1Tim 1:5 Ora il fine del comandamento è l'amore, che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede non finta.
Mt 5:8 Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Dio.
Sal 51:10 O DIO, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo.
Gv 13:34 Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri
Tutti questi versetti ci dicono che il fine del comandamento è l’amore che viene da un cuore puro. Se il cuore non è puro, sarà un amore finto.
Coloro che incontravano Gesù sapevano che erano amati da Lui, soltanto i farisei ed i sacerdoti credevano che Gesù facesse loro perdere la visibilità poiché essi volevano mettere in mostra se stessi e non DIO.
Dobbiamo vivere per amare, questo deve essere lo scopo della nostra vita. Chi ama sa di essere amato da DIO ed è sereno perché sa che Lui è sempre accanto per proteggerlo.
Nel Salmo 51 sta scritto che DIO è colui che crea il nostro cuore puro se ci lasciamo purificare dalla sua Parola che lava via ogni nostra impurità. Non si potrà manifestare la gloria di DIO nella nostra vita se non faremo nostra la sua Parola e non la metteremo in pratica e non agiremo più alla maniera del mondo.
Gesù ci ha amato dando la sua vita per noi, questo dimostra che DIO ci ama e noi siamo chiamati ad amare tutti, in primo luogo i nostri fratelli in Cristo; questo non significa che dobbiamo stare per forza con coloro che sono iniqui ma che dobbiamo presentarli a DIO, perdonandoli e non cedendo alla tentazione di sparlarli, di maledirli, di rigettare coloro che ci fanno soffrire o che ci offendono.
Attraverso di noi le persone devono sentirsi amate da DIO, benedicendo anche coloro che hanno delle antipatie nei nostri confronti, perché saremo capaci di vederli come li vede DIO; soltanto i puri di cuore possono far questo, poiché il nemico si nasconde proprio nelle persone antipatiche affinché si sentano rigettate e restino nell’amarezza.
2 Corinzi 13:5 Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi stessi che Gesù Cristo è in voi? A meno che non siate riprovati.
La fede opera attraverso l’amore che c’è in un cuore puro. Se non riusciamo a stare alla presenza di DIO ed a leggere e meditare la sua Parola, è perché siamo lontani dal suo amore ed abbiamo il cuore indurito. l’amore ci spinge a dare quello che abbiamo, non solo soldi ma anche tempo, preghiere, piccoli gesti come offrire un passaggio a chi è rimasto a piedi, pazienza come quella che hanno i genitori verso i loro figli.
Quando rispondiamo all’istinto di amare, gli altri riceveranno un beneficio e noi non ci aspetteremo nulla in cambio ma riceveremo da DIO una gioia ed una emozione incontenibile ed indescrivibile.
Marco 7:31 Poi Gesù, partito di nuovo dal territorio di Tiro e Sidone, giunse al mare di Galilea, in mezzo al territorio della Decapoli. 32 E gli presentarono un sordo che parlava a stento, pregandolo di imporgli le mani. 33 Ed egli, condottolo in disparte, lontano dalla folla, gli mise le dita negli orecchi e, dopo aver sputato, gli toccò la lingua. 34 Poi, alzati gli occhi al cielo, sospirò e gli disse:<<Effata>>, che vuol dire:<< Apriti!>>. 35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava distintamente. 36 E Gesù ordinò loro di non dirlo a nessuno; ma quanto più lo vietava, tanto più essi lo divulgavano.
In questo fatto accaduto notiamo lo stile di vita che aveva Gesù, che era quello di provvedere ai bisogni degli altri senza volersi mettere in mostra; non a caso Gesù si appartò con il sordo e poi chiese che non si divulgasse ciò che era accaduto perché voleva rispettare la dignità di quell’uomo che si sentiva in imbarazzo in mezzo agli altri.
Luca 5:12 Or avvenne che, mentre egli si trovava in una di quelle città, ecco un uomo tutto coperto di lebbra che, veduto Gesù, si prostrò con la faccia a terra e lo pregò, dicendo:<<Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi>>. 13 Allora egli, distesa la mano, lo toccò dicendo:<<Sì,io lo voglio, sii mondato>>. E subito la lebbra lo lasciò. 14 E Gesù gli comandò:<< non dirlo a nessuno; ma va’, mostrati al sacerdote e fa un’offerta per la tua purificazione, come ha ordinato Mosè, in testimonianza a loro>>.
Anche qui Gesù chiese che non fosse detto ad alcuno della guarigione, perché non voleva spettacolarizzare il soprannaturale.
Efesini 4:8 Per la qualcosa la Scrittura dice:<<Essendo salito in alto, egli ha condotto in cattività una moltitudine di prigionieri e ha dato dei doni agli uomini>>.
Tutto è un dono di DIO ed è Gesù che ha provveduto i ministeri-doni per gli uomini. Ognuno di noi siamo doni nel corpo di Cristo e non dobbiamo approfittare di questo per scopi personali ma per servire DIO, perché è solo Lui che opera attraverso di noi.
Marco 16:20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l’accompagnavano. Amen.
Colui che opera, fa i segni e compie prodigi è il Signore, noi dobbiamo solo credere, predicare ed agire secondo la Parola, poi sarà DIO a fare la parte più difficile.
Luca 6:29 Se qualcuno ti percuote su una guancia, porgigli anche l’altra, e a chi ti toglie il mantello, non impedire di prenderti anche la tunica. 30 Da’ a chiunque ti chiede; e se qualcuno ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. 31 E come volete che gli uomini facciano a voi, similmente fate anche voi a loro.
Questa è l’attitudine del vero cristiano ed è lo stile di DIO.
Dare e non cercare agli uomini ma cercare a DIO soltanto, poiché non a caso Lui ci ha detto di bussare e ci sarà aperto. Amen.