Marco 9:2 Sei giorni dopo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse in disparte, essi soli, sopra un alto monte; e fu trasfigurato davanti a loro. 3 E le sue vesti divennero risplendenti e bianchissime, come neve, più bianche di ciò che potrebbe fare alcun lavandaio sulla terra.
4 Ed apparve loro Elia con Mosè, i quali conversavano con Gesù. 5 Pietro allora, prendendo la parola, disse a Gesù: «Maestro, è bene per noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia!». 6 Egli infatti non sapeva che cosa dire, perché erano spaventati. 7 Venne poi una nuvola che li adombrò; e dalla nuvola uscì una voce che disse: «Questi è il mio amato Figlio; ascoltatelo!». 8 Ed improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù tutto solo con loro.
Questo fatto è raccontato come la trasfigurazione di Gesù, che è accaduta dopo 6 giorni nei quali Gesù aveva insegnato i discepoli riguardo al seguirlo ed a prendere la propria croce. Gesù ed i 3 discepoli, Pietro, Giacomo e Giovanni salirono al sul monte per avere un tempo appartato ed ascoltare la voce di DIO.
E’ un tempo che ognuno di noi deve avere per uscire fuori dal ragionamento naturale ed immergersi nella fede in DIO, seguendo Gesù là dove Lui ci vuole portare.
Sul monte non si ascoltano più voci umane ma soltanto quella dello Spirito Santo; non a caso sta scritto nella Bibbia che chi cerca, trova; trova DIO, colui che cerca senza stancarsi e senza fermarsi fin quando non lo ha trovato. Ecco perché bisogna cercare la presenza di DIO, appartandosi e senza porsi limiti di tempo.
Leggere la Parola Bibbia ci permette di ascoltare Gesù, come avveniva ai discepoli mentre erano con Lui. Gesù ha donato loro la potenza per fare opere grandi nel Suo nome e la stessa potenza la dona a noi nella misura in cui stiamo in Suo ascolto, stando appartati sul monte. Questo ci fa anche percepire l’amore di DIO per noi e ci fa vedere Gesù glorioso assiso alla destra del Padre ed i cieli si aprono sopra di noi e sulla nostra vita, poiché quando Gesù parla, la sua parola crea e se noi stiamo in comunione con Lui, anche noi, quando parliamo in fede, creiamo e portiamo all’essere ciò per cui stiamo pregando.
2 Corinzi 5:8 ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore.
Chi segue Gesù cresce e matura spiritualmente, comprende come stanno le cose nel mondo dello spirito e si distacca gradualmente dalla vita terrena perché pian piano valuta se stesso meno, dà valore agli altri e vive per benedirli e condividere con loro la gioia di Gesù. Quindi la cosa a cui dobbiamo tenere di più è il regno dei cieli.
Filippesi 1:23 Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; 24 ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi.
Paolo stesso affermava che preferiva il cielo rispetto allo stare sulla terra; questo perché egli era un cristiano maturo che stava alla presenza di DIO e sperimentava spesso la gloria di Gesù.
Perciò dobbiamo fare di tutto per seguire Gesù e Lui si prenderà cura dei nostri bisogni.
Giacomo 1:4 E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.
Perseverare nella fede, rimanendo ancorati alle promesse che Gesù ci ha fatto, ci fa tendere alla perfezione e ci fa crocifiggere la carne ogni giorno, permettendo al nostro spirito di avanzare verso la perfezione che raggiungeremo pienamente quando saremo in cielo alla presenza di Gesù.
Matteo 5:20 Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.
Agire da giusti cioè non offendendo e non umiliando gli altri, camminando nel timore di DIO sapendo che Lui sa ogni cosa, ascolta e vede tutto ma si prende anche cura di ogni cosa; questo porta il giusto ad azzerare l’orgoglio e divenire umile sempre di più, andando sempre più vicini alla perfezione.
Gesù tutte le notti mentre stava in preghiera, vedeva i cieli aperti e la gloria del Padre.
Dipendeva da quello che DIO voleva che facesse e da dove voleva che andasse;
Gesù come vero uomo, quando era sulla terra aveva gli stessi limiti degli atri uomini e non sapeva tutto perché per venire sulla terra si era spogliato di ogni conoscenza ma era ripieno Spirito Santo che era quello che lo conduceva sul cosa fare.
