ISAIA 42:1 «Ecco il mio servo, che io sostengo, il mio eletto in cui la mia anima si compiace. Ho posto il mio Spirito su di lui; egli porterà la giustizia alle nazioni. 2 Non griderà, non alzerà la voce, non farà udire la sua voce per le strade. 3 Non spezzerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante; presenterà la giustizia secondo verità. 4 Egli non verrà meno e non si scoraggerà, finché non avrà stabilito la giustizia sulla terra; e le isole aspetteranno la sua legge».
ISAIA 42:6 «Io, l'Eterno, ti ho chiamato secondo giustizia e ti prenderò per mano, ti custodirò e ti farò l'alleanza del popolo e la luce delle nazioni, 7 per aprire gli occhi dei ciechi, per fare uscire dal carcere i prigionieri e dalla prigione quelli che giacciono nelle tenebre.
Questo stesso argomento è trattato anche in:
ISAIA 61:1 Lo Spirito del Signore, l'Eterno, è su di me, perché l'Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili; mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli in cattività, l'apertura del carcere ai prigionieri,
Le Scritture citate, parlano di Gesù e fu Lui stesso a leggere quest’ultima nella sinagoga proprio per affermare che era il Cristo, l’unto di DIO, colui che doveva compiere le opere elencate in Isaia 42.
Gesù compì tutto questo per servire in ubbidienza il Padre. Come figli di DIO, anche noi siamo chiamati a servire. Per servire è necessario che ciascuno, da buon operaio, si prepari per farlo nel miglior modo possibile. Questo ci fa comprendere che c’è bisogno di un tempo di preparazione, prima di iniziare a servire nel regno di DIO.
Anche l’apostolo Paolo ebbe bisogno di un tempo di preparazione, poiché all’inizio della sua conversione, anche se serviva in modo zelante, non lo faceva però nella maniera giusta.
Il nostro compito è quello di benedire gli altri attraverso la predicazione della Parola di DIO, che libera le persone dai peccati, dai sensi di colpa, dalle attitudini sbagliate, da legami spirituali con il nemico, ecc.
Servire DIO è fare solamente ciò che il Padre vuole; è anche un aspetto dell’adorazione che non consiste solo nel celebrare DIO con canti o parole, ma anche con le azioni.
Servire significa guardare Gesù come modello da seguire. Quindi dovremmo avere le stesse caratteristiche elencate in Isaia 42:1-4, su citato, che sono le caratteristiche con cui si predica il Vangelo ad ogni creatura. Su chi serve c’è l’unzione di DIO e la guida dello Spirito Santo; sarà questo che ci porterà a vedere i frutti.
Noi non vendiamo nulla, per questo non abbiamo bisogno di gridare o di fare dispute, diamo gratuitamente ciò che riceviamo dal Padre cioè salvezza, pace, guarigione.
GIOVANNI 8:28 Quindi Gesù disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.
Qui leggiamo che Gesù non faceva nulla di sua iniziativa ma che ascoltava prima le direttive che il Padre gli dava e poi agiva, in quanto Gesù sulla terra si era spogliato della Sua deità; pertanto aveva bisogno di avere l’unzione e la guida dello Spirito Santo.
Egli pregava e stava in silenzio, mentre faceva questo riceveva la volontà del Padre e l’equipaggiamento necessario per compierla.
SERVIRE equivale ad adorare
ATTI 24:14 Ma questo ti confesso che, secondo la Via che essi chiamano setta, io servo così il Dio dei padri, credendo a tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti, 15 avendo in Dio la speranza, che anch'essi condividono, che vi sarà una risurrezione dei morti, tanto dei giusti che degli ingiusti. 16 Per questo io mi sforzo di avere continuamente una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini. 17 Ora, dopo molti anni, io sono venuto a portare elemosine e offerte alla mia nazione.
L’apostolo Paolo affermò di servire lo stesso DIO che servivano i suoi accusatori. Anche noi, come lui, adoriamo e serviamo DIO con la stessa attitudine di Gesù, da schiavi volontari spinti dall’amore verso DIO Padre.
