese.
Matteo 18:2 E Gesù chiamato a sé un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo a loro 3 e disse:<<In verità vi dico: se non vi convertite e non diventate come piccoli fanciulli, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli. 4 Chi dunque si umilierà come questo piccolo fanciullo, sarà lui il più grande nel regno dei cieli.
Il piccolo fanciullo è umile e si affida al Padre perché sa che ha bisogno di Lui e si fida di Lui, proprio come fanno i bambini nel mondo. I bambini sanno di essere piccoli e di avere bisogno dei genitori.
2 Corinzi 3:5 non già che da noi stessi siamo capaci di pensare alcuna cosa, come da noi stessi, ma la nostra capacità viene da DIO.
È DIO a fornirci la capacità quando ci poggiamo su di Lui e ci lasciamo trasportare dalle sue braccia. DIO non ci presenterà mai il conto per quello che gli siamo costati, proprio come fa un padre naturale nei confronti del proprio figlio, perché un vero padre dà senza pretendere di avere indietro.
Salmo 51:3 Poiché riconosco i miei misfatti, ed il mio peccato mi sta sempre davanti. 4 Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto, quando parli e puro quando giudichi.
Qui è Davide che parla a DIO, dopo il suo pentimento. Davide è stato aiutato dall’Eterno a vedere il peccato che aveva commesso ed a chiedergli perdono. DIO aveva già perdonato Davide ma permise che il figlio nato dal peccato, morisse. Davide accettò questo, ma chiese a DIO di non toglierli mai il suo Santo Spirito poiché rappresentava per lui la cosa più preziosa che avesse. La sua posizione davanti a Dio è stata ripristinata, grazia la fatto che si è umiliato, perché come dice la Scrittura chi si abbassa sarà innalzato, ecc…
Luca 18:9 Disse ancora questa parabola per certuni che erano persuasi di essere giusti e disprezzavano gli altri. 10 <<Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo e l’altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, dentro di sé pregava così:"O DIO, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano. 12 Io digiuno due volte alla settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo". 13 Il pubblicano invece, non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo:"O DIO, sii placato verso me peccatore". 14 Io vi dico che questi, e non l’altro, ritornò a casa sua giustificato; perché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato>>.
Se una persona è veramente umile, si prostra dinanzi a DIO e non  gli presenta ciò che fa né si crede migliore degli altri. L’errore che commettono molti cristiani e che vogliono fare le cose per DIO ma non vogliono farle con DIO. Lavorare con DIO significa essere umile e riconoscere di avere bisogno del Suo aiuto, e studiarsi di arare dritto il campo che DIO ci ha affidato, senza sentirsi migliori degli altri.
Filippesi 2:8 e trovato nell’ esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.
Gesù, quando era sulla terra, si è spogliato della potenza divina e si è rivestito della umiltà umana. L’umiltà è visibile nei conflitti tra anima e spirito, si vede da come reagiamo ad essi, se ci comportiamo secondo la carne o secondo lo spirito. Gesù sulla croce ha inghiottito tutto il fango degli uomini, e questo fu molto doloroso per lui, perché era senza peccato, ma la cosa che lo fece soffrire di più, fu la consapevolezza che DIO in quel momento avrebbe girato lo sguardo perché l’Eterno è puro e non può guardare ciò che è impuro. Nonostante questa sofferenza, Gesù superò tutto perché sapeva che il suo sacrificio avrebbe portato le anime alla Salvezza eterna.
Perciò umiliamoci dinanzi a DIO, riconoscendo di avere bisogno della sua presenza e del suo aiuto, e soprattutto, siamo riconoscenti a Gesù per l’ opera grande che ha compiuto nelle nostre vite.








Nessun commento

 
Cerca
Torna ai contenuti | Torna al menu