CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                       

Atti 2:37 Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?». 38 Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà». 40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione». 41 Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente 

furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone. 42 Essi erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli. 44 Or tutti coloro che credevano stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune.

 

….. Ed erano tutti presi da timore …..

Questa Scrittura ci fa comprendere che nella chiesa primitiva, il timore di DIO produceva fede, benessere interiore e grande gioia; inoltre metteva in azione il soprannaturale e questo avviene ancora oggi se preghiamo avendo timore di DIO.

Timore da intendersi principalmente come grande rispetto ed attenzione nell’ascolto della Parola di DIO per poi metterla in pratica nella vita quotidiana.

Nel mondo di oggi il termine timore è legato alla paura che succeda qualcosa ma il timore di DIO è da intendersi come grande attenzione per quello che Lui ha da dirci ogni giorno; quindi un timore che non ha nulla a che fare con la paura mentre nel mondo il timore è quello che porta a fare le cose per paura delle conseguenze che ne deriverebbero se non le facessimo.

 

Il timore di DIO è anche dare valore agli avvertimenti che Lui ci dà riguardo a quello che il diavolo potrebbe indurci a fare tentandoci ed il male che ne scaturirebbe nei nostri confronti. A riguardo ci insegna molto la parabola del figliol prodigo in cui il padre era pronto ad abbracciare il figlio che si era allontanato per godere dei piaceri del mondo.

Il timore è il più alto livello di rispetto ed onore per DIO e per la Sua Parola che ci induce a piacergli ad ogni costo; una costrizione interiore a piacere a DIO, affidandosi e credendo in Lui.

Gesù è l’espressione di questo, lui faceva continuamente tutto per piacere a DIO perché è venuto liberamente su questa terra per compiacere il Padre.

DIO vuole che arriviamo ad avere la statura spirituale di Cristo, per questo ci ha dato dei comandamenti per giungere alla meta con più facilità. Anche facendo quello che vuole DIO anche se a noi non piace, proprio come fece Gesù quando era nell’orto dei Getsemani.

Spesso anche noi non vorremmo attraversare dei momenti difficili ma dobbiamo avere fede in nostro Padre poiché Lui sa cosa è meglio per noi e ci protegge e guida mentre ci troviamo nelle avversità.

 

Salmo 25:12 Chi è l’uomo che teme l’Eterno? Egli gli insegnerà la via che deve scegliere. 13 Egli vivrà nella prosperità, e la sua progenie erediterà la terra. 14 Il segreto dell’Eterno è rivelato a quelli che lo temono, ed egli fa loro conoscere il suo patto.

 

Chi vuole essere insegnato e guidato su quale via scegliere, è colui che ha il timore dell’Eterno. DIO ci guida nella via giusta perché è l’unico che conosce il futuro e che lo rivela a coloro che lo temono. Egli fa conoscere il Suo patto che ha a che fare con le sue promesse che ci rendono eredi di tutte le benedizioni che sono pronte nei luoghi celesti e che ci servono per servire DIO su questa terra, come ad esempio la guarigione fisica.

Chi non ha timore di DIO, non ha rispetto per gli altri come i figli che non hanno rispetto per i genitori.

 

Malachia 1:6 <<Un figlio onora il padre e un servo il suo signore. Se dunque io sono padre, dov’è il mio onore? E se sono signore, dov’è il timore di me?, dice l’Eterno degli eserciti a voi, sacerdoti, che disprezzate il mio nome, eppure dite: “in che cosa abbiamo disprezzato il tuo nome?

 

Il profeta Malachia è vissuto in un tempo in cui il popolo era in totale ribellione verso DIO, un tempo in cui si era perso totalmente il senso dell’onore e del rispetto.

 

Onorare non è soltanto non disprezzare ma è anche fare del bene agli altri per portarli alla salvezza.

Per dare a DIO onore ed aver timore di Lui, è necessario arrenderci ed aspettare fermamente il Signore per sapere come dobbiamo agire, ubbidendo a Lui su quanto scritto nella Bibbia e poi in quello che ci dirà nello spirito.

 

Isaia 33:5 L’Eterno è esaltato, perché abita in alto; egli riempie Sion di equità e di giustizia, 6 ed egli sarà la sicurezza dei tuoi giorni, la forza della salvezza, e la sapienza e la conoscenza; il timore dell’Eterno sarà il suo tesoro.

 

Il timore dell’Eterno è la nostra ricchezza che ci farà vedere la mano Sua all’opera nella nostra vita.

Chi ha timore di DIO ha interesse a piacere a Lui e non agli uomini, così come accadde a Pietro od a Daniele ed ai suoi tre amici, come sta scritto in:

 

Daniele 3:17 Ecco, il nostro DIO, che serviamo, è in grado di liberarci dalla fornace di fuoco ardente e ci libererà dalla tua mano, o re. 18 Ma anche se non lo facesse, sappi o re, che non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo l’immagine d’oro che tu hai fatto erigere>>.

 

Daniele ed i suoi amici non avevano paura perché avevano il timore di DIO.

Anche noi oggi siamo chiamati ad avere il timore di DIO e grande rispetto per Lui e per la Sua Parola, affidandoci e poggiandoci sulle sue promesse, così non avremo più paura di tutte le autorità supreme che vorrebbero farci del male.

DIO è l’autorità suprema ed è al di sopra di tutte le altre autorità. Amen.

 

 

 

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