Chi serve, per prima cosa ha bisogno di avere fiducia in DIO, di credere in quello che sta scritto nella Sua Parola. Inoltre ha bisogno di mantenere la coscienza pulita e di ascoltarla quando essa parla. Il servo rende conto a DIO ed agli uomini di quello che fa, per questo non dovrebbe scandalizzarli per quello che fa. Questo è possibile se siamo consapevoli che Cristo vive in noi e noi non viviamo più per noi stessi ma per servire e piacere a DIO.
ROMANI 12:1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. 2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.
Al versetto 1 leggiamo che il VERO SERVIZIO è OFFRIRE I NOSTRI CORPI COME SACRIFICIO VIVENTE, il che significa che il nostro corpo appartiene a DIO e noi Gli offriamo la nostra bocca e le nostre mani per collaborare con Lui, riprogrammando progressivamente e totalmente la nostra mente, senza più provare gelosia, invidia, rancore, amarezza, egoismo, non conformandoci più al modo di pensare di questo mondo, poiché solo così conosceremo la perfetta volontà di DIO che siamo chiamati a compiere. Quindi, siamo chiamati ad amare gli altri, a non dire male di loro, a non guardare a quello che fanno ma a comprendere cosa spetta a noi fare per servire.
MATTEO 7:21 Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Chi fa la volontà di DIO che è nei cieli, sta servendo come schiavo volontario; non ha bisogno che alcuno lo spinga ad alzarsi ed a pregare, a leggere la Bibbia e meditarla, a digiunare per fortificarsi nello spirito.
Per vedere i frutti nella nostra vita, siamo chiamati ad avere lo stesso stile di Gesù, il quale:
- Faceva le cose con la guida e la potenza dello Spirito Santo.
LUCA 4:1 Or Gesù, ripieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto,
Così diventiamo vincitori sulle tentazioni come non offenderci quando qualcuno ci offende e non reagire attaccando.
- Non gridava per le strade come un venditore ambulante
MATTEO 9:36 Vedendo le folle, ne ebbe compassione perché erano stanche e disperse, come pecore senza pastore.
La propaganda fatta dalle stesse persone che avevano ricevuto i miracoli da Gesù, era la testimonianza che nel Suo cuore c’era la compassione, non aveva bisogno di gridare poiché la presenza di DIO era sempre con Lui.
- Non spezzava la canna rotta e non spegneva il lucignolo fumante
A questo proposito ricordiamo la donna samaritana che era stata rotta dalle vicissitudini della vita e che era come un lucignolo fumante in quanto fragile, emarginata, delusa ma che non aveva perso la speranza di conoscere il Messia.
Mentre nella parabola del buon Samaritano, Gesù mostra l’unico vero DIO, mettendo in evidenza le scelte del sacerdote, del levita e del buon samaritano, spiegando che Lui è venuto per salvare e non per accusare.
- Camminava nella giustizia con la verità.
Quindi, a noi non compete giudicare o condannare, bensì dare conforto, esortare, incoraggiare, aiutare a credere in DIO con la nostra fede di piccoli fanciulli.
- Non si è mai fatto vincere dallo spirito di scoraggiamento
Quando il nostro coraggio dovesse diminuire, andiamo alla presenza di DIO per ricevere nuove forze e nuova franchezza per continuare a servire il Signore.
MATTEO 26:38 Allora egli disse loro: «L'anima mia è profondamente triste, fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39 E, andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu».
Gesù avrebbe voluto non bere quel calice, tuttavia sapeva che doveva farlo per ubbidire al Padre. Se sentiamo l’approvazione di DIO dentro di noi, allora siamo nella strada giusta; non badiamo alle lusinghe che gli altri ci fanno, perché potrebbero essere frutto di ipocrisia.
- Si faceva guidare dal Padre per aprire gli occhi ai prigionieri e liberarli dalle tenebre.
Chi ama Gesù lo segue e fa quello che faceva Lui. Ricordiamoci di piacere a DIO e non agli uomini.
GALATI 4:7 Perciò tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede di Dio per mezzo di Cristo.
Siamo figli e non più servi ma schiavi volontari, in quanto serviamo DIO senza costrizione; abbiamo la libertà di scegliere.
LUCA 9:23 Poi disse a tutti: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua.
Rinnegare se stessi cioè non fare più ciò che ci piace ma fare ciò che piace a DIO.
In questo ognuno di noi ha molto da lavorare per cambiare, poiché questo è necessario se vogliamo veramente servire l’Eterno. Amen.