CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                       

Ap 2:7 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: a chi vince io darò da mangiare dell'albero della vita, che è in mezzo al paradiso di Dio».

 

Ci sono sette lettere dettate da Gesù a Giovanni affinché le portasse alle altrettante chiese che erano in una problematica presente in tutta la storia delle chiese di tutti i tempi.

Gesù quando indirizza queste lettere premette che chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito ha da dire e dice anche che Lui conosce le nostre opere.

I cristiani sono persone che vengono alla presenza di DIO e poi operano al di fuori della chiesa, poiché sono salvati per grazia e per questo compiono le opere.

Diversa cosa fanno i religiosi che attraverso le opere vorrebbero comprarsi la salvezza che, invece come sta scritto nella Bibbia, è gratuita.

Il vero cristiano deve desiderare di ascoltare quello che a DIO piace, per questo Gesù al versetto su citato ha usato le parole: “chi ha orecchio ascolti….”.

DIO ci parla per farsi conoscere e farci conoscere quello che Lui adesso sta facendo. Non a caso in questi tempi ci sta parlando attraverso i profeti per farci comprendere quello che Lui sta facendo ora e quello che sta preparando per il futuro. Così come è accaduto nei tempi passati.

 

Luca 2:15 E avvenne che, quando gli angeli si allontanarono da loro per ritornare in cielo, i pastori dissero tra loro:<<Andiamo fino a Betlemme, per vedere ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto conoscere>>.

 

Luca 2:25 Or ecco, vi era a Gerusalemme un uomo chiamato Simeone;quest’uomo era giusto e pio e aspettava la consolazione d’Israele; e lo Spirito Santo era su di lui. 26 E gli era stato divinamente rivelato dallo Spirito Santo, che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. 27 Egli dunque, mosso dallo Spirito, venne nel tempio; e, come i genitori vi portarono il bambino Gesù, per fare a suo riguardo quanto prescriveva la legge, 28 egli lo prese tra le braccia e benedisse DIO, dicendo: 29 <<Ora, Signore, lascia che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola, 30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31che tu hai preparato davanti a tutti i popoli; 32 luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele>>. 33 E Giuseppe e la madre del bambino si meravigliavano delle cose che si dicevano di lui. 34 Poi Simeone li benedisse e disse a Maria, sua madre:<<Ecco, costui è posto per la caduta e per l’innalzamento di molti in Israele e per essere segno di contraddizione, 35 e a te stessa una spada trafiggerà l’anima, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori>>. 36 Vi era anche Anna, una profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Ascer, la quale era molto avanzata in età, avendo vissuto dopo la verginità sette anni con il marito. 37 Ed ella era vedova e, sebbene avesse ormai ottantaquattro anni, non si allontanava mai dal tempio, servendo DIO notte e giorno con digiuni e preghiere. 38 Sopraggiunta ella pure in quel momento, lodava il Signore e parlava di quel bambino a tutti coloro che aspettavano la redenzione in Gerusalemme.

 

Del fatto che sarebbe nato Gesù, furono avvertiti tutti in modo diverso: Maria, la madre di Gesù, fu avvertita dall’Angelo Gabriele, Giuseppe fu avvertito in sogno, i pastori furono avvertiti dagli angeli, Simeone e la profetessa Anna furono avvertiti semplicemente perché erano in totale comunione con DIO.

 

Matteo 2:1 Ora, dopo che Gesù era nato in Betlemme di Giudea al tempo del re Erode, ecco dei magi dall’oriente arrivarono a Gerusalemme, 2 dicendo:<<D0v’è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti ad adorarlo>>.

 

In questo caso DIO ha rivelato, in questo modo, la nascita di Gesù ai maghi che interpellavano le stelle perché avevano molta fame di adorare il re dei Giudei.

DIO oggi, ci sta dicendo in tutti i modi che Gesù sta tornando, ecco perché dobbiamo desiderare di centrare il Suo proposito per essere al posto giusto nel momento giusto per fare l’opera che Lui vuole che facciamo.

