CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

    

 

Cercare la presenza di DIO, come si cercano le cose migliori nel naturale, come ad esempio un dolce specialissimo e buonissimo.

 

Esodo 32:30 L'indomani Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ma ora io salirò all'Eterno; forse potrò fare espiazione per il vostro peccato». 31 Mosè dunque ritornò dall'Eterno e disse: «Ahimè, questo popolo ha commesso un grande peccato e si è fatto un dio d'oro. 32 Ciò nonostante ora, ti prego, perdona il loro peccato; se no deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!». 33 Ma l'Eterno rispose a Mosè: «Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro! 34 Ora va', conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio Angelo andrà davanti a te, ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato».

 

Al versetto 30 notiamo che Mosè vide il peccato del popolo ebraico ma, invece di cedere alla tentazione di punirli, decise di espiare lui stesso dinanzi a DIO, il loro peccato; quindi, decise di mettere in pratica la compassione, avendo il desiderio che quel popolo ricevesse il perdono dell’Eterno, poiché la compassione di DIO era scesa nel suo cuore.

Inoltre, al versetto 32, leggiamo che Mosè parlò in modo deciso con DIO perché sapeva quanto DIO lo amasse e che non avrebbe rinunciato mai a lui, perché conosceva bene il cuore di dell’Eterno. Anche Gesù sapeva quanto il Padre lo amasse quando decise di morire al nostro posto sulla croce affinché fossero perdonati tutti i nostri peccati e potessimo avere la salvezza eterna, attraverso la grazia.

Mosè riconobbe dinanzi all’Eterno il peccato commesso dal popolo e l’Eterno usò misericordia verso coloro che erano stati trascinati nel peccato ma non verso coloro che erano stati gli artefici verso i quali non mostrò misericordia ma giudizio.

Mosè conosceva bene il cuore di DIO e per questo potette diventare un vero intercessore e chiedere a Lui misericordia; questo lo fece diventare anche un vero sacerdote.

DIO è un DIO giusto ma anche misericordioso, che non ci tratta come meriteremmo, perché siamo molto amati da Lui. Ciascuno di noi deve sperimentare personalmente questo, stando alla Sua presenza. Questo ci farà diventare veri intercessori per coloro che non meritano e che compiono azioni contrarie alla Parola di DIO.

 

Esodo 33:1L'Eterno disse a Mosè: «Va', sali di qui, tu col popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, verso il paese che promisi con giuramento