CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

LUCA 24:32 Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ardeva il nostro cuore dentro di noi, mentre egli ci parlava per la via e ci apriva le Scritture?».

Quando il cuore è un po’ arido, freddo e non sentiamo il bisogno di pregare, di andare in chiesa, di stare insieme ai fratelli, significa che non stiamo mantenendo la fede viva, magari a causa di una delusione o della perdita della speranza, così come accadeva ai discepoli sulla via di Emmaus che avevano perso la speranza dopo che Gesù era morto.

Nel su citato versetto la frase “… ci apriva le Scritture” significa che Gesù parlò ai discepoli di Emmaus con le Sacre Scritture facendo ricordare loro tutto quello che era stato profetizzato riguardo alla Sua crocifissione e resurrezione, ed il loro significato che è quello di donare la salvezza eterna a tutti coloro che credono in Lui. Questo fece sì che il cuore dei discepoli si rallegrasse e che Lo riconoscessero.

Quando la Parola viene letta, meditata e creduta, dentro di noi nasce un ardore e la speranza si ravviva. Aprire le Scritture vuol dire pregare e credere che la Parola di DIO è per ognuno di noi. Piuttosto che lamentarci, saremo speranzosi ed il nostro cuore si rallegrerà perché comprenderemo che Gesù è vivente, così come lo compresero i due discepoli.

LUCA 24:34 Costoro dicevano: «Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone». 35 Essi allora raccontarono le cose avvenute loro per via, e come lo avevano riconosciuto allo spezzar del pane.

Leggere le Scritture e pregare che lo Spirito Santo ce le faccia comprendere mentre le meditiamo, ci aiuterà a rimuovere il senso di fallimento che il diavolo molto subdolamente ci sussurra nella mente.

SALMO 39:3  Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco si è acceso; allora ho parlato con la mia lingua: 4 «O Eterno, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni; fa' che io sappia quanto sono fragile.

Meditare la Parola ci da ristoro nello spirito, in noi si accende la speranza e la nostra bocca parla delle promesse di DIO e della Sua grandezza, poiché sta scritto che bisogna credere con il cuore e confessare con la bocca.

Spesso ci illudiamo che resteremo sulla terra per sempre mentre dovremmo comprendere che qui ci siamo solo per un tempo e che, dopo un tempo già fissato, andremo con il Signore, poiché la nostra residenza è nei luoghi celesti. Durante questo tempo di permanenza sulla terra abbiamo il compito di essere testimoni della grandezza di DIO. Questa missione va effettuata con zelo e con passione per Cristo.

GIACOMO 1:21 Perciò, deposta ogni lordura e residuo di malizia, ricevete con mansuetudine la parola piantata in voi, la quale può salvare le anime vostre.

Pur sapendo che dalle fiamme dell’inferno ci ha già salvato Gesù, questa Scrittura ci ricorda che è la Parola che guarisce la nostra anima ristorandola, portando equilibrio fra essa ed il nostro spirito. Questo accade quando la Parola, letta e meditata, viene ritenuta nel nostro cuore e non rigettata a causa delle circostanze avverse.

COLOSSESI 3:16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore.

Leggere e rileggere la Parola per radicarla sempre di più nel nostro cuore; immergiamoci nella Parola istruendo noi stessi, esortandoci e facendo crescere in noi il ringraziamento e la lode. Questo ci permetterà di mostrare agli altri che Gesù vive dentro di noi ed è Lui che fa la differenza, non le nostre abilità.

GIOVANNI 17:6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini, che tu mi hai dato dal mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola.

La Parola va osservata cioè praticata vivendola come fecero i discepoli; così Gesù ringrazierà il Padre per aver mostrato Lui alle persone che Lo vedono attraverso di noi.

GIOVANNI 8:31 Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;

Dimorare equivale a meditare, che è anche ripetere più volte la Parola per ruggirla dinanzi a satana come fece Gesù nel deserto o per tubarla cioè parlarla con dolcezza agli altri.

FILIPPESI 2:16 affinché nel giorno di Cristo abbia di che gloriarmi, per non aver corso invano né invano faticato.

Se corriamo inutilmente non riceveremo alcun premio, questo avviene quando stiamo facendo qualcosa di inutile poiché non abbiamo prima meditato la Parola e non abbiamo ricevuto rivelazione della Sua potenza in merito ad una determinata circostanza. Questo equivale a seminare al vento ed il nostro seme cadrà in un campo diverso dal nostro e noi non potremo raccogliere nulla.

Meditare la Parola cioè ripeterla insistentemente come faceva Kenneth Hagin che si svegliava durante la notte e La confessava per ricevere poi le promesse di DIO riguardo al problema per cui stava pregando.

GIOSUE’ 1:8 Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto ciò che vi è scritto, perché allora riuscirai nelle tue imprese, allora prospererai.

1 PIETRO 1:8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa,

E’la Parola seminata e meditata copiosamente dentro di noi che ci porta gioia e ci mostra DIO. Così, ad esempio, saremo capaci di perdonare perché ne abbiamo ricevuto rivelazione e torneremo ad avere pace nel cuore.

Il cristiano che vive la fede ed osserva la Parola, pur sbagliando ed essendo imperfetto, si poggia comunque nell’invisibile, non si poggia su quello che vede con gli occhi o sente con le orecchie naturali; invece, una brava persona, un non credente si basa solo sui cinque sensi naturali, che sono ben poca cosa.

Poggiamoci sulla Parola, preghiamo incessantemente, come scritto in:

LUCA 18:1 Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi,

Fare come fece la vedova con il giudice iniquo che andava tutti i giorni alla sua presenza per ottenere giustizia; questo equivale a pregare DIO senza stancarsi fin quando Egli risponde al nostro bisogno.

SALMO 39:3 Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco si è acceso; allora ho parlato con la mia lingua:

Un fuoco dentro di noi si accende mentre meditiamo la Parola e ne riceviamo rivelazione; se vogliamo avere una vita di vittoria, abbiamo bisogno di pregare e meditare la Parola, ogni giorno.

Quattro cose importanti che ci servono per meditare:

  • TRANQUILLITA’ (non essere preoccupati)
  • TEMPO (dedicando del tempo, anche solo un’ora, cercando Scritture mirate per il nostro bisogno)
  • CONCENTRAZIONE (non permettere al diavolo di distrarci con inutili pensieri)
  • RICETTIVITA’ (ricevere la Parola, contemplando la Verità)

Questo ci permette di essere più che vincitori sulle circostanze.

SALMO 119:18  Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge.

Questa è la preghiera da fare prima ancora di leggere e meditare la Parola. Amen.

 

 

 

 

 

 

 

 

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