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Questa domenica il pastore ha continuato a parlarci del significato dell’ adorazione e ci ha spiegato che “adorare” significa anche “dare” con sacrificio, come fece re Davide quando comprò il campo, dove avrebbe dovuto edificare l’altare per offrire un sacrificio a Dio, anziché riceverlo in regalo. Davide aveva compreso che l’offerta gradita all’ Eterno è quella che viene dal profondo del nostro cuore, offrendo qualcosa di prezioso che ci costa sacrificio e dal quale, magari, non vorremmo separarcene. Fatta questa premessa il pastore medita su:
Matteo 10:8 Guarite gli infermi, mondate i lebbrosi, risuscitate i morti, scacciate i demoni, gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Luca 6:38 Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi>>.
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