1Cor 10:16 il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse partecipazione con il sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è forse partecipazione con il corpo di Cristo?
Pane e vino sono partecipazione ma non sono il corpo ed il sangue di Cristo; indicano con il pane rotto, il corpo di Gesù flagellato e rotto dai chiodi che lo crocifiggevano al posto nostro, per essere noi salvati. E’ una comunione al corpo di Cristo di cui facciamo parte, ognuno di noi come una cellula del corpo del nostro Signore, poiché è come se fossimo una sola persona con Lui.
1 Corinzi 11:23 Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me». 25 Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me». 26 Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga. 27 Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore. 28 Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice, 29 poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore. 30 Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono. 31 Perché se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. 32 Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo.
Nella Scrittura su citata, ci sono tre passaggi importanti che ci esortano a guardare dietro, guardare dentro e guardare avanti.
Guardare dietro, cioè a quello che Gesù ha fatto per noi, per farci diventare come era il primo Adamo, prima della caduta, che aveva comunione con DIO. Infatti Gesù è venuto per riportarci a DIO e parlare con Lui ogni giorno, poiché il peccato ci ha fatto allontanare da DIO ed ha interrotto la comunione con Lui.
Guardare dentro , per esaminarci e non per condannarci, ma per riconoscere gli errori commessi e chiedere perdono a DIO, per avere la cancellazione dei nostri peccati.
Guardare avanti, facendo questo fin quando il Signore non tornerà, come sta scritto al versetto 26.
Gesù, con il suo sacrificio, ha fatto con noi un patto di sangue affinché avessimo un patto nuovo e migliore con DIO.
Il patto di sangue nel naturale prevedeva che attraverso un taglio si mescolasse il sangue di due persone affinché diventassero fratelli di sangue, cosicché quello che era dell’uno fosse anche dell’altro e viceversa.
Così avviene fra noi e DIO, per cui tutto ciò che è di DIO è nostro, e tutto quello che è nostro è di DIO. Perciò Gesù è venuto come uomo sulla terra ma in veste di Agnello sacrificale.
Genesi 22:7 E Isacco parlò a suo padre Abrahamo e disse: «Padre mio!». Abrahamo rispose: «Eccomi, figlio mio». E Isacco disse: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto?». 8 Abrahamo rispose: «Figlio mio, DIO provvederà egli stesso l'agnello per l'olocausto». E proseguirono tutt'e due insieme.
Entrambi, Abrahamo ed Isacco, avevano il fuoco e la legna, ma non avevano il sacrificio. Qui Abrahamo parlò da profeta quando affermò che DIO lo avrebbe provveduto.
Giovanni 1:29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!
Giovanni Battista ha indicato che Gesù era l’Agnello di DIO che sarebbe stato sacrificato.
Giovanni 1:36 E, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio».
Giovanni Battista è il più grande dei profeti perché ha indicato con il dito la persona di Gesù affermando che sarebbe stato il sacrificio per il nuovo patto.
Apocalisse 13:8 E l'adoreranno tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita dell'Agnello, che è stato ucciso fin dalla fondazione del mondo.
Gesù sarà adorato da tutti, anche da coloro che non sono stati trovati scritti nel libro della vita anche se per questi non ci sarà più alcuna speranza di salvezza eterna.
DIO conosce già tutto, ancor prima che accada, dall’inizio alla fine. Ed è DIO che ha permesso tutto avvenisse per insegnarci che non dobbiamo confidare in noi stessi ma solo in Lui; infatti sta scritto che prima della rovina viene l’orgoglio e solo chi è umile di spirito otterrà la gloria.
Isaia 53:7 Ma piacque all'Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire. Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una progenie, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell'Eterno prospererà nelle sue mani.
DIO permise la sofferenza di Suo Figlio Gesù per amore nostro, per sostituire noi con Lui nel sacrificio affinché potessimo essere giusti e poter tornare ad avere comunione con il Padre.
Giovanni 8:28 Quindi Gesù disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.
