CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

Predicazione del Pastore Rosario Spadaro

Gv 20: 11 Ma Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere. E, mentre piangeva, si chinò dentro il sepolcro, 12 e vide due angeli, vestiti di bianco, che sedevano l'uno al capo e l'altro ai piedi del luogo, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13 Essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Ella rispose loro: «Perché hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l'abbiano posto».

 14 Detto questo, ella si volse indietro e vide Gesù, che stava lì in piedi; ma ella non sapeva che fosse Gesù. 15 Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Lei, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io lo prenderò». 16 Gesù le disse: «Maria!». Ed ella allora, voltandosi, gli disse: «Rabboni!» che significa: Maestro. 17 Gesù le disse: «Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro». 18 Allora Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che lui le aveva detto queste cose.

Questi versetti del Vangelo riempiono il cuore di ogni cristiano perché mostra che DIO è interessato a chi piange e sta soffrendo. Gesù non è morto ed è vicino a coloro che sono che sono nella disperazione. Egli è portatore di speranza e di consolazione per tutti coloro che si trovano nel buio più totale. Non a caso Gesù è sceso nell’Ades ed ha sconfitto la morte. Egli è poi salito in cielo proprio per dare speranza a chi non ne ha, per dare la soluzione ai problemi che ci affliggono, per far comprendere ad ognuno di noi che non siamo soli e che non siamo orfani ma abbiamo la possibilità di entrare a far parte della famiglia di DIO, solo per il semplice fatto di credere che Lui è morto al posto nostro sulla croce e che attraverso questo sacrificio siamo stati riconciliati con il Padre nostro DIO che è nei cieli.
DIO è nostro Padre e conosce ogni cosa di noi. conosce i nostri dolori, le nostre paure, i nostri travagli ed è pronto ad intervenire in nostro soccorso ed a liberarci. 

Matteo 6:6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente. 7 Ora, nel pregare, non usate inutili ripetizioni come fanno i pagani, perché essi pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. 8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che glieli chiediate.

In questi versetti Gesù ci sta dicendo che tutti coloro che sperano in DIO, non abbiamo bisogno di usare molte parole per ricevere da Lui, perché Egli sa già cosa abbiamo bisogno. DIO è nostro Padre e non siamo più figli del diavolo. DIO vuole il meglio per noi, quindi non abbiamo bisogno di convincerlo a darcelo. Dobbiamo solo spostare la montagna che crea il dubbio dentro di noi e che non ci permette di ricevere ciò che nostro Padre ci ha già provveduto. Perciò dobbiamo prendere autorità sul diavolo e dichiarare che non siamo più sotto il suo giogo, ma siamo figlio del DIO Altissimo ed è Lui che ci protegge e ci libera. Rimandiamo al diavolo tutte le bugie ed i dubbi che cerca di far penetrare nella nostra mente, perché Gesù ci ha chiamato a distruggere le opere di satana ogni giorno,con l’aiuto di DIO,così come faceva Lui quando era ancora sulla terra. E’ l’ubbidienza alla Parola di DIO che ci porta la vittoria sulle circostanze, perché sviluppiamo la fede udendo la Sua Parola. E’ così che viene il successo.
Noi abbiamo un Padre che ci ama e che è interessato alla nostra ubbidienza che ci porterà gioia nel cuore. DIO è il buon Pastore, quel buon pastore di cui parla Gesù, che lasciò le 99 pecore per andare alla ricerca di una pecora che si era smarrita. Ognuno di noi può essere una pecora smarrita quando ci allontaniamo da DIO e cominciamo a guardare le circostanze naturali e diamo ascolto alle bugie del diavolo.

Luca 11:11 E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? 12 O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione? 13 Se vuoi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono>>.

Tutti i doni che pensiamo siano importanti come la pace, la salute, i soldi, ecc. non sono poi così importanti quanto l’avere lo Spirito Santo, perché questo significa avere DIO in noi ed avere l’accesso alla famiglia di DIO. Inoltre, lo Spirito Santo è colui che ci provvede la vista nel mondo spirituale, perché noi saremmo ciechi in questo; lo Spirito Santo è colui che ci guida e ci conduce nella volontà di DIO, e sarà Lui a darci la forza di combattere ed intercedere per avere la vittoria sulle circostanze.

2 Pietro 1:3 Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù, 4 attraverso le quali ci sono donate le preziose e grandissime promesse, affinché per mezzo di esse diventiate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza.

DIO ci ha fatto promesse adatte ai nostri bisogni, ecco perché si tratta di preziose promesse. Lui ci ha provveduto per essere l’espressione dell’Amore di DIO con la nostra vita e con le nostre azioni concrete, perché solo così renderemo Gesù visibile nel nostro cuore, perché i figli riconoscono DIO come loro Padre e come Signore della loro vita.

Giovanni 17:26 E io ho fatto loro conoscere il tuo nome e lo farò conoscere ancora, affinché l’amore, del quale tu mi hai amato, sia in loro e io in loro>>.
Questo significa che l’amore che DIO ha avuto per Gesù è uguale a quello che prova per noi, anche se noi, al contrario di Gesù, siamo disubbidienti e non ha potuto ancora compiacersi di noi.
1 Giovanni 3:1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli(téknon) di DIO. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli (téknon) di DIO, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro.

Qui si parla non di figli maturi ma di figli adolescenti(téknon)bisognosi di una guida. Questi siamo noi tutti che ancora non abbiamo avuto la rivelazione completa di cosa significhi essere figli del DIO Altissimo, proprietario di tutto ciò che sta in cielo e sulla terra. AMEN.

 

 

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