At 14:19 Or sopraggiunsero certi Giudei da Antiochia e da Iconio; essi, dopo aver persuaso la folla, lapidarono Paolo e, pensando che fosse morto, lo trascinarono fuori della città. 20 Ma, essendosi i discepoli radunati intorno a lui, egli si alzò ed entrò in città; e il giorno seguente partì con Barnaba alla volta di Derbe.
21 E, dopo aver evangelizzato quella città e fatto molti discepoli, se ne ritornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, 22 confermando gli animi dei discepoli e esortandoli a perseverare nella fede, e dicendo che attraverso molte afflizioni dobbiamo entrare nel regno di Dio.
Paolo era stato lapidato a Listra ed era stato creduto morto ma nonostante fosse caduto a terra e ritenuto morto, egli si rialzò ed entrò in città a continuare la sua predicazione per servire il Signore.
Questo ci fa comprendere che servire il Signore veramente comporta spesso il rischio della propria vita. L’apostolo Paolo era sostenuto da DIO e nonostante la lapidazione, la sua vita fu preservata. Paolo era spinto dall’amore verso DIO per questo predicava che per entrare nel regno di DIO bisogna attraversare molte afflizioni non reagendo per difendersi.
Oggi chi non conosce Gesù, pensa di vivere e di godersi la vita fino all’ultimo giorno perché pensa che dopo non esista una vita eterna in cui si può andare in paradiso oppure all’inferno.
Ma ci sono anche i credenti ai quali basta soltanto l’aver ottenuto la salvezza, dimenticando che bisogna essere cristiani che conquistano il territorio che il diavolo gli ha tolto.
Questo era quello che Paolo, ripieno di certezza, di amore e di Spirito Santo, predicava e che dava fastidio al diavolo che invece vuole distruggere ed uccidere tutti.
Come cristiani siamo chiamati ad amare le persone che sono schiave del diavolo ad odiare il peccato ed a liberarle nel nome di Gesù.
2 Corinzi 4:8 Noi siamo afflitti in ogni maniera, ma non ridotti agli estremi; perplessi, ma non disperati; 9 perseguitati, ma non abbandonati; abbattuti ma non distrutti, 10 portando di continuo nel nostro corpo il morire del Signore Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. 11 Noi che viviamo, infatti, siamo di continuo esposti alla morte a motivo di Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale.
Qui Paolo descrive quale sia la condizione dei cristiani che sopportano le afflizioni, portando la vita di Cristo nel corpo ed essendo morti a se stessi. Solo attraverso la potenza dello Spirito Santo, possiamo andare incontro alla volontà di DIO, crocifiggendo la nostra carne mentre gli altri ci affliggono.
La persecuzione a motivo di giustizia perché facciamo la volontà di DIO, ci porterà ad essere beati, mentre perdoniamo e non reagiamo attaccando a nostra volta chi ci affligge. Così si manifesterà la vita di DIO in noi e la nostra carne sarà crocifissa.
Siamo in guerra ed il nemico ci tende di continuo delle trappole, ovvero dei lacci, per farci cadere se non siamo abituati a gestire le trappole nel modo giusto, riconoscendole ed evitandole; oppure, lodando DIO e riconoscendo i nostri peccati, una volta che siamo caduti, per poi trovarci nel centro della volontà di DIO.
Per respingere i dardi infuocati del nemico, occorre saper riconoscere il diavolo dietro a coloro che ci affliggono, capendo che sono delle marionette nelle sue mani; perciò dobbiamo avere pace nel cuore, rilasciando perdono ed essendo ripieni di Spirito Santo per convincere le persone ad abbandonare le vie malvagie, poiché da soli non siamo capaci a fare nulla di buono.
Il diavolo va cacciato nel momento in cui rispondiamo con amore, misericordia e perdono a coloro che ci affliggono, gestendo alla maniera di Gesù il nostro prossimo che è rappresentato dal nostro coniuge e dai nostri figli, ai quali siamo chiamati a manifestare l’amore di Cristo.
La sofferenza per Cristo sulla terra era costante perché vedeva la durezza dei cuori delle persone, anche di quelle che erano più vicine a Lui, come gli apostoli.
Perciò dobbiamo agire in accordo alla Parola di DIO e non agire di testa nostra, questo è fondamentale nel rapporto tra coniugi e figli, perché questi ultimi hanno bisogno di essere disciplinati con amore ma anche con fermezza.
Ebrei 12:2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce, disprezzando il vituperio, e si è posto a sedere alla destra del trono di DIO.
Guardiamo a Gesù come esempio da seguire tutti i giorni, perché Cristo ha imparato ad ubbidire, accettando l’afflizione e l’umiliazione più grande.
Romani 12:14 Benedite quelli che vi perseguitano; benedite e non maledite.
Benedire coloro che ci maledicono; questo siamo chiamati a fare anche quando vediamo cose storte, andando a portarle a Cristo perché l’amore copre una moltitudine di peccati come sta scritto nella Parola di DIO.
Romani 12:19 Non fate le vostre vendette, cari miei, ma lasciate posto all’ira di DIO, perché sta scritto:<<A me la vendetta, io renderò la retribuzione, dice il Signore>>.
DIO ci dice di non farci le nostre vendette da soli ma di lasciare a Lui il compito di vendicarci.
1 Samuele 24:4 Gli uomini di Davide gli dissero:<<Ecco il giorno in cui l’Eterno ti dice: “Ecco, io ti consegno nelle mani il tuo nemico; fa’ di lui quello che ti piace”>>. Allora Davide si alzò e, senza farsi notare, tagliò il lembo del mantello di Saul. 5 Ma dopo ciò a Davide battè il cuore, perché aveva tagliato il lembo del mantello di Saul. 6 Così disse ai suoi uomini:<<Mi guardi l’Eterno dal fare questa cosa al mio signore, all’unto dell’Eterno, dallo stendere la mia mano contro di lui, perché è l’unto dell’Eterno>>. 7 Con queste parole Davide trattenne i suoi uomini e non permise loro di scagliarsi contro Saul. Quindi Saul si levò, uscì dalla caverna e continuò il suo cammino. 8 Dopo ciò anche Davide si levò, uscì dalla caverna e gridò a Saul, dicendo:<<O re, mio signore!>>. Allora Saul si voltò indietro, e Davide si abbassò con la faccia a terra e si prostrò.
Davide aveva un cuore diverso da quello dei suoi soldati i quali avrebbero voluto che uccidesse il re Saul, ma Davide ha lasciato a DIO la vendetta perché comunque portava onore e rispetto verso il suo re Saul.
Galati 5:6 poiché in Cristo Gesù né la circoncisione né l’incirconcisione hanno alcun valore, ma la fede che opera mediante l’amore.
Dinanzi a DIO ciò che ha valore è il nostro parlare in fede continuando ad amare, agendo in amore, parlando con amore o stando zitti per amore.
Poiché la parola di fede detta con amore conferisce grazia. Amen.