Per compiere le opere giuste, dobbiamo uscire fuori dalla nostra vecchia identità che appartiene al passato e che è basata su quello che i nostri avi ci hanno trasmesso, sull’opinione che gli altri hanno di noi, sulle risorse limitate che noi abbiamo, etc. e che ci fa vivere angosciati e tristi, rubandoci la gioia; Ma la gioia è un frutto dello spirito ed è quella che nella prova ci fa comprendere la via d’uscita. In Cristo Gesù siamo nuove creature, come sta scritto in:

 

2 Corinzi 5:17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.

 

Essendo nuove creature abbiamo nuove risorse, quindi il non posso non deve più appartenere alla nostra vita; perciò dobbiamo vederci come ci vede DIO e chiedere, stando alla sua presenza, di farcelo comprendere. Se entreremo nel soprannaturale non ci vedremo limitati in nessuna area della nostra vita; questo succederà se entreremo nel proposito di DIO così come succedeva a Gesù che, pur non avendo risorse naturali sufficienti, come quando aveva solo due pani e due pesci, sfamò cinquemila uomini oltre le donne e i bambini.

La nuova creatura ,quando prega, riceve le risorse necessarie, la soluzione al suo problema, la guarigione, etc. se è Gesù che regna nella sua vita.

Ricordiamoci di quanto accadde a Paolo prima di partire con la nave per andare a Roma; egli fu avvertito dallo Spirito Santo che il viaggio sarebbe stato molto pericoloso e che sarebbe stato meglio non partire ma il comandante della nave, nonostante Paolo gli avesse raccontato ciò che DIO gli aveva detto, decise comunque di partire. Così successe che ebbero un viaggio tremendo che si concluse con un naufragio ma con la vita di tutti salva, così come lo Spirito Santo aveva predetto.

Questo successe a Paolo perché egli viveva nel proposito di DIO che lo fece giungere a Roma, laddove DIO lo voleva.

Quindi dobbiamo cercare di onorare DIO con la nostra vita in ogni situazione perché questo ci fa stare nel Suo proposito.

Non a caso Gesù ci ha detto di cercare prima il regno di DIO perché poi tutte le altre cose ci saranno sopraggiunte.

Siamo stati creati da DIO per essere dei carri armati che superano i muri che si trovano davanti.

 

Marco 11:23 Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte :<<Spostati e gettati nel mare, e non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice avverrà, qualunque cosa dirà gli sarà concessa.

 

Questo può accadere solo se stiamo percorrendo la via di DIO e non la nostra, se DIO è il nostro pastore, come afferma Davide al Salmo 23:1, e non siamo noi a pasturarci.

 

Filippesi 4.13 Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica.

 

Questo possiamo affermarlo solo se stiamo vivendo nel progetto di DIO, morendo a noi stessi.

 

2 Pietro 1:3 Benedetto sia il DIO e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, il quale nella sua infinita misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e che non appassisce, conservata nei cieli per voi,

 

Se siamo fuggiti dall’influenza dello spirito di questo mondo che cerca in tutti i modi di contaminarci, dobbiamo restare puri per poter vivere da persone soprannaturali che sfidano tutte le opposizioni che il nemico ci mette davanti di volta in volta. Se siamo nel piano di DIO, siamo persone che non si scoraggiano ma che incoraggiano anche altri. Infatti siamo equipaggiati per affrontare tutte le avversità, come si evince da:

 

Isaia 43:2 Quando passerai attraverso le acque io sarò con te, quando attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà.

 

Isaia 54:17 Nessun arma fabbricata contro di te avrà successo, e ogni lingua che si alzerà in giudizio contro di te, la condannerai. Questa è l’eredità dei servi dell’Eterno, e la loro giustizia viene da me>>, dice l’Eterno.

 

2 Corinzi 4:18 mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

 

Le cose visibili hanno una durata molto limitata e sono soggette a mutamento mentre le cose non visibili sono quelle che durano per l’eternità e non cambiano.

 

Efesini 5:14 Perciò dice :<<Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà in te>>.

 

I tempi sono malvagi e noi dobbiamo riscattare il tempo e non sprecarlo, perché Gesù sta tornando e ci vuole trovare pronti e ripieni di Spirito Santo. Amen.

 

 

 

 

 

 

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