CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

Ubbidire e saper ascoltare il comando che DIO ci dà, per questo è necessario stare collegati con Lui. La Bibbia è la cartina geografica ma la nostra bussola è lo Spirito Santo che ci guida. L’ubbidienza verso la Parola predicata, ci porta trasformazione, non esiste il fai da te del cristiano. Non si può solo pregare DIO in casa e non relazionarsi con il corpo di Cristo.

1 CORINZI 14:3 Chi profetizza, invece, parla agli uomini per edificazione, esortazione e consolazione.

DIO parla per queste cose: esortare, edificare ed incoraggiare. La profezia serve per gli altri e per questo ci sono i nove doni carismata che sono: tre di parola, tre di rivelazioni e tre di potenza.

I doni di rivelazioni sono il dono di sapienza, il dono di conoscenza ed il dono di discernimento degli spiriti; mentre i doni di parola sono il parlare in altre lingue, l’interpretazione delle lingue e la profezia che ha il compito di esortare; i doni di potenza sono il dono della fede, il dono di guarigioni ed il dono di potenti operazioni che sono i così detti miracoli.

DIO ci parla anche perché vuole istruirci per vivere santamente, per raggiungere i perduti e per darci strategie di conquista.

1 CORINZI 16:9  perché mi si è aperta una porta grande ed efficace, e vi sono molti avversari.

In questa Scrittura l’apostolo Paolo ci dice che lo Spirito Santo gli aveva dato una grande opportunità ma aveva anche tanti avversari cioè tante difficoltà; questo dimostra che il diavolo aveva paura e cercava di intimorirlo attraverso i suoi demoni.

Ciò ci fa comprendere che dobbiamo stare fermi e determinati nel guerreggiare contro le bugie e gli impedimenti del nemico, senza aver paura. Per questo è importante avere una relazione intima e quotidiana con DIO, pregando e parlando a noi stessi con la Sua Parola che ci fortifica.

Mosè è un esempio di persona che aveva sentito parlare di DIO ma ne ebbe rivelazione di chi Lui fosse quando lo incontrò vicino al pruno ardente.

GIOVANNI 1:18 Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.

DIO non si rivela a tutti ma a coloro che sono disposti a fare la Sua volontà, non a parole ma con i fatti. Per questo deve esserci in noi un cambiamento interiore che sarà manifesto a chi ci conosceva da prima. Cambiamento vuol dire rinunciare alla bugia, alle menzogne, ai desideri contrari alla volontà di DIO, ai compromessi.

GIOVANNI 10:3  A lui apre il portinaio; le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori. 4 E, quando ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a loro; e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.

Le Sue pecore sono quelle a cui DIO si è rivelato e con il quale ha iniziato una relazione personale. Persone che non si fanno intimidire da coloro che vorrebbero allontanarle dal fare la volontà di DIO e per questo non scendono a compromessi, in quanto desiderano seguire Gesù ed hanno timore verso l’Eterno.

Perciò, è importante vedere ed udire nello spirito, avendo gli occhi e le orecchie spirituali aperte.

GIOVANNI 5:19 Allora Gesù rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio.

Il Figlio Gesù vede DIO Padre con gli occhi dello spirito, ed Egli gli mostra le opere da fare.

GIOVANNI 5:30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato.

Come figli udiamo la voce di DIO attraverso le orecchie dello spirito così come faceva Gesù. Esercitiamoci all’ascolto ed alla visione, stando attenti a quello che ascoltiamo e vediamo per non contaminarci, in quanto il diavolo ci tenta in questo modo.

SALMO 1:1 Beato l'uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori,

Se amiamo studiare la Bibbia non permetteremo al diavolo di ingannarci. E’ studiando la Parola di DIO che capiremo come Lui opera e conosceremo là dove DIO ci vuole portare; stando collegati in Suo ascolto in preghiera, Egli ci indicherà le opere da compiere che sono state innanzi preparate.

E’ una buona cosa anche pregare lo Spirito Santo in base a quello che abbiamo letto nella Parola per comprendere quale sia la volontà di DIO in quel momento e confrontarsi con il pastore od il nostro responsabile su quanto abbiamo ricevuto.

Rifiutiamo la bugia che DIO parla solo ai pastori poiché Lui parla anche alle Sue pecore fra cui ci sono anche i pastori.

Rifiutiamo l’idea che DIO non parli più in quanto abbia già detto tutto nella Bibbia.

Rifiutiamo anche l’idea che i doni spirituali siano finiti.

Analizziamo ora quali sono le chiavi per ascoltare DIO:

Per prima cosa svuotare la mente dal rumore cioè dai pensieri non santi, dalle preoccupazioni, dalle ansie e gettare tutto ai piedi di Gesù, così riceveremo la pace di DIO e le Sue benedizioni.

ESODO 33:11 Così l'Eterno parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla col proprio amico; poi Mosè tornava all'accampamento. Ma Giosuè, figlio di Nun, suo giovane ministro, non si allontanava dalla tenda.

In questa Scrittura notiamo che Giosuè era abituato a stare fermo alla presenza di DIO nel cortile, aspettando che Mosè uscisse dal luogo santissimo. Questo fece sì che quando morì Mosè, Giosuè fosse pronto a prendere il suo posto ed ad ascoltare la voce di DIO.

Seconda cosa importante è essere aperti ai modi con cui DIO parla, che possono essere anche dei segni in cui ci provvede, o facendoci vedere dei flash con cui mostra qualcosa per farci comprendere che Lui ci ama e che siamo importanti ai Suoi occhi.

Terzo, imparare a tenere un quaderno dove scrivere ciò che DIO ci dice, quotidianamente.

Quarto, avere l’umiltà di rischiare, non avendo paura di fare una brutta figura quando parliamo agli altri in base a qualcosa che abbiamo sentito nello spirito.

GIOVANNI 10:4  E, quando ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a loro; e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.

I discepoli seguono il Signore quindi si muovono, non rimangono statici.

GIOVANNI 10:27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono;

GIOVANNI 4:18 perché tu hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto la verità».

Stare in contatto con Gesù, ci permette di vedere con gli occhi dello spirito e ci fa mettere in azione la nostra immaginazione.

EBREI 11:27 Per fede lasciò l'Egitto senza temere l'ira del re, perché rimase fermo come se vedesse colui che è invisibile.

Azionare la fede per vedere nell’invisibile ci permette di essere luce nel mondo, nel luogo dove ci troviamo.

EBREI 12:1 Anche noi dunque, essendo circondati da un così gran numero di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, 2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.

Quindi il peccato va abbandonato e va tenuto sempre lo sguardo fisso su Gesù, se vogliamo veramente ascoltare la voce di DIO. AMEN.

 

 

 

 

 

 

 

 

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