CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

Pred. Past. Rosario Spadaro.               27 Settembre 2015                             

Genesi 1:26 Poi DIO disse:<<Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra>>.

27 Così DIO creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina. 28 E DIO li benedisse e DIO disse loro:<<Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra>>.

Quando DIO creò i cieli e la terra mise l’uomo nell’Eden al centro della creazione. Così anche noi oggi siamo al centro del cuore di DIO perché siamo grandemente amati da Lui. Nella Scrittura leggiamo che DIO creò l’uomo a sua immagine, ciò vuol dire che lo creò con una natura simile a quella di DIO; natura che è rimasta tale fin quando Adamo non peccò. Ma DIO con la venuta di Gesù sulla terra ha voluto donarci di nuovo la Sua natura che è fatta di Amore, bontà, compassione, capacità di portare ad esistenza le cose. Questo ci fa comprendere il progetto spirituale divino riguardo alla creazione dell’uomo e della donna.

Nel versetto 28 DIO dice chiaramente che tutta la creazione è al servizio dell’uomo e che quest’ultimo ha su di essa la supremazia.

Genesi 2:7 Allora l’Eterno DIO formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l’uomo divenne un’anima vivente. 8 Poi l’Eterno DIO piantò un giardino in Eden, ad est, e vi pose l’uomo che aveva formato. 9 E l’Eterno DIO fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e i cui frutti erano buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino, e l’albero della conoscenza del bene e del male. 10 Ora un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino e di là si divideva per divenire quattro corsi d’acqua.

In questa Scrittura è contenuta la parte naturale del progetto della creazione del corpo dell’uomo e successivamente della donna, nei quali DIO soffiò lo spirito loro.

Genesi 2:20 E l’uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l’uomo non si trovò alcun aiuto conveniente per lui. 21 Allora l’Eterno DIO fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; e prese una delle sue costole, e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Poi l’Eterno DIO con la costola che aveva tolta all’uomo ne formò una donna e la condusse all’uomo>>. 23 E l’uomo disse:<<Questa finalmente è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Lei sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo>>. 24 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne. 25 E l’uomo e sua moglie erano ambedue nudi e non avevano vergogna.

Essendo l’uomo e la donna entrambi creature di DIO, devono necessariamente rispettarsi a vicenda ed imparare a guardare il rispettivo coniuge con la prospettiva di DIO. Disprezzare il proprio coniuge significa disprezzare l’opera di DIO. Perciò non esaltiamo i difetti del coniuge perché se ne ha 1000 magari noi ne abbiamo qualcuno in più.

DIO ha creato l’uomo e la donna per essere una sola carne ed insieme diventano un’opera completa e realizzano la benedizione del regno di DIO, attraverso la comunione fra di loro e con l’ETERNO. È questa comunione che permette a DIO di realizzare il suo progetto sulla terra, perché esso avanza attraverso ogni famiglia benedetta da Lui. Anche Adamo ed Eva erano una famiglia benedetta ma appena sono caduti nel peccato, sentirono il bisogno di nascondersi a DIO perché si videro nudi ed ebbero vergogna. Nonostante questo, DIO li cercò per ristabilire il suo regno.

Infatti l’Eterno ha fondato il suo regno sulla famiglia, per questo motivo essa ha bisogno di essere fortificata dalle fondamenta attraverso una solida comunione tra marito, moglie e DIO. Una famiglia diventa debole quando non ci sono i principi della Parola di DIO applicati. Ricordiamoci che DIO non guarda i nostri difetti e non conta le nostre cadute, non le scrive neanche, ma è disposto a darci sempre una nuova opportunità.

Efesini 5:1 Siate dunque imitatori di DIO, come figli carissimi, e camminate nell’amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a DIO come un profumo di odore soave.

È a casa che si inizia a dimostrare l’amore gli uni verso gli altri, tra marito, moglie e figli.

Efesini 5:3 Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi; 4 lo stesso si dica dell’oscenità, del parlare sciocco e della buffoneria, che sono sconvenienti; ma piuttosto abbondi il ringraziamento.

La Scrittura ci dice che deve abbondare sempre il rendimento di grazie nelle famiglie, senza dare nulla per scontato. Abituiamoci a ringraziare avendolo come stile di vita affinché lo Spirito Santo possa parlarci e farci fare quello che DIO vuole.

Efesini 5:22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore, 23 poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo. 24 Perciò come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. 25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla, avendola purificata col lavacro dell’acqua per mezzo della parola, 27 per farla comparire davanti a sé una chiesa gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile. 28 Così i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso. 29 Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa. 30 poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa. 31 <<Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne>>. 32 Questo mistero è grande; or io lo dico in riferimento a Cristo e alla chiesa. 33 Ma, ciascuno di voi individualmente, così ami la propria moglie, come se stesso; e similmente la moglie rispetti il marito.

Al versetto 27 sta scritto che Gesù ha tanto amato la chiesa da volerla far apparire senza difetti, parimenti il marito deve amare la moglie senza metterne in luce i difetti ma mostrando apprezzamento. Mentre al versetto 28, sta scritto che il marito bisogna che ami la propria moglie come ama il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie tiene al benessere di se stesso. Al versetto 33 le parole <<Similmente… rispetti … >> significa Ami.

1 Pietro 3:1 Similmente voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti affinché, anche se alcuni non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, 2 quando vedranno la vostra casta condotta accompagnata da timore, 3 Il vostro ornamento non sia quello esteriore; intrecciare i capelli, portare gioielli d’oro o indossare belle vesti, 4 ma l’essere nascosto nel cuore con un’incorrotta purezza di uno spirito mansueto e pacifico, che è di grande valore davanti a DIO. 5 Così infatti si adornavano una volta le sante donne che speravano in DIO, stando sottomesse ai loro mariti, 6 come Sara che ubbidiva ad Abrahamo, chiamandolo signore; di essa voi siete divenute figlie, se fate il bene e non vi lasciate prendere da alcun spavento. 7 Similmente voi, mariti, vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso più debole, e onoratele perché sono coeredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite. 

Qui la Scrittura vuole dirci che a volte il marito non è un vero perduto ma è solo stanco, scoraggiato e solo allontanato da DIO, perciò le mogli non devono comportarsi in modo severo, puntando il dito ma intercedendo ed invocando il Signore, avendo uno spirito dolce e pacifico dinanzi a DIO, se vogliono portare il marito a Lui. Il versetto 7 ci vuole dire che se il marito disprezza la moglie , o viceversa, sta in realtà disprezzando la creazione di DIO. Mentre al versetto 3 ci viene detto che la donna deve adornarsi per far risaltare il suo volto e non tutte la altre parti del corpo, poiché è il volto la parte più espressiva del corpo. È dal viso che traspare la serenità o la paura, l’essere stati o meno alla presenza di DIO, poiché la vera bellezza è quella spirituale. Buona testimonianza e comportamento irreprensibile, ecco come una moglie può onorare il proprio marito.

Sara, moglie di Abrahamo, aveva un grande rispetto per suo marito e lo chiamava signore, onorando così il comandamento di DIO. Nella Scrittura si parla di “vaso debole” questo sta a significare non che la donna sia debole bensì che sia “più sensibile nell’animo”, più facile ad essere ferita nel cuore, risentendo facilmente delle offese ricevute. Perciò i mariti devono capire, rispettare ed onorare le proprie mogli e DIO, perché solo così l’ Eterno potrà onorare le famiglie e benedirle.

 

 

 

 



 

 

 

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