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La cena del Signore

Pubblicato da Liliana Eloini in predicazioni domenicali · 28/9/2014 18:32:21

Predicazione del Pastore Rosario Spadaro

Geremia 31:31 Ecco, verranno i giorni>>, dice l’Eterno, <<nei quali stabilirò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda; 32 non come il patto che ho stabilito con i loro padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese di Egitto, perché essi violarono il mio patto, benché io fossi loro Signore>>; dice l’Eterno. 33 <<Ma questo è il patto che stabilirò con la casa d’Israele dopo quei giorni>>, dice l’Eterno:<<Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro DIO ed essi saranno il mio popolo. 34 Non insegneranno più ciascuno al proprio vicino né ciascuno al proprio fratello, dicendo:"Conoscete l’Eterno", perché tutti mi conosceranno dal più piccolo al più grande>>, dice l’Eterno, <<Poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato>>.
Oggi in chiesa abbiamo fatto la cena del Signore ed il pastore ci ha fatto prima meditare sul come prepararci in modo adeguato, facendoci una breve meditazione a riguardo. Nella Scrittura sopra citata, il profeta Geremia ci parla del nuovo patto che DIO avrebbe dato al suo popolo, un patto suggellato con il sangue che Gesù avrebbe versato sulla croce. È importante comprendere che c’è una sostanziale differenza fra il vecchio ed il nuovo patto. Il primo era basato sulla legge e sui doveri da adempiere per meritare il perdono di DIO, mentre il secondo è basato sulla grazia che significa favore immeritato, per la quale non dobbiamo far altro che credere in Gesù Cristo e nel suo sacrificio sulla croce al posto nostro ed intraprendere di conseguenza un cammino di santificazione e separazione dal peccato. DIO ci ha dato il suo perdono ed ha scritto direttamente nei nostri cuori la sua legge basata sull’ Amore, che ci porta ad adempierla con ubbidienza e senza alcuna imposizione, perché sentiamo gioia nel farlo. Con Cristo, siamo nuove creature, nate di nuovo, chiamate a testimoniare la presenza di DIO nelle nostra vite, specialmente durante le tempeste che ci vorrebbero far affondare. Ma nella nostra barca c’è Gesù, proprio come accadde ai discepoli che si trovavano nella barca insieme a lui; la tempesta aumentava ma di colpo Gesù la acquietò e la pace scese sui discepoli. Anche noi godremo della stessa pace che dona Gesù se vivremo nel soprannaturale riponendo la fiducia in lui.
Isaia 53:5 Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è caduto su di lui, e per le sue lividure siamo stati guariti.
1 Pietro 2:24 Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; per le sue lividure siete stati guariti.
Nell’ ultima cena, Gesù usa i simboli del pane e del vino che indicano: il primo, il suo corpo offerto in sacrificio per noi ed il secondo, il suo sangue versato affinché fossimo purificati e lavati da ogni peccato. Gesù attraverso questi simboli ministra ancora oggi guarigione al nostro spirito ed al nostro corpo, se attiviamo la nostra fede in lui.
1 Corinzi 11:23 Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse:<<Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi, fate questo in memoria di me>>.
È importante discernere il corpo del nostro Signore Gesù per scacciare la malattia, stabilendo di avere un corpo sano nel nome di Gesù, proprio per le lividure da lui subite.
Luca 22:20 Così pure, dopo aver cenato, prese il calice, dicendo:<<Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi.
Il nuovo patto è un patto che non può essere rotto perché sigillato nel sangue di Gesù che ci ha dato la sua pace e la sua guarigione.
Efesini 1:7 in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia,
Il sangue ci parla del perdono senza che avessimo chiesto perdono perché ci è stato dato in anticipo, prima ancora che fossimo nati. Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato, se abbiamo comunione con Lui e camminiamo nella Sua luce cioè nella Sua Parola. Gesù ci ha donato la Grazia che non ci viene data per meriti.
Colossesi 1:13 Poiché egli ci ha dato riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio, 14 in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati.
Siamo stati riscattati dalla condanna di morte (redenti) per il sangue di Gesù. E’ lui che ci ha riscattato dalla trappola dell’ alcool, della droga e dalle altre dipendenze che ci tengono in schiavitù.
Nel versetto 20 di Luca 22 si evince che il sangue di Gesù è stato versato affinché noi avessimo la Sua giustizia. Se siamo veramente pentiti ed abbiamo chiuso la porta al peccato, il sangue di Gesù ci lava dal peccato e ci purifica da ogni iniquità.
1 Corinzi 11:23 Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese il pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse:<<Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me>>. 25 Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo:<<Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo in memoria di me>>. 26 Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga.
Il pastore fa enfasi sull’ ultimo versetto facendoci riflettere sul fatto che quasi nessuno in questo mondo si aspetta il ritorno di Gesù sulla terra, perché non crede ancora nella Sua resurrezione.
Ma chi invece ci crede, ha il compito di intensificare la predicazione dell’evangelo, testimoniando con un cammino fatto di perdono, di giustizia , di santità e non di odio o del vivere solo per il proprio piacere. Gesù ci invita a prendere il pane per testimoniare al mondo su chi ci stiamo appoggiando, in chi crediamo ed in che cosa siamo diventati per la grazia di DIO.
Con l’ultima cena Gesù ebbe un intima comunione con i suoi discepoli, ed è questo che Egli vuole che ciascuno di noi abbia, ogni giorno, in attesa di quando saremo in cielo e ceneremo con Lui.
Ebrei 4:16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia, per ricevere aiuto al tempo opportuno.
Se preghiamo lo Spirito Santo che ci dia la rivelazione dei simboli del pane e del calice di vino, saremo pienamente consapevoli del significato della " cena del Signore " e potremo così accostarci al trono della grazia", con la totale fiducia di essere figli del DIO vivente. Amen.




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