Predicazione del Pastore Rosario Spadaro
Gen 32:1 Mentre Giacobbe continuava il suo cammino, gli si fecero incontro degli angeli di DIO. 2 Come Giacobbe li vide, disse: «Questo è l'accampamento di DIO»; e pose nome a quel luogo Mahanaim. 3 Poi Giacobbe mandò davanti a sé alcuni messaggeri al fratello Esaù, nel paese di Seir, nella campagna di Edom.
Nel testo sopra citato abbiamo letto che Esaù stava andando incontro al fratello Giacobbe per distruggerlo insieme a tutti coloro che erano con lui. I due fratelli erano molto diversi fra loro: Giacobbe era un uomo dal fisico delicato ed era spirituale, Esaù era dal fisico possente, era un cacciatore ed era molto naturale. Giacobbe aveva l’attitudine all’imbroglio,che non esitò ad usare per appropriarsi di tutte le benedizioni del padre che spettavano al primogenito Esaù.
Ciò non di meno, Giacobbe fu benedetto da DIO, perché l’Eterno tiene conto del cuore delle persone, anche se queste sono con attitudini sbagliate, in quanto vede il prodotto finito che prende forma attraverso le esperienze della vita che le trasformano in meglio.
Ricordiamoci di Pietro che si sentiva più spirituale degli altri apostoli, e che poi, suo malgrado, si rese conto di avere avuto una stima più alta di se stesso e prese coscienza che solo Gesù sapeva quanto avesse bisogno di essere trasformato per poi diventare un grande apostolo, guidato dallo Spirito Santo.
Sia Giacobbe che Pietro amavano sinceramente e profondamente DIO anche se ancora erano pieni di difetti.
Romani 8:28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano DIO, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.
Analizzando questa Scrittura, notiamo due cose importanti:
1) Per coloro che amano DIO, qualunque cosa accadrà loro, alla fine coopererà al bene;
2) DIO ha un proposito per tutti quelli che lo amano, ma non per coloro che non lo amano.
Non si tratta di essere persone perfette, per essere amati da DIO, ma di essere persone con il cuore per DIO,che hanno il desiderio di fare la Sua volontà, pur con tutti gli atteggiamenti o le convinzioni sbagliate, causate da una formazione culturale o da retaggi familiari. DIO ha preconosciuto coloro che sono predestinati e che hanno nel cuore il proposito ideato da DIO, che devono realizzare.
Diversamente, DIO per coloro che non lo amano, ha solo il proposito di portarli alla fede perché Gesù è morto per tutti, affinché possano prendersi la salvezza eterna.
Molte persone amano DIO ma non hanno il coraggio di essere fedeli nel dare, e si vedono divorare dall’insetto divoratore, ciò che hanno. Restano cioè nelle mani dell’aguzzino fin quando non comprendono i loro limiti ed i loro difetti, perché DIO non interviene fin quando non ne prendano consapevolezza. Giacobbe ha ingannato una sola volta suo padre, ma è stato ingannato moltissime volte da Labano, suo suocero.
Genesi 31:4 Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lea, perché venissero nei campi, presso il suo gregge, 5 e disse loro:<<Io vedo che il volto di vostro padre verso di me non è più quello di prima; ma il DIO di mio padre è stato con me. 6 E voi sapete che io ho servito il padre vostro con tutta la mia forza, 7 mentre vostro padre mi ha ingannato e ha mutato il mio salario dieci volte; ma DIO non gli ha permesso di farmi del male.
Labano era l’aguzzino di Giacobbe, ma su quest’ultimo c’era la benedizione e la protezione di DIO. Giacobbe attraverso l’esperienza avuta con Labano per ben quattordici anni, si rese conto di aver derubato il fratello Esaù e di quanto questi avesse sviluppato dell’odio nei suoi confronti. La sottomissione a Labano, fece diventare Giacobbe paziente ed amorevole verso gli altri.