Matteo 17:27 Ma, per non scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che verrà su. Aprigli la bocca: troverai uno statère. Prendilo, e dàllo loro per me e per te».
Gesù non volendo scandalizzare le persone, pur essendo Figlio del DIO Altissimo, pagò anche le tasse ed il Padre gli diede la soluzione prontamente con lo statere che mise in bocca al pesce che poi Pietro pescò. Infatti Gesù diede un comando preciso a Pietro, quello di pescare il primo dei pesci che sarebbero arrivati, poiché il Padre aveva mostrato in anteprima al Figlio ciò che sarebbe avvenuto.
Matteo 14:16 Ma Gesù disse loro: «Non hanno bisogno di andarsene; date loro voi da mangiare!» 17 Essi gli risposero: «Non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci». 18 Egli disse: «Portatemeli qua».
Gesù si prese cura della folla e li sfamò tutti pur avendo pochissime risorse, poiché sapeva che il Padre le avrebbe provvedute.
Matteo 14:21 E quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, oltre alle donne e ai bambini.
DIO dà sempre in sovrabbondanza quando noi lo cerchiamo veramente.
Matteo 15:33 I discepoli gli dissero: «Dove potremmo trovare, in un luogo deserto, tanti pani da saziare una così gran folla?» 34 Gesù chiese loro: «Quanti pani avete?» Essi risposero: «Sette, e pochi pesciolini». 35 Allora egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra. 36 Poi prese i sette pani e i pesci; e, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. 37 E tutti mangiarono e furono saziati; e, dei pezzi avanzati, si raccolsero sette panieri pieni. 38 Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.
Gesù, anche questa volta non aveva risorse nel naturale, ma aveva i cieli aperti e là trovava tutto ciò di cui aveva bisogno per benedire e soddisfare la fame delle folle.
Matteo 21:1 Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero a Betfage, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, 2 dicendo loro: «Andate nella borgata che è di fronte a voi; troverete un'asina legata, e un puledro con essa; scioglieteli e conduceteli da me. 3 Se qualcuno vi dice qualcosa, direte che il Signore ne ha bisogno, e subito li manderà».
Qui possiamo notare che Gesù ci chiede in prestito ma è pronto a restituircelo con benedizione. Infatti Gesù restituì il puledro e l’asina che aveva chiesto in prestito ad un cristiano che sicuramente poi venne benedetto.
Dobbiamo crescere facendoci guidare da Gesù con umiltà e mansuetudine per portare la Sua Parola a coloro che pensano di non aver bisogno di DIO, che pensano che possono fare da soli e che pensano solo alla soddisfazione dei bisogni carnali.
Salmo 23:1 Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca.
2 Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli,
mi guida lungo le acque calme.
3 Egli mi ristora l'anima,
mi conduce per sentieri di giustizia,
per amore del suo nome.
4 Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte,
io non temerei alcun male,
perché tu sei con me;
il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.
5 Per me tu imbandisci la tavola,
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo;
la mia coppa trabocca.
6 Certo, beni e bontà m'accompagneranno
tutti i giorni della mia vita;
e io abiterò nella casa del SIGNORE
per lunghi giorni.
Al versetto 4 leggiamo che DIO è vicino a noi e se abbiamo questa certezza siamo di nulla mancanti perché Lui provvede per ogni nostro bisogno.
Al versetto 6 comprendiamo che tutte queste certezze dipendono dalla rivelazione che abbiamo nel nostro cuore di questa Verità, man mano che confidiamo in DIO con ubbidienza. Quando DIO ci ordina di fare qualcosa, dobbiamo farla subito perché altrimenti non prenderemo la benedizione che Lui ci ha preparato per quel momento.
Atti 7:56 e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio».
Al momento opportuno DIO ci mostrerà quello che abbiamo di bisogno, aprendo i cieli sopra di noi; questo ci renderà veramente felici perché vedremo la gloria di Gesù assiso sul trono alla destra del Padre.
Perciò affiliamo l’arma della preghiera e cerchiamo il volto di DIO ogni giorno perché questo ci renderà credenti maturi. Amen.