CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

Pred. Past. Rosario Spadaro.                                                                                                               

Mat.4:18 Or Gesù, camminando lungo il mare della Galilea, vide due fratelli: Simone detto Pietro e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete nel mare, poiché erano pescatori; 19 e disse loro: «Seguitemi e io vi farò pescatori di uomini».

 20 Or essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono. 21 E, proseguendo il cammino, vide altri due fratelli:Giacomo, il figlio di Zebedeo e Giovanni suo fratello, nella barca con Zebedeo loro padre, i quali riassettavano le reti; e li chiamò. 22 Ed essi, lasciata prontamente la barca e il padre loro, lo seguirono. 23 E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l’evangelo del regno, e sanando ogni malattia e ogni infermità fra il popolo.

Giovanni 1:35 Il giorno seguente, Giovanni era nuovamente là con due dei suoi discepoli. 36 E, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse:<<Ecco l’Agnello di DIO>>. 37 E i due discepoli, avendolo sentito parlare, seguirono Gesù. 38 Ma Gesù, voltatosi e vedendo che lo seguivano, disse loro:<<Che cercate?>>. Essi gli dissero:<<Rabbi(che, tradotto, vuol dire maestro), dove abiti?>>. 39 Egli disse loro:<<Venite e vedete>>. Essi dunque andarono e videro dove egli abitava, e stettero con lui quel giorno. Era circa l’ora decima. 40 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito questo da Giovanni e avevano seguito Gesù. 41 Costui trovò per primo suo fratello Simone e gli disse:<<Abbiamo trovato il Messia che, tradotto, vuol dire “Il Cristo”>>; 42 e lo condusse da Gesù. Gesù allora, fissandolo, disse:<<Tu sei Simone, figlio di Giona; tu sarai chiamato Cefa, che vuol dire:sasso>>. 43 Il giorno seguente, Gesù desiderava partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse:<<Seguimi>>. 44 Or Filippo era di Betsaida, la stessa città di Andrea e di Pietro. 45 Filippo trovò Natanaele e gli disse:<<Abbiamo trovato colui, del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti:Gesù da Nazaret, il figlio di Giuseppe>>. 46 E Natanaele gli disse:<<Può venire qualcosa di buono da Nazaret?>>. Filippo gli disse:<<Vieni e vedi>>. 47 Gesù vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui:<<Ecco un vero Israelita, in cui non c’è inganno>>. 48 Natanaele gli disse:<<Come fai a conoscermi?. Gesù gli rispose, dicendo:<<Ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse>>. 49 Natanaele, rispondendogli, disse:<<Maestro, tu sei il Figlio di DIO; tu sei il re d’Israele>>. 50 Gesù rispose e gli disse:<<Poiché ho detto di averti visto sotto il fico, tu credi, vedrai cose maggiori di queste>>. 51 Poi gli disse:<<In verità, in verità io vi dico che da ora in poi vedrete il cielo aperto e gli angeli di DIO salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo>>.

In entrambi i Vangeli i racconti trattano della chiamata alla scuola di discepolato che Gesù fece ad Andrea, Simon Pietro e Filippo. Il primo ad essere chiamato fu Andrea il quale già seguiva, insieme ad un altro discepolo, Giovanni Battista; Andrea era alla ricerca del Messia ed avendo udite le parole che Giovanni Battista diceva su Gesù, volle seguirlo insieme all’altro e dopo essere stato con Gesù un intero giorno si rese conto che questi era il Messia e subito andò a riferirlo al fratello Simon Pietro ed entrambi decisero di seguirlo. Quanto detto ci fa riflettere sul fatto che i due fratelli oltre ad aspettare il Messia, desideravano fortemente conoscerlo, seguirlo ed imparare da Lui, perciò quando Gesù li invitò, lasciarono tutto per seguirlo senza farselo chiedere due volte. Lo stesso avvenne anche per Filippo. Gesù chiama ognuno di noi e vuole che gli rispondiamo prontamente; Egli usa un semplice criterio di selezione ovvero chiama coloro che desiderano ardentemente conoscerlo e che sono disposti a seguirlo fino alla morte. Gesù cerca cuori semplici e non titoli di studio, cuori disposti a seguirlo senza farsi troppe domande, cuori che sono pronti a lasciare le loro certezze e che si fidano totalmente di Lui. Andrea e Simon Pietro erano semplici pescatori che abbandonarono prontamente le loro barche per seguire Gesù e non si preoccuparono di vendere le loro barche per darne poi il ricavato alla famiglia, questo perché erano consapevoli che DIO si sarebbe preso cura delle loro cose e dei loro familiari mentre essi si preoccupavano delle cose del regno di DIO. Quando DIO  ci chiama non possiamo perdere tempo perché altrimenti ci perdiamo l’opportunità. DIO chiama coloro che non solo si precipitano a rispondere ma anche che vogliono seguirlo a qualsiasi costo, perché sono stanchi della loro condizione di vita e vogliono darle una svolta. Una chiamata si riconosce dal fatto che sentiamo la spinta all’ubbidienza per ogni cosa che il Signore ci dice di fare e se ubbidiamo senza battere ciglio  sarà DIO a farci comprendere quale sia la chiamata chiara e definita per ognuno di noi.

