CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

GIOVANNI 3:11 In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo visto, ma voi non accettate la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato di cose terrene e non credete, come crederete se vi parlo di cose celesti? 13 Or nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo, cioè il Figlio dell'uomo che è nel cielo.

Al versetto 13, su citato, Gesù afferma che Lui pur essendo sulla terra, spiritualmente era in cielo, contemporaneamente. Come uomo, Lui fu tentato nella carne dal diavolo mentre era per quaranta giorni nel deserto ma ne uscì potenziato nello spirito e nella fede poiché aveva la consapevolezza che aveva ricevuto dal Padre, il mandato di dominare sull’intera creazione, come lo aveva ricevuto Adamo prima della caduta. Questo mandato è anche per noi, se siamo diventati figli di DIO.

Dovremmo sapere che il diavolo, in quanto creatura dell’Eterno, non ha mai avuto alcuna autorità sulla creazione di DIO, neanche prima della caduta.

Gesù nello spirito vedeva nei luoghi celesti mentre era sulla terra e pregava. Questa dovrebbe anche essere la nostra condizione affinché, vedendo nei luoghi celesti, conosciamo le opere che DIO Padre ha preparato per noi da compiere ma anche la Sua volontà riguardo alle preghiere che noi eleviamo a Lui.

La nostra preghiera deve basarsi sulla certezza che nei luoghi celesti è già stata esaudita. Ovviamente deve essere una preghiera in accordo ai principi di DIO. Intercedere in preghiera ci permette di uscire dalla schiavitù del ragionamento e dei dubbi, facendoti diventare come piccoli fanciulli che si fidano e si affidano al Padre senza dubitare. Il nemico delle anime nostre fa del tutto per ostacolarci nel comprendere che come figli del DIO Altissimo siamo seduti nei luoghi celesti spiritualmente; ecco perché tenta di tenerci legati con i problemi, con ansie, paure di vario tipo, ecc.. Se non andiamo alla presenza di DIO, non potremo ricevere pace nel nostro cuore, la pace soprannaturale che solo Lui può darci e che ci fa comprendere quanto Egli ci ama.

GIOVANNI 5:19  Allora Gesù rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio. 20 Poiché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa; e gli mostrerà opere più grandi di queste, affinché voi ne siate meravigliati.

DIO ci mostra progressivamente le opere da fare, partendo dalle più semplici fino a giungere a quelle più grandi. Questo può avvenire solo se noi stiamo nella dimensione spirituale, alla presenza di DIO, con lodi, adorazione, parlando in altre lingue, leggendo e meditando la Parola, avendo comunione con lo Spirito Santo.

Il cielo è la nostra sede di vittoria da cui provengono le benedizioni che portiamo sulla terra. Ma cosa ci impedisce di stare nei luoghi celesti e regnare sulle circostanze? Cosa è necessario fare? Lo leggiamo in:

GIACOMO 4:8 Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi; nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o voi dal cuore doppio!

Avvicinarsi a DIO cioè salire nei luoghi celesti ma non da cristiani peccatori, poiché come tali non potremmo godere della presenza di DIO, in quanto Lui è Santo; viviamo da peccatori quando ci allontaniamo dalla presenza dell’Eterno diventando vulnerabili e preda della nostra stessa carne mentre lo Spirito Santo viene zittito.

Peccare non significa trasgredire solo i comandamenti di DIO ma anche cadere nella paura, sedersi nel banco degli schernitori parlando male degli altri, il che ci porta a sederci con i demoni ed a contaminarci con le amarezze e le cattiverie che gli altri dicono oppure quando dopo aver ricevuto un’offesa non siamo capaci di perdonare totalmente.

GIOVANNI 16:32 Ecco l'ora viene, anzi è già venuta, in cui sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.

Gesù rimase solo, senza la comunione con il Padre e lo Spirito Santo, quando si caricò di tutti i peccati dell’umanità ma nonostante ciò, Egli era consapevole nei luoghi celesti della presenza del Padre.

