Mt 18:3 e disse: «In verità vi dico: se non vi convertite e non diventate come piccoli fanciulli, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli.
Mt 11:25 In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli.
Essere come piccoli fanciulli significa essere semplici, senza troppi ragionamenti, ricevendo per fede le promesse di DIO e regnando così sulle circostanze avverse.
Il regno dei cieli deve essere rivelato per essere compreso ma noi dobbiamo diventare dei piccoli fanciulli affinché questo avvenga. Dobbiamo diventare fanciulli spensierati, allegri e giocosi perché DIO ci vuole allegri in quanto siamo figli suoi, figli del supremo, padrone dei cieli e della terra. Questo ci permetterà di vivere nel regno permettendo anche alla nostra fede di funzionare.
Guardiamo in alto, a DIO, vedendolo in tutto il suo splendore, avendo gettato prima ai suoi piedi tutte le nostre ansietà, le nostre paure ed i nostri problemi.
Se stiamo fuori dal regno di DIO, non possiamo respirare e vivere, proprio come accade ai pesci quando escono dall’acqua in cui vivono, rischiando di morire.
Abacuc 2:4 Ecco, la sua anima si è inorgoglita in lui, non è retta, ma il giusto vivrà per la sua fede.
L’apostolo Paolo aveva ricevuto la rivelazione di questo versetto che vuole dirci che con la fede il giusto fa quello che non potrebbe mai fare nel naturale, poiché anche la più semplice delle preghiere, senza fede, non potrebbe farci ricevere nulla da DIO.
Nel regno di DIO si parla solo la lingua della fede, altrimenti si è come i religiosi che parlano con termini cristiani senza essere convinti pienamente per quello che stanno dicendo. Ma i veri cristiani siamo chiamati, invece, a fare tutto nel soprannaturale, agendo senza troppi calcoli ma confidando in DIO ed agendo in fede.
Siamo chiamati a perdonare. Non a caso Gesù ci ha detto di perdonare 70 volte sette, cioè sempre e far questo richiede fede.
Purtroppo spesso la fede sembra rimanere astratta quando non stiamo alla presenza di DIO e quando non stiamo attenti a quello che ascoltiamo che spesso ci fa parlare in modo negativo e produce circostanze altrettanto negative.
Siamo chiamati anche a predicare in modo soprannaturale avendo visto prima nello Spirito il bisogno della persona che abbiamo davanti, perché questo farà concretizzare le parole che escono dalla nostra bocca che produrranno i miracoli di DIO.
Siamo chiamati a pregare per i malati con certezza della fede quando imponiamo le mani sugli infermi.
1 Samuele 17:4 Dall’ accampamento dei Filistei uscì un campione di nome Goliath, di Gath, alto sei cubiti e un palmo. 5 Aveva in testa un elmo di bronzo, era vestito di una corazza a maglie, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo; 6 alle gambe portava gambiere di bronzo e un giavellotto di bronzo sospeso alle spalle. 7 L’asta della sua lancia era come un subbio di tessitore, e la punta della lancia pesava seicento sicli di ferro; davanti a lui camminava il suo scudiero. 8 Egli dunque si fermò e gridò alle schiere d’Israele, dicendo:<<Perché siete usciti per schierarvi in ordine di battaglia? Non sono io un Filisteo e voi i servi di Saul? Sceglietevi un uomo che scenda contro di me. 9 Se sarà in grado di combattere con me e di uccidermi, noi saremo vostri servi; ma se io sarò vincitore e lo ucciderò, voi sarete nostri servi e ci servirete>>. 10 Il Filisteo poi aggiunse: <<Io lancio oggi una sfida alle schiere d’Israele: Datemi un uomo e ci batteremo!>>. 11 Quando Saul e tutto Israele udirono queste parole del Filisteo, rimasero costernati ed ebbero grande paura. 12 Il Filisteo si faceva avanti mattina e sera, e continuò a presentarsi per quaranta giorni.
Non c’è vittoria senza combattimento ma il diavolo vuole che fuggiamo e non combattiamo, credendo che lui è più forte e noi siamo deboli. Quindi stiamo attenti a ciò che ascoltiamo e riponiamo la nostra fede in DIO, e solo in Lui.
1 Samuele 17:16 Il Filisteo si faceva avanti mattina e sera, e continuò a presentarsi per quaranta giorni.
Ogni giorno il Filisteo, cioè il nemico, si presenta mattina e sera, per turbare ed indebolire la nostra fede, attraverso il nostro udito e la nostra vista, ed attraverso le circostanze. Ma noi dobbiamo costruire la nostra fede sulle promesse di DIO.
1 Samuele 17:23 Mentre parlava con loro, ecco uscire dalle schiere dei Filistei quel campione, il Filisteo di Gath, di nome Goliath, e ripetere le solite parole; e Davide le udì.
Davide sentendo quello che il gigante diceva, con la semplicità di un piccolo fanciullo ma con la conoscenza del Patto eterno fatto con gli uomini fedeli a DIO, decise di sfidare il gigante.
Levitico 26:6 Io farò regnare la pace nel paese; vi coricherete e nessuno vi spaventerà; farò sparire dal paese le bestie cattive e la spada non passerà per il vostro paese. 7 Voi inseguirete i vostri nemici, ed essi cadranno davanti a voi trafitti dalla spada. 8 Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila, e i vostri nemici cadranno davanti a voi trafitti dalla spada.
Questo è il patto di DIO che ricordò Davide quando decise di affrontare Goliath.
Quindi siamo chiamati a credere non alle circostanze ma in quello che DIO ha detto, fortificando la nostra fede leggendo le sue promesse mattina e sera per quaranta giorni; questo ci fortificherà spiritualmente e combatteremo certi di vivere la gloria di DIO nella nostra vita, ricevendo la vittoria.
2 Corinzi 4:18 mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.
Quindi non fidiamoci di quello che vediamo nel mondo fisico perché è ingannevole ma guardiamo le cose eterne di DIO, la sua Parola che è verità assoluta.
Perseveranza, pazienza, perdono, questo ci permetterà di avere la vittoria.
2 Corinzi 4:13 Ma pure, avendo noi lo stesso spirito di fede, come sta scritto:<<Io ho creduto, perciò ho parlato>>, anche noi crediamo e perciò parliamo,
La fede viene dall’ascolto della Parola di DIO, dal crederla e dal dichiararla ogni giorno.
Amen.