CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                        Mt 24:12 E perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà; 13 ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.

La perseveranza di cui si parla nel versetto su citato riguarda soprattutto l’Amore, oltre ovviamente nel fare tutto quello che Gesù ci ha comandato.

Qui Gesù parla da profeta e le sue profezie vanno ascoltate, credute e non c’è bisogno di verificarle poiché la sua parola è assoluta e verace; mentre per le profezie che ci sono date dagli uomini vanno sempre esaminate.

Gesù ci ha predetto che negli ultimi tempi, che sono quelli in cui stiamo vivendo, lo spirito dell’anticristo avrebbe cercato in tutti i modi di far raffreddare l’amore di tutti i nati di nuovo nei confronti di DIO. Perciò dobbiamo stare attenti alla nostra temperatura spirituale e verificare se siamo caldi, tiepidi oppure freddi.

Inoltre Gesù ci ha detto che l’iniquità si sarebbe moltiplicata come anche l’amore di molti si sarebbe raffreddato; questo è quanto sta succedendo nelle chiese in cui l’iniquità si moltiplica e produce scandalo tra i fratelli che cadono nella trappola che il nemico gli ha preparato, quella in cui il loro amore verso DIO e verso gli altri va verso un progressivo raffreddamento che conduce alla morte spirituale.

Le azioni inique sono compiute da chi ha già, a sua volta, subito iniquità, e se questa catena non viene spezzata, avverrà che l’amore di molti nella chiesa si raffredderà e porterà a guardare verso se stessi ed a costruirsi delle fortezze per proteggersi; fortezze che in realtà si trasformano in prigioni, proprio come accade ad una città che si è circondata di mura fortificate e che resta imprigionata tra queste mura di protezione quando viene assediata. Questo lo leggiamo in:

 

 Proverbi 18:19 Un fratello offeso è come una città forte; e le liti come le sbarre di una fortezza.

 

La prigione per autodifesa sono le fortezze mentali che il nemico ci fa costruire, illudendoci che ci stiamo difendendo dagli altri. Così ci occupiamo solo di noi stessi e non guardiamo più verso DIO e verso coloro che potremmo aiutare. Siamo centrati su noi stessi e sul nostro dolore, e nessuno deve conoscere il travaglio che si sta vivendo, nemmeno DIO che in realtà è l’unico che non ci tradisce mai e che ci comprende totalmente. Infatti è DIO che è in grado di non farci precipitare nella fossa se portiamo a Lui il nostro dolore e gli chiediamo le forze per continuare ad amare intensamente la persona che ci sta recando afflizione.

Solo così potremo avere il cuore caldo di amore verso DIO e resteremo fuori dal fosso.

Le fortezze mentali sono discorsi filosofici che non hanno a che fare con la Bibbia e che portano lontano dalla Parola che DIO ci ha dato, come quella di essere luce nel mondo per aiutare gli altri.

Le fortezze portano all’egoismo ed a scendere sempre più in profondità nel fosso, facendoci diventare arrabbiati ed indifferenti, ed a non farci intervenire quando ci vengono dette maldicenze nei confronti di qualcuno che non è presente. Chi opera nella malvagità va tirato fuori dal fosso, facendogli aprire gli occhi dinanzi all’evidenza della Parola di DIO, riferendoci all’esempio che Gesù ci ha lasciato.

Le ferite dell’anima possono essere guarite solo dal Signore qualora ci mettiamo in linea alla Sua Parola e siamo perseveranti nel rilasciare perdono e nel continuare ad amare coloro che ci feriscono.

Gesù non ha mai raccontato né si è lamentato con alcuno riguardo a quanto ha sofferto in croce, non solo fisicamente ma anche nel vedere di essere stato abbandonato da tutti i suoi discepoli, tranne Giovanni; ma Gesù quando si è presentato, dopo la resurrezione, ai discepoli li ha benedetti, dicendo loro di essere divenuti figli di DIO, proprio grazie al suo sacrificio sulla croce.

Per questo motivo dobbiamo pregare che ogni giorno possiamo seguire l’esempio lasciatoci da Gesù, capendo quanto abbiamo bisogno di sopportare e di continuare a perdonare.

Non a caso Gesù parla di lupi rapaci che si travestono da pecore per poi accerchiare ed uccidere le vere pecore. Questo lo leggiamo in:

 

Matteo 7:15 Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci.

 

 Qui si parla dei falsi profeti che usano la Parola di DIO distorcendola per far allontanare dalla Verità le pecore. I lupi rapaci sono degli omicidi, caduti a loro volta nel fosso e che per essere liberati hanno bisogno dell’intercessione da parte di due o più fratelli in Cristo.

 

Matteo 18:15-16 15 «Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va' e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello; 16 ma se non ti ascolta, prendi con te ancora uno o due persone, affinché ogni parola sia confermata per la bocca di due o tre testimoni.

 

Al versetto 15 sta scritto che un fratello perduto e riguadagnato a Cristo, ha un valore più grande del torto che ci abbia potuto arrecare, poiché è stato tolto dalla trappola tesagli dal nemico.

Dobbiamo restare in linea con la Parola di DIO per non restare imprigionati nei ragionamenti del mondo, perché noi siamo cittadini del regno di DIO e pellegrini sulla terra, altrimenti diventeremo cittadini dell’inferno.

Quando re Davide è caduto, non si è accorto subito di essere un adultero quando si fece portare la moglie del soldato Uria, nella sua camera da letto, e non si rese conto che stava sprofondando nel fosso quando divenne anche omicida perché ordinò l’uccisione del soldato Uria.

Re Davide fu ingannato e ci volle un profeta che gli parlò da parte di DIO, per farlo ravvedere e che gli aperse gli occhi spirituali su quanto aveva fatto.

Chi cade nel fosso della mancanza di perdono non riesce più a trafficare i talenti che DIO gli ha dato e non riesce più ad evangelizzare e seminare la Parola di DIO.

Non dobbiamo dimenticare che DIO ci ha perdonato ed ha strappato i nostri debiti cioè i nostri errori; se non lo facciamo anche noi con gli altri, dovremo poi farci i conti con DIO.

 

Matteo 18:34-35 34 E il suo padrone, adiratosi, lo consegnò agli aguzzini finché non avesse pagato tutto quanto gli doveva. 35 Così il mio Padre celeste farà pure a voi, se ciascuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello i suoi falli».

 

Perdonare di cuore è un qualcosa che va oltre il perdono normale e che porta ad avere il cuore totalmente libero da ogni rancore, perché altrimenti sarebbe solo un perdono parziale.

Solo chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato, cioè anche chi avrà perdonato sempre, costantemente ogni giorno, proprio come Gesù disse di fare a Pietro, quando gli disse di perdonare settanta volte sette in un giorno.

Facciamo nostro quanto ci ha detto Gesù sul porgere l’altra guancia quando qualcuno ci percuote; allora saremo dei veri cristiani che danno testimonianza nel mondo.

 

Matteo 24:10-14 10 Allora molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno l'un l'altro. 11 E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti. 12 E perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà; 13 ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 14 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine».

Quindi perseverare fino alla fine nel fare la volontà di DIO come nell'essere di testimonianza con la nostra vita nel mostrare Amore verso coloro che ci fanno del male, sconvolgendoli con un perdono che proviene dal cuore e che non è un perdono parziale, cioè mentale, ma che proviene da un cuore libero da ogni rancore. Amen.

 

 

 

 

 

 

 

 

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