Genesi 28:10 Or Giacobbe partì da Beer-Sceba e se ne andò verso Haran. 11 Giunse in un certo luogo e vi passò la notte, perché il sole era già tramontato. Allora prese una delle pietre del luogo, la pose sotto la sua testa e in quel luogo si coricò. 12 E sognò di vedere una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco, gli angeli di DIO salivano e scendevano su di essa. 13 Ed ecco l’Eterno stava in cima ad essa e gli disse:<<Io sono l’Eterno, il DIO di Abrahamo tuo padre e il DIO di Isacco; la terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua discendenza; 14 e la tua discendenza sarà come la polvere della terra, e tu ti estenderai a ovest e a est, a nord e a sud; e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza. 15 Ed ecco, io sono con te e ti proteggerò dovunque andrai, e ti ricondurrò in questo paese; poiché non ti abbandonerò prima di aver fatto quello che ti ho detto>>. 16 Allora Giacobbe si svegliò dal suo sonno e disse:<<Come è tremendo questo luogo! Questa non è altro che la casa di DIO, e questa è la porta del cielo!>>. 18 Così Giacobbe si alzò al mattino presto, prese la pietra che aveva posto sotto la sua testa, la eresse come stele e versò dell’olio sulla sua sommità. 19 E chiamò quel luogo Bethel, mentre prima il nome era Luz. 20 Poi Giacobbe fece un voto dicendo:<<Se DIO sarà con me e mi proteggerà durante questo viaggio che faccio, se mi darà pane da mangiare e vesti da coprirmi, 21 e ritornerò alla casa di mio padre in pace, allora l’Eterno sarà il mio DIO; 22 e questa pietra che ho eretta come stele, sarà la casa di DIO; e di tutto quello che tu mi darai io ti darò la decima>>.
In questi versetti DIO rinnova la benedizione di Abrahamo a suo nipote Giacobbe e lo informa che questi sarebbe tornato nel suo paese, dopo aver trascorso del tempo a casa di Labano. E Giacobbe per onorare DIO promette di dare la decima di tutto quello che avrebbe ricevuto.
DIO ci ama indipendentemente dalle nostre attitudini sbagliate ed adempirà il suo progetto per noi, usandosi proprio dell’aguzzino per trasformarci, dandoci anche la soluzione per liberarcene, proprio come fece con Giacobbe, al quale diede la soluzione per ricevere una grande ricompensa da Labano, suggerendogli di farsi dare tutto il gregge di pecore vaiolate.
Ma una volta libero dall’aguzzino Labano, Giacobbe dovette affrontare l’ostacolo rappresentato da suo fratello Esaù, nei confronti del quale sapeva di essere in grande difetto, e questo generava in lui la paura di non poter più ricevere le benedizioni di DIO perché si sentiva in difetto anche verso di LUI. Giacobbe dovette lottare con l’Eterno affinché potesse ricevere la liberazione dalla paura, perché non aveva ancora compreso appieno che la benedizione di DIO era su di lui. Dopo aver combattuto, Giacobbe fu liberato ed iniziò a camminare in fede e credendo nelle promesse che DIO gli aveva fatto.
Quindi possiamo affermare che la vittoria consiste nell’essere liberi dalla paura e nell’agire in fede, realizzando le promesse di DIO.
Giacobbe, dopo aver lottato con DIO, fu riempito d’amore e divenne una persona nuova capace di far abbandonare l’idea della vendetta a suo fratello Esaù, con la volontà di dare a quest’ultimo, tutto quello che aveva ricevuto da DIO, e ricompensarlo così del danno arrecatogli con il suo imbroglio. Questo ci insegna che dobbiamo confidare in quello che Gesù ha fatto per noi e non confidare nelle nostre capacità o nelle nostre azioni, perché questo ci permette di essere trasformati da DIO e diventare persone di fede come Lui ci vuole. Amen.