CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

           

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Pastori Giovanna e Antonio        Pastori: Antonio e Giovanna Stallone
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 Ascolta la predicazione del Pastore Antonio Stallone

 

Giov.15:5 Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio e si secca; poi questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e sono bruciati. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli. 9 Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena. 

 

Nella Scrittura sopra citata, al versetto 5, Gesù ci invita a dimorare in Lui. Ciò significa stare, vivere alla presenza di DIO, entrare nella Bibbia e viverla giorno per giorno, portando molto frutto.
Il frutto è pregare, parlare in altre lingue, stando alla presenza di DIO che ci dà la potenza per compiere la Sua volontà, senza fatica alcuna.
Non a caso nei versetti successivi, 6 e 7, Gesù ci dice che se dimoriamo con Lui, riceveremo quello che chiederemo. DIO si occupa dei nostri bisogni, piccoli o grandi che siano, poiché ci ama e vuole anche che portiamo molto frutto proprio come un albero di fichi. Ma senza sacrifici di lode ed adorazione, la gloria di DIO non scende.
Nei versetti 9 e 10, Gesù ci invita a dimorare cioè a vivere nell’amore che DIO ha per noi, abbandonandoci fra le sue braccia, perché Lui è un papà amorevole che vuole darci quello che è il meglio per noi. Non a caso al versetto 11, Gesù ci dice che Lui vuole darci la sua gioia, una gioia non come quella che il mondo promette, ma una gioia completa e soprannaturale che è in grado di scaturire dai nostri cuori e benedire anche coloro che ci sono vicini, perché quando c’è gioia non c’è tensione, non c’è ansia ma riposo. Possiamo ricercare la gioia ascoltando cantici cristiani e chiedendo a DIO cosa possiamo fare per muovere questa gioia. L’Eterno, infatti, vuole darci l’olio della gioia al posto di uno spirito affranto, perché dove c’è gioia c’è anche guarigione fisica, oltre che guarigione dell’anima. Non a caso, Paolo e Sila mentre erano rinchiusi in una prigione buia e profonda, scelsero di essere gioiosi cantando lodi a DIO e benedicendolo, e poi furono liberati in modo soprannaturale.
Giacomo 1:2 Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate in prove di vario genere,
Le svariate prove che attraversiamo nella nostra vita devono essere argomento di gioia, poiché DIO le permette, per farci comprendere che possono essere affrontate con un minimo sforzo, se le affrontiamo con gioia.
Matteo 5:44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano.
Per amare i nostri nemici c’è bisogno della grande grazia di DIO e di averne anche la rivelazione, pregando ogni giorno anche per i nostri nemici poiché sarà DIO a parlare ai loro cuori, e riceveremo la Sua potenza proprio attraverso il sacrificio di lode.
Proverbi 11:24 C’è chi spande generosamente e diventa più ricco, e c’è chi risparmia più del necessario e diventa sempre più povero.
L’essere tirchi e risparmiare più del normale, non viene da DIO ma dal diavolo che ci vuole rubare la gioia del dare affinché possiamo privarci delle benedizioni che DIO ci ha preparato.
Matteo 7:21 Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?”. 23 E allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori d’iniquità”.
Qui Gesù parla dei falsi discepoli, di coloro che pur avendo avuto manifestazione di miracoli, in verità non hanno fatto quella che era la volontà di DIO.
Matteo 25:34 Allora il re dirà a coloro che stanno alla sua destra: “Venite benedetti dal Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo. 35 Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste, 36 ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi”.
Questo è quello che fa il vero discepolo, chiedendo a DIO delle opportunità per benedire gli altri. DIO si aspetta una trasformazione del nostro carattere affinché dimorando in Lui riceveremo gioia e potremo essere di benedizione per gli altri. Amen.

 

 

 

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