Quando innalzeremo il nome di Gesù, conosceremo il nome di DIO che: <<IO SONO>>.
Per questo non dobbiamo pronunciare il nome di DIO invano.
Giovanni 19:17 Ed egli, portando la sua croce, si avviò verso il luogo detto "del Teschio", che in ebraico si chiama "Golgota", 18 dove lo crocifissero, e con lui due altri, uno di qua e l'altro di là, e Gesù nel mezzo. 19 Or Pilato fece anche un'iscrizione e la pose sulla croce; e vi era scritto: "GESÙ IL NAZARENO, IL RE DEI GIUDEI". 20 Così molti dei Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; e quella era scritta in ebraico, in greco e in latino. 21 Perciò i capi dei sacerdoti dei Giudei dissero a Pilato: «Non scrivere: "Il re dei Giudei", ma che egli ha detto: "Io sono il re dei Giudei"». 22 Pilato rispose: «Ciò che ho scritto, ho scritto».
L’iscrizione di cui si parla al versetto 19, in ebraico è il tetragramma delle parole:<<Io sono>>, che è stata potuta esser letta quando la croce con Gesù crocifisso fu innalzata.
1 Pietro 1:17 E se invocate come Padre colui che senza favoritismi di persona giudica secondo l'opera di ciascuno, conducetevi con timore per tutto il tempo del vostro pellegrinaggio, 18 sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, 19 ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia, 20 preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi,
Noi siamo stati riscattati con il prezioso Sangue di Gesù, non dobbiamo mai dimenticarlo; tutto quanto è accaduto, infatti, era già preconosciuto dal Padre e dal Figlio.
Matteo 28:1 Ora, alla fine dei sabati, all'alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria, andarono a vedere il sepolcro. 2 Ed ecco, si fece un gran terremoto, perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne e rotolò la pietra dall'apertura del sepolcro e si pose a sedere su di essa. 3 E il suo aspetto era come di folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4 E, per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono e rimasero come morte; 5 ma l'angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: «Non temete, perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l'ho detto».
Il sabato era per gli Ebrei giorno festivo ed era equiparato agli altri giorni festivi ed il primo giorno della settimana era la domenica. Considerato che Gesù risorse al terzo giorno e che risorse di domenica, possiamo affermare che fu crocifisso il giovedì e non il venerdì, come erroneamente si afferma.
Giovanni 20:17 Gesù le disse: «Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro».
La Scrittura ci dice che Gesù doveva portare, dopo la sua morte, il suo Sangue dinanzi al trono di DIO Padre perché proprio in virtù di quel Sangue noi possiamo essere purificati se riconosciamo i nostri peccati e chiediamo perdono a DIO. Gesù come Sommo Sacerdote è risorto e siede alla destra del Padre, dopo essere morto per noi come Agnello sacrificale ed è Gesù che ci permette di stare alla presenza di DIO poiché è anche l’unico mediatore fra noi e DIO Padre.
Ebrei 9:11 Ma Cristo, essendo venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto non fatto da mano d'uomo, cioè non di questa creazione, 12 entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna.
E’ credendo nell’opera redentrice fatta da Gesù sulla croce che saremo salvati e non per le nostre opere.
Apocalisse 12:11 Ma essi l'hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte.
E’ sempre grazie al Sangue di Gesù che vinceremo sulle situazioni difficili che stiamo affrontando. Per questo saremo testimoni della grandezza di DIO che vivono nel soprannaturale, che hanno comunione con DIO ed agiscono in ubbidienza a quello che Lui ci dice di fare.
Giovanni 16:23 In quel giorno non mi farete più alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che tutto ciò che domanderete al Padre nel mio nome, egli ve lo darà.
Quando avremo la rivelazione che siamo seduti nei luoghi celesti e che il Sangue di Gesù ci ha purificati, potremo chiedere a DIO di ricevere ciò che ci occorre per fare ciò che piace Lui e non per quello che piace a noi. Amen.