Conoscere Cristo, vuol dire conoscere il Suo cuore e questo ci aiuta a somigliare a Lui, sempre di più, ogni giorno. Se frequentiamo Gesù, diventeremo anche migliori nel nostro comportamento quotidiano.
GIOVANNI 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7 Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e l'avete visto». 8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre"?
Chi segue Gesù, troverà il Padre ed andrà in cielo, perché Gesù è la via. Egli faceva tutto quello che il Padre gli mostrava. Ecco perché, conoscendo sempre di più Gesù, in noi dimoreranno il Padre DIO, il Figlio Gesù e lo Spirito Santo.
Più avremo comunione con Gesù, che vuol dire avere un dialogo continuo con Lui, più conosceremo il Suo cuore, i Suoi desideri e riceveremo risposte alle nostre domande, così come avvenne a Tommaso e Filippo.
La crescita di un figlio di DIO ha inizio quando comincia a conoscere il cuore di Cristo e del Padre, identificandosi in Lui, poiché non possiamo non assomigliare a Gesù.
Ogni figlio deve relazionarsi con DIO, parlando con Lui e non presentandogli solo richieste per ricevere cose materiali. C’è bisogno di onorare DIO dichiarando chi Lui è, superando le tentazioni, cambiando il nostro cuore con l’aiuto della Parola e dello Spirito Santo, comprendendo lo scopo della nostra esistenza e le motivazioni con le quali Cristo faceva le cose, per farle diventare anche le nostre motivazioni.
Per tutto questo è necessario anche discernere chi parla nella nostra mente; quando a parlarci è DIO, quando, invece,è il diavolo, oppure è la nostra coscienza, la nostra anima od anche la nostra conoscenza che è basata sulle esperienze che abbiamo vissuto.
Quando è DIO a parlarci, spesso non è piacevole, perché Lui ci mostra la strada stretta ed angusta da percorrere, mentre quando a parlare è la nostra anima, sarà piacevole e la strada da percorrere sarà larga e spaziosa ma ci condurrà alla perdizione e sentiremo, gioia perché l’anima ci ha detto ciò che volevamo sentire.
Quando, invece, a parlare è DIO, Egli ci dirà un qualcosa che non ci aspettavamo e che per metterlo in pratica richiede l’essere disposti a rinunciare a ciò che la nostra anima vorrebbe fare ed affidarci alla guida dello Spirito Santo in totale ubbidienza.
Se non discerniamo chi ci sta parlando, rischiamo che sia la nostra carne a prendere il sopravvento.
E’ importante sapere che DIO ha due tipi di volontà:
La volontà permissiva con la quale DIO permette che succedano determinate cose, tenendo conto della nostra volontà;
La volontà perfetta, in cui il nostro spirito gioisce perché è in allineamento alla Sua volontà.
Perciò, è fondamentale essere in comunione con DIO e con lo Spirito Santo che ci fa comprendere la Parola. Comprenderemo anche le motivazioni del cuore di Gesù, che guariva i malati perché spinto da compassione e dall’Amore del Padre, che era in Lui e che lo spingeva anche a liberare gli oppressi. Così la nostra mente sarà rinnovata e saremo in grado di offrire il nostro cuore a DIO.
PROVERBI 23:26 Figlio mio, dammi il tuo cuore, e i tuoi occhi prendano piacere nelle mie vie.
Quando Gesù ha il nostro cuore, tutto quello che Lui ci dice di fare, lo onoreremo con la nostra ubbidienza, senza discutere e senza far vincere la nostra carne.
Saremo riempiti nel cuore dalla bontà, compassione, misericordia, potenza, autorità, conoscenza, forza, coraggio, pazienza ed anche dell’olio (unzione) dell’Eterno.
Svuotiamo il nostro cuore da tutto ciò che appartiene al nostro io, per far posto a tutto quello di cui il Signore vuole riempirci, così Cristo Gesù potrà traslocare dentro di noi; riceveremo l’Amore del Padre mentre leggeremo la Sua Parola, poiché essa è la lettera d’amore per ognuno di noi, da parte Sua.
