CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

                                                                                                                                                                                   

2Cor. 4:16 Perciò noi non ci perdiamo d'animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno.  

 17 Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria; 18 mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

 

Qui Paolo ci incoraggia a non perderci d’animo mentre vediamo che le cose che ci circondano o anche il nostro corpo, non vanno come dovrebbero, ma noi dobbiamo credere che DIO ha già provveduto a rinnovare il nostro uomo interiore che ringiovanisce sempre di più.

Quindi non dobbiamo guardare le circostanze ma essere forti nello spirito, tenendo lo sguardo fisso sulle cose che non si vedono e che appartengono allo spirito, perché il Signore Gesù è sempre accanto a noi, fino alla fine dei nostri giorni, soprattutto quando operiamo nel campo che è il mondo, tra i perduti.

Per questo dobbiamo svecchiare la nostra mente e non guardare nel naturale, non basarci sui nostri sensi naturali, ma guardare a DIO e a Gesù, assiso sul trono, che regna sul diavolo e sui suoi demoni che devono fuggire alla Sua presenza.

 

MATTEO 15:22;26;28

<<22 Ed ecco una donna Cananea, venuta da quei dintorni, si mise a gridare, dicendo: “Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia è terribilmente tormentata da un demone!”…26 Egli le rispose dicendo: “Non è cosa buona prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. …28 Allora Gesù le rispose, dicendo: “O donna, grande è la tua fede! Ti sia fatto come tu vuoi”. E in quel momento sua figlia fu guarita.>>

 

Dal versetto 22 si evince che il diavolo tormenta la nostra mente non facendoci superare le ferite della nostra anima, causate dagli altri o dalle nostre parole negative, dette perché pensavamo di non essere amati e perché ci sentivamo accusati e pieni di sensi di colpa.

Al versetto 26 Gesù, in un primo momento, risponde alla donna Cananea dicendole che non è figlia e che quindi non ha diritto al pane che spetta ai figli, i quali devono essere liberati dal tormento che il diavolo ogni giorno tenta di mettere loro addosso perchè DIO ha provveduto e provvede ogni giorno il pane liberatorio per i suoi figli.

 

Il cuore di DIO vuole che tutti siano figli e che lo diventino anche coloro che non lo sono ancora, perché Lui vuole rivelarsi come un DIO di amore e di misericordia e dare a tutti, ogni giorno, il pane fresco spirituale, necessario per vivere.

Non a caso nella preghiera del Padre Nostro si parla del pane quotidiano che l’Eterno vuole darci.

Nei luoghi celesti c’è tutto quello che serve al nostro spirito per nutrirsi.

Inoltre, la guarigione, come sta scritto al versetto 28, è anche una condizione di liberazione perché la malattia può essere causata anche da spiriti di infermità.

Inoltre la donna Cananea ricevette la guarigione della figlia perché non si arrese ma rimase ferma nel chiedere.

 

ATTI 10:38

<<come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui.>>

 

Gesù sanò tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, senza escludere nessuno. Quindi tutti coloro che credono, possono ricevere guarigione e liberazione.

 

LUCA 4:40

<<Al tramontar del sole, tutti coloro che avevano degli infermi colpiti da varie malattie li condussero da lui; ed egli, imposte le mani su ciascuno di loro, li guarì.>>

 

Anche qui tutti se ne andarono guariti.

 

LUCA 6:17-19

<<Poi, sceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante, con la folla dei suoi discepoli e con un gran numero di popolo da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e Sidone, che erano venuti per udirlo e per essere guariti dalle loro malattie; 18 ed anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi erano guariti. 19 E tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una potenza che guariva tutti.>>

 

Qui molte persone erano andate a Gesù per ascoltarlo e ricevere guarigione. E Gesù, che è l’unto senza misura perché non c’è limite alla sua unzione, diede la guarigione a tutti.

 

LUCA 9:11

<<Ma quando le folle lo vennero a sapere, lo seguirono; ed egli le accolse e parlava loro del regno di Dio, e guariva coloro che avevano bisogno di guarigione.>>

 

MATTEO 4:23-24

<<E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l’evangelo del regno, e sanando ogni malattia e ogni infermità tra il popolo. 24 E la sua fama si sparse per tutta la Siria; e gli presentarono tutti i malati, colpiti da varie infermità e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì.>>

 

MATTEO 9:35

<<E Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l’evangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità fra il popolo.>>

 

Non c’è malattia che Gesù non possa guarire.

 

MATTEO 12:15

<<Ma Gesù, conoscendo ciò, si allontanò di là; grandi folle lo seguirono, ed egli li guarì tutti>>

 

Gesù ancora oggi guarisce, perché è sempre lo stesso. Perciò tutti possiamo ricevere la guarigione se teniamo lo sguardo fisso alle cose di lassù e andiamo a ritirare il pane fresco che DIO ha preparato per noi ogni giorno.

Ecco perché abbiamo bisogno di rinnovare la nostra mente come fece Abrahamo che non guardò più il suo corpo e quello di sua moglie ma fissò lo sguardo sulla promessa di Dio, per ricevere il pane che era stato preparato per lui.

Abrahamo ha spostato lo sguardo su un altro punto di vista e questo gli permise di ricevere la promessa di Dio, perché non guardò nel naturale bensì nel soprannaturale.

Se ascoltiamo e crediamo nel grido che fece Gesù prima di morire in croce, quando disse: “Tutto è compiuto”, prenderemo le benedizioni che Gesù ci ha provveduto con il suo sacrificio.

Cambiamo stile di vita, rinnovando la nostra mente e continuando a tenere lo sguardo fisso su Gesù e non sulle circostanze naturali, così da non rendere vano il suo sacrificio, stando attenti a non fare come Pietro quando prima ubbidì al comando di Gesù di raggiungerlo camminando sulle acque e dopo aver fatto qualche passo, tornò a guardare nel naturale e iniziò ad affondare nelle acque del mare.

Andiamo quindi a Gesù con fiducia, guardando alle cose di lassù e non soffermiamoci a guardare le circostanze naturali. Amen.

 

 

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