Gv 3:16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Vita esuberante e grande entusiasmo di vivere, questo è quello che ci accade dal momento in cui riceviamo Gesù nel nostro cuore, perché siamo una nuova creatura e ci è stato fatto un dono preziosissimo, grazie al sacrificio di Gesù.
La nostra gioia non deve essere ridotta solo ai momenti positivi della vita, che sono rari, ma deve essere una gioia continua e legata al fatto di essere figli di DIO ed al non fallire lo scopo per il quale ci è stata donata la salvezza, che è quello di fare la volontà di DIO ovvero ringraziarlo per ogni cosa e vivendo in ogni circostanza, senza panico, senza paura, senza lamento e senza mormorazione, poiché tutto questo ci fa del male ed è come se ritenessimo DIO responsabile di quello che ci accade, mentre sappiamo benissimo che è causato dalle nostre scelte sbagliate.
La vita eterna di cui si parla nel versetto di Giovanni, su citato, riguarda non solo la vita oltre la morte ma l’avere pace e serenità mentre siamo su questa terra perché Gesù è colui che ci provvede ciò di cui abbiamo bisogno.
Filippesi 4:7 E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
Il dono della vita eterna non va sottovalutato né tenuto nascosto, ma questo messaggio va condiviso agli altri che ancora non conoscono DIO nella Sua vera essenza.
Quando parliamo agli altri non dovremmo condividere i nostri problemi o le nostre afflizioni che, invece, dobbiamo portare a DIO chiedendogli di prendersene cura e Lui ci darà una pace perfetta che ci farà entrare nel riposo e che ci renderà consapevoli che possiamo andare sempre al trono della Grazia per qualsiasi nostro bisogno.
Quindi dobbiamo curare il nostro entusiasmo per DIO e ringraziarlo perché Lui è un DIO donatore che prova gioia nel donare ai Suoi figli.
Del resto tutto quello che abbiamo, lo abbiamo perché Lui ce lo ha donato, anche se abbiamo lavorato per averlo, perché è un dono la salute che ci permette di lavorare. Perciò ringraziamo sempre DIO in ogni circostanza, questo è un parlare soprannaturale che ci fa camminare al di sopra delle circostanze.
La nostra felicità deve dipendere dal fatto di avere la consapevolezza che è la morte di Gesù che ci ha permesso di riunirci a DIO, nostro Padre; un Padre amorevole e donatore allegro, non un Padre esigente che se ci dà qualcosa ne pretende un’altra in cambio. Un Padre che ci avverte dei pericoli che corriamo se ci lasciamo corrompere dalla contaminazione del mondo che ci porterebbe inevitabilmente ad essere tristi, angosciati, depressi e permetterebbe al diavolo di entrare nelle nostre case e distruggere la vita dei nostri figli.
Ecco perché è importante chiedere allo Spirito Santo di darci rivelazione della Parola di DIO che porta trasformazione nei nostri cuori e nelle nostre menti.
1 Corinzi 1:19 Sta scritto infatti: «Io farò perire la sapienza dei savi e annullerò l'intelligenza degli intelligenti».
I savi non dipendono da DIO e sono coloro che si costruiscono da soli il modo come salvarsi dal male e dai nemici. Ma solo DIO è colui che ci protegge le spalle, a noi spetta il compito di stare attenti dove mettiamo i piedi nel nostro cammino.
1 Corinzi 1:30 Ora grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione,
DIO, attraverso il sacrificio di Gesù, ci ha provveduto tutto quello di cui abbiamo bisogno ed è Lui che ci fa entrare nel riposo e noi dobbiamo semplicemente dipendere da Lui. Dobbiamo stare fermi e non fare niente fin quando non è DIO stesso che ci dice cosa fare, perché solo Lui ha la soluzione giusta. Perciò spendiamo del tempo per ringraziare DIO, così faremo la Sua volontà ed avremo anche la soluzione alla nostra afflizione.
1 Pietro 1:18 sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, 19 ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia, 20 preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi,
Non dimentichiamoci mai che siamo stati riscattati dalla prigionia del diavolo e resi liberi per il Sangue di Gesù versato sulla croce.
Giovanni 8:31 Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33 Essi gli risposero: «Noi siamo progenie di Abrahamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: "Diventerete liberi"?».
Per essere liberi dobbiamo ricevere la luce della Parola di DIO, perché altrimenti non saremo veramente liberi in quanto crederemo erroneamente di dover fare sempre di più per ricevere da DIO e sarà il diavolo stesso a stressarci spingendoci a farlo per poi dirci che siamo essere inutili.
DIO non vuole che ci stressiamo ma vuole che andiamo a Lui per ricevere il riposo, e per averlo non è necessario essere persone speciali ma semplicemente essere pronti ad ascoltare la Sua voce.
Consideriamo Abrahamo: egli era un uomo che non viveva al tempo della grazia, perché ancora Gesù non era venuto sulla terra, ma era un uomo che, avendo udito la voce di DIO che gli ordinava di andar via dal suo paese e di lasciare i suoi parenti per andare dove l’Eterno gli comandava, decise di ubbidire.
Abrahamo non era un uomo perfetto, come leggiamo in:
Genesi 12:10 Or venne nel paese una carestia e Abramo scese in Egitto per dimorarvi, perché nel paese vi era una grande carestia. 11 Or avvenne che, come stava per entrare in Egitto, disse a Sarai sua moglie: «Ecco, io so che tu sei una donna di bell'aspetto; 12 così avverrà che, quando gli Egiziani ti vedranno, diranno: "Costei è sua moglie"; e uccideranno me, ma lasceranno te in vita. 13 Ti prego, dì che sei mia sorella, perché io sia trattato bene a motivo di te, e la mia vita sia salva per amor tuo». 14 Quando infatti Abramo giunse in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto bella. 15 La videro anche gli ufficiali del Faraone e la lodarono davanti al Faraone e la donna fu portata in casa del Faraone. 16 Ed egli trattò bene Abramo a motivo di lei. Così Abramo ebbe pecore, buoi, asini, servi, serve, asine e cammelli. 17 Ma l'Eterno colpì Faraone e la sua casa con grandi calamità, a motivo di Sarai, moglie di Abramo.
Anche noi non siamo perfetti ma se siamo in Cristo, saremo aiutati da Lui a migliorarci, a santificarci, noi dobbiamo solo credere di essere amati da DIO e scegliere di essere discepoli di Gesù, permettendo a DIO di lavorare sul nostro carattere e di rivelarsi sempre di più nella nostra vita.
Così saremo persone entusiasmate per DIO, che lo ringraziano sempre, anche nei momenti di massima afflizione. Amen.