Lo stare lontani da DIO ci porta a dire male delle persone, a maledire noi stessi poiché saremo coinvolti negativamente; inoltre ci fa inaridire spiritualmente e ci fa perdere il timore verso DIO, cioè il rispetto nei Suoi confronti che è quello che ci fa desiderare di camminare in santità, giustizia, verità, facendoci abbandonare la strada del peccato; che non ci fa giudicare l’operato degli altri, non ci porta a condannarli ma ad esortarli e pregare per loro.

1 CORINZI 4:3 Ora a me importa ben poco di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi non giudico neppure me stesso. 4 Non sono infatti consapevole di colpa alcuna; non per questo sono però giustificato, ma colui che mi giudica è il Signore. 5 Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce le cose occulte delle tenebre e manifesterà i consigli dei cuori; e allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

E’ giusto esaminarci ma non è giusto giudicare noi stessi; sarà il Signore a giudicare ciascuno ed a dare la Sua lode dopo aver vagliato le nostre opere con il fuoco attraverso il quale rimarranno le opere preziose agli occhi del Signore e bruceranno quelle inutili.

1 GIOVANNI 5:16 Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non sia a morte, preghi Dio, ed egli gli darà la vita, a quelli cioè che commettono peccato che non è a morte. Vi è un peccato che è a morte; non dico egli debba pregare per questo.

Chi vuole restare sotto il manto della protezione di DIO, deve pregare per il fratello che si sta perdendo.

1 PIETRO 4:15 Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida o ladro o malfattore, o perché si impiccia negli affari degli altri;

Impicciarsi degli affari degli altri, per DIO ha la stessa valenza di essere un omicida o un ladro o un malfattore. DIO da ciò non riceve gloria, ma solo vergogna perché Cristo non viene testimoniato.

GIOVANNI 8:29  E colui che mi ha mandato è con me; il Padre non mi ha lasciato solo, perché faccio continuamente le cose che gli piacciono».

Siamo chiamati a fare sempre le cose che piacciono a DIO ed a chiederci se sono di onore oppure di offesa a Lui. Ecco perché dovremmo pregare ed invocare la misericordia di DIO e non giudicare.

ATTI 16:6 Mentre attraversavano la Frigia e la regione della Galazia, furono impediti dallo Spirito Santo di annunziare la parola in Asia. 7 Giunti ai confini della Misia, essi tentavano di andare in Bitinia, ma lo Spirito non lo permise loro.

Stando alla presenza di DIO, riceveremo la Sua guida quando desideriamo fare la Sua volontà. Infatti, la Scrittura su citata ci fa comprendere che pur essendo valida la motivazione di Paolo di andare a predicare in un posto, lo Spirito Santo glielo impedì perché era più urgente farlo in un altro luogo che gli fu indicato. Paolo dovette recarsi in Macedonia e là si manifestò la gloria di DIO.

LUCA 5:15 E la sua fama si diffondeva sempre più; e grandi folle si radunavano per udirlo e per essere da lui guarite dalle loro infermità. 16 Ma egli si ritirava in luoghi solitari e pregava.

Qui si parla di Gesù ma anche noi dovremmo avere la stessa attitudine per vivere nei luoghi celesti; cercare un luogo isolato dove pregare ed ascoltare la voce di DIO.

SALMO 103:3 Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità, 4 riscatta la tua vita dalla distruzione e ti corona di benignità e di compassioni; 5 egli sazia di beni la tua bocca e ti fa ringiovanire come l'aquila.

Riceviamo tutto questo quando stiamo alla presenza di DIO nei luoghi celesti.

LUCA 5:24 Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha autorità sulla terra di perdonare i peccati, io ti dico, (disse al paralitico), alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua».

Gesù guarisce il paralitico ma prima di farlo lo perdona portando pace nel suo cuore, per prima cosa.

DIO ci dà pace quando chiediamo perdono e dopo ci guarisce il fisico ed il nostro spirito inaridito. Amen.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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