CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                        Mat.27:45 Dall'ora sesta fino all'ora nona si fecero tenebre su tutto il paese. 46 Verso l'ora nona, Gesù gridò con gran voce dicendo: «Elì, Elì, lammà sabactanì?». Cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». 47 E alcuni fra i presenti, udito questo, dicevano: «Costui chiama Elia». 48 E in quell'istante uno di loro corse, prese una spugna, l'inzuppò d'aceto e, infilatala in cima ad una canna, gli diede da bere. 

 49 Ma gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo». 50 E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. 51 Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo; la terra tremò e le rocce si spaccarono; 52 i sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; 53 e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di Gesù, entrarono nella santa città e apparvero a molti. 54 Ora il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, veduto il terremoto e le cose accadute, temettero grandemente e dissero: «Veramente costui era il Figlio di Dio!».

Nei versetti su citati sta scritto che un centurione romano fu il primo a riconoscere che Gesù era veramente il Figlio di DIO ma non aveva la rivelazione che quella morte sarebbe stata seguita da una Resurrezione.

Gesù prima di morire, alzò un grido di vittoria, poiché Lui aveva compiuto tutta la volontà del Padre ed a Lui rese il suo spirito. Dopo di ciò accadde un tremendo terremoto ed il velo del tempio si squarciò; è bene precisare che il velo, che divideva il luogo santo dal luogo santissimo, era pesantissimo. Il velo era chiamato anche “cortina” ed era alto circa 20 metri, pari ad un palazzo di sette piani ed era fatto di lino intrecciato ed aveva uno spessore di ben 88 cm.

Il velo si spaccò dall’alto verso il basso e questo ha un significato ben preciso.

Matteo 23:38 Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta.

Prima della venuta di Gesù il luogo dove si poteva trovare la presenza di DIO era il tempio ed ancor prima l’arca. Con la morte di Gesù e lo squarcio del velo, il tempio ovvero “la casa di DIO”, rimase senza la presenza di DIO e senza la Sua gloria. Questo stava a significare che era finito il tempo del sacrificio levitico. Era iniziato un tempo nuovo in cui DIO ha deciso di trasferirsi nel cuore di ognuno di noi, cristiani nati di nuovo e veramente arresi a Gesù, chiamati a vincere sulle circostanze avverse, compiendo la volontà di DIO ogni giorno ed adempiendo così il perfetto piano di DIO, così come fece Gesù.

Ebrei 4:16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia, per ricevere aiuto al tempo opportuno.

Non c’è più alcun ostacolo che ci impedisce di andare al trono di DIO perché Gesù ha versato il Suo preziosissimo sangue proprio per questo, affinché fossimo riconciliati con DIO e trovassimo la forza di andare avanti e combattere il buon combattimento della fede, senza compiere le opere religiose che non ci portano a niente, poiché DIO non si può comprare con le opere umane; è DIO che ci ha amati per primo ed è Lui che dona ed in cambio vuole che collaboriamo con Lui e lo serviamo facendo ciò che ci comanda. Grazie a Gesù siamo diventati figli di DIO perciò siamo chiamati a fare la Sua volontà.

Giovanni 4:32 Ma egli disse loro:<<Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete>>. 33 I discepoli perciò si dicevano l’un l’altro:<<Gli ha qualcuno forse portato da mangiare?>>. 34 Gesù disse loro:<<Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere l’opera sua.

Il cibo di Gesù era, infatti, compiere sulla terra quello per cui era stato dal Padre. Gesù era gioioso per questo ed anche i cristiani che predicano il Vangelo spinti dall’unzione dello Spirito Santo e che portano a Cristo le persone ingannate dallo spirito di idolatria e dalle bugie del diavolo, hanno la stessa gioia nel cuore.

Romani 10:14 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c’è chi predichi?

Giovanni 5:30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato.

Gesù ripeteva spesso questo concetto perché voleva far comprendere che non possiamo fare ciò che ci piace ma che dobbiamo fare quello che DIO ci comanda di fare. Dentro l’uomo c’è uno spirito ribelle che lo porta a fare di testa propria, senza tener conto della volontà di DIO.

Giovanni 8:29 E colui che mi ha mandato è con me; il Padre non mi ha lasciato solo, perché faccio continuamente le cose che gli piacciono>>.

Possiamo fare questo solo se riusciamo ad avere un rapporto intimo con DIO, dopo aver fatto uscire dal nostro cuore l’amarezza, lo spirito di giudizio e di condanna. Soltanto così avremo una fede operativa perché lo Spirito Santo sarà sopra di noi, oltre che ad essere dentro di noi, e faremo ciò che DIO ci ha comandato di fare.

La motivazione del vero cristiano è quella di piacere a DIO e di servirlo per amore verso di Lui e non per paura.

1 Corinzi 3:16 Non sapete voi che siete il tempio di DIO e che lo Spirito di DIO abita in voi?

Anche questo è il tempo in cui DIO vuole abitare dentro di noi e regnare nel nostro cuore, per farci brillare come oro puro, dopo aver tolto tutta l’immondizia che c’è dentro di noi.

Perciò non dobbiamo contristare lo Spirito Santo che è in noi, con la nostra ribellione facendo ciò che più ci piace e non facendo ciò che piace a DIO.

Preghiamo ed intercediamo per la salvezza delle persone e predichiamo con la potenza dello Spirito Santo, dopo esserci arresi totalmente a DIO. Amen.

 

 

 

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