SALMO 119:11 Ho conservato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te.
SALMO 119:16 Mi diletterò nei tuoi statuti e non dimenticherò la tua parola.
SALMO 37:4 Prendi il tuo diletto nell'Eterno, ed egli ti darà i desideri del tuo cuore.
La Parola del Signore non deve essere un peso per noi, ma una gioia, poiché ci permette di fare la Sua perfetta volontà.
Il versetto 4, del Salmo 37, ci dice che se desideriamo il Signore più di ogni altra cosa, i Suoi desideri entreranno nel nostro cuore e diventeranno i nostri desideri.
Quindi, per piacere a DIO, cerchiamo di vivere nella Sua gioia e non nei desideri mondani; per fare questo è importante esaminarci e chiederci se siamo veramente collegati con la volontà perfetta di DIO o se siamo ancora nella volontà permissiva di DIO che significa non essere ancora totalmente arresi a Lui.
Essere arresi significa fare ogni cosa per DIO, con Lui e con le Sue motivazioni.
FILIPPESI 3:8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, 9 e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: giustizia che proviene da Dio mediante la fede, 10 per conoscere lui, Cristo, la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, 11 se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti.
Ciò che l’apostolo Paolo diceva è che tutta la sua conoscenza naturale non gli serviva a nulla per conoscere Cristo. Inoltre, al versetto 11 ci dice che non era certo di poter andare in cielo ma che si stava preparando per avere la possibilità di partecipare alla resurrezione. Ecco perché nella Bibbia sta scritto che solo chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Avere comunione con le sofferenze di Cristo è dura, ma è necessario per conoscere il Suo cuore. Le nostre sofferenze non ci devono far smettere di amare, di perdonare ed essere misericordiosi.
Riflettiamo: Ma noi che vita stiamo vivendo? Viviamo per noi stessi o per Cristo? Stiamo mettendo il Signore al primo posto, veramente? Il soggetto delle nostre discussioni è Cristo oppure parliamo di banali argomenti? Viviamo per Gesù o per le cose mondane?
LUCA 6:45 L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae il bene; e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore trae il male, perché la bocca di uno parla dall'abbondanza del cuore.
Chiediamoci se nel nostro cuore ci sono ancora le nostre cose o se ci sono le compassioni, la bontà, la misericordia di DIO ed il Suo Amore; poiché, ciò che c’è nel nostro cuore, uscirà dalla nostra bocca.
ISAIA 55:9 «Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.
I pensieri di DIO entreranno solo se il nostro cuore sarà vuoto. Svuotato da risentimento, rancore, senso di fallimento, tradizioni, ecc.
GEREMIA 29:11 Poiché io conosco i pensieri che ho per voi», dice l'Eterno, «pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza. 12 Mi invocherete e verrete a pregarmi, e io vi esaudirò. 13 Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore. 14 Io mi farò trovare da voi», dice l'Eterno, «e vi farò tornare dalla vostra cattività; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho dispersi», dice l'Eterno; «e vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatto condurre in cattività.
Per vivere abbiamo bisogno di tre cose: ARIA (che ci permette di respirare)– ACQUA (perché il nostro corpo è fatto di 80% di acqua) – PANE (che è il nutrimento che ci dà energia). Questo a livello naturale ma nello spirituale, Cristo Gesù è la nostra fonte di sopravvivenza, il nostro nutrimento completo. Conoscere il cuore di Cristo vuol dire identificarsi totalmente in Lui e non desiderare nient’altro che Lui e di piacergli. Ecco perché Lui dovrebbe essere per noi indispensabile come l’aria, l’acqua ed il pane.
1 TIMOTEO 1:16 Ma per questo mi è stata fatta misericordia, affinché Gesù Cristo facesse conoscere in me, per primo, tutta la sua clemenza, per essere di esempio a coloro che per l'avvenire avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
Se vogliamo vedere le persone salvate, occorre che siamo ripieni di compassione, di misericordia, in pratica, ripieni dell’Amore di Cristo, avere il Suo cuore. Tutto questo ci permetterà di essere salvati anche noi per l’eternità. Amen.