Gesù insegnava mostrandosi per quello che era attraverso le cose che faceva affinché i suoi discepoli lo imitassero. Gesù insegna vita pratica con ubbidienza a DIO ed insegna  la Verità per non camminare più nelle tenebre. Gesù ci chiama ad agire per essere pescatori di uomini, rubandoli al diavolo.

Matteo 14:14 E Gesù, smontato dalla barca, vide una grande folla e ne ebbe compassione, e ne guarì gli infermi.

Gesù appena sceso dalla barca si è preso cura di tutti i malati, i disperati, gli emarginati perché ne aveva compassione; il suo cuore era motivato non da un sentimento di superiorità sugli altri per mostrare di essere super spirituale ma per dare la gloria a DIO.

Marco 6:34 E Gesù, sbarcato, vide una grande folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore senza pastore; e prese a insegnare loro molte cose.

Anche qui è la compassione che spinse Gesù ad insegnare le regole del regno ed i suoi principi, come sta scritto nel sermone sul monte. Lo scopo è quello di far aprire gli occhi ai ciechi e le orecchie ai sordi affinché vedessero ed udissero che il regno di DIO è vicino a noi e che Lui soltanto può darci ciò che gli uomini non possono darci, perché ha infinite risorse ed è Lui il buon pastore che si prende cura delle sue pecore alle quali non farà mai mancare ciò di cui hanno bisogno. A noi che siamo le sue pecore non spetta altro che avere una fede semplice che ci permette di ricevere e di vedere i cieli aperti.

Luca 7:13 Appena la vide, il Signore ne ebbe compassione e le disse:<<Non piangere!>>.

Gesù sempre per l’immensa compassione che aveva risuscitò l’unico figlio di una vedova  addolorata identificandosi nel suo dolore e nel suo bisogno. Se non abbiamo compassione gli uni per gli altri stiamo rinnegando la potenza di DIO ed è evidente che nel nostro cuore non è ripieno dell’AMORE di DIO.

Luca 10:33 Ma un Samaritano, che era in viaggio, passò accanto a lui, lo vide e ne ebbe compassione.

Il cuore di DIO è un cuore compassionevole di Padre che non è insensibile alle disgrazie degli altri. DIO ci chiama ad avere compassione e dimostrarla agendo cioè facendo quello che è in nostro potere fare. Perciò chiediamo al Signore di riempire il nostro cuore di olio fresco per essere compassionevoli e sensibili ai bisogni degli altri, sotto la guida dello Spirito Santo. Infatti la compassione è accompagnata anche dai miracoli, sarà così DIO ad essere innalzato e la sua gloria manifestata. Proprio come avvenne con il paralitico nella piscina di Betesda, Gesù ne ebbe compassione e lo guarì.

Luca 15:20 Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.

DIO non è cambiato, Egli si prende sempre cura dei bisogni degli altri sia che siano bisogni naturali sia che naturali, e dà sempre una seconda opportunità a chi vuole tornare a Lui, proprio come sta scritto nella parabola del figliol prodigo. DIO ci chiama a perdonare sempre ed a dare anche più di una opportunità proprio come Lui fa con noi; se glielo chiediamo sarà DIO a darcene la forza, così potremo servirlo con gioia perché il nostro carico sarà leggero in quanto il maggiore peso lo porterà Gesù. In questo tempo Cristo sta cercando persone disposte a seguirlo ed ad arrendersi totalmente a Lui perché attraverso loro vuole salvare i perduti che sono nel mondo e coloro che si sono sviati dopo aver conosciuto la verità. La selezione che Gesù fa è motivata dal fatto che Egli ha fretta che si compia il bene subito perché ogni persona che ritarda la chiamata è preda della distruzione da parte del diavolo. Ogni chiamato che viene eletto diventa un buon esempio da seguire per gli altri. Sta a noi deciderlo di esserlo. 

      

 

 

 

 

 

 

Accesso utenti