CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                       Gen 12:1 Or l'Eterno disse ad Abramo: «Vattene dal tuo paese, dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò. 2 Io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai una benedizione.3 E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà; e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra».

4 Allora Abramo partì come l'Eterno gli aveva detto, e Lot andò con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando partì da Haran. 5 E Abramo prese Sarai sua moglie e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano accumulato e le persone che avevano acquistate in Haran, e partirono per andarsene nel paese di Canaan. Così essi giunsero nel paese di Canaan.

 Quando DIO ci chiama, dobbiamo lasciare le cose che fanno parte della nostra vita, la nostra famiglia di origine, il nostro parentado come fece Abrahamo e camminare in sottomissione ed ubbidienza a DIO, il quale ci dice di avviarci per la via che ha preparato per noi da percorrere ma non ci da l’indirizzo preciso di dove dobbiamo arrivare e non ci dice in anteprima le difficoltà che dovremo affrontare perché potremmo rifiutarci di andare avanti; perciò il Signore ci dice le cose poco alla volta perché vuole che ci abituiamo a camminare in ubbidienza ed in fede, affinché non prendiamo le scorciatoie che ci porterebbero lontano dalla sua volontà.

Solo nella perseveranza riusciremo ad avere le benedizioni di DIO. Scegliere la strada stretta è difficile ma Gesù stesso ci ha detto di prendere ogni giorno la sua croce e di arrenderci a Lui in ubbidienza, senza farci troppe domande ma agendo semplicemente in fede perché conosce le nostre fragilità e sa che senza di Lui non possiamo fare nulla. Perciò vuole che ci affidiamo a Lui e seguiamo la via che ci ha messo davanti sicuri che raggiungeremo la meta e che nei momenti difficili ci mostrerà la via d’uscita che non è mai quella che noi pensiamo. Infatti noi cercheremmo la via d’uscita più facile ma DIO vuole farci fare il percorso più lungo perché vuole demolire la nostra vecchia vita e trasformarla, per far elevare in noi la nuova natura che è in Cristo Gesù.

Con DIO non serve porsi tanti perché ma dire semplicemente: <<Signore, non comprendo ma mi arrendo nelle tue mani>>, così ci metteremo nella consapevolezza che umanamente non siamo capaci di risolvere i problemi e questo ci farà stare in silenzio e permetterà a Lui di insegnarci la perseveranza e la pazienza. Il Signore non è sordo, non è cieco, non è muto ma Lui sente, vede e parla quando Egli vuole. Però può accadere che dopo avergli chiesto di parlarci, dopo che Lui ci ha parlato non ci piace ciò che ci ha detto. Perciò è meglio che preghiamo il Signore che ci insegni ad ascoltare oppure è meglio che Lui stia in silenzio perché nel silenzio sentiamo la sua presenza ed il suo silenzio è per noi una risposta.

Perciò è sempre bene prima pregare, poi stare in silenzio e se non abbiamo chiarezza, è bene andare dal nostro pastore che è un servo di DIO perché il pastore è un consigliere affidabile.

Confrontarsi con i servi di DIO è un atto di umiltà e di ubbidienza perché in essi risiede una parola di DIO per noi.

Le battaglie che dobbiamo affrontare non sono nostre ma è DIO che combatte per noi i nostri nemici quando preghiamo per loro e continuiamo ad amarli nonostante i loro attacchi. Perciò confidiamo in DIO perché dove noi non possiamo arrivare, Lui può farlo.

Ognuno di noi ha un percorso da fare come lo ebbero Abrahamo e Sara che furono chiamati a seguire il Signore ed a subire le varie persecuzioni che vengono quando decidiamo di farlo.

Dobbiamo essere sempre zelanti e perseveranti nello stare alla presenza del Signore e nell’andare in chiesa, senza dar ascolto a nessuno e nemmeno al nostro corpo che preferirebbe restare a casa seduto sul divano. Discipliniamoci e sottomettiamo il nostro corpo al nostro spirito.

DIO è un DIO pratico. Quando gli chiediamo qualcosa, Lui risponde perché è un DIO fedele.

Abrahamo ha visto e vissuto la fedeltà di DIO, assistendo a cose straordinarie mentre si trovava dinanzi a circostanze negative, poiché il Signore lo ha sempre liberato.

Infatti la sterilità e l’età avanzata di Sara ed Abrahamo non fu un problema poiché per DIO non ci sono limiti di età e non ha scadenze, perché tutto è possibile a chi crede.

Quando gli uomini dicono no, a DIO piace dire sì e quando DIO dice sì, gli uomini dicono no, ma DIO è più forte e vince sempre e nessuno può fermarlo.

Impariamo a ringraziare il Signore in ogni situazione non pretentendo di più perché semmai sarà Lui a dover chiedere di più a noi.

Perciò dobbiamo essere uditori e facitori della Parola di DIO perché Lui vuole che agiamo e non ci scoraggiamo, non ci lamentiamo ma agiamo in ubbidienza perché Lui sarà sempre accanto a noi, dando agli altri ciò che DIO ci ha impartito per essere di conforto, di sostegno e di incoraggiamento agli altri, senza scoraggiarci perché il Signore è sempre vicino a noi.

Amen.

 

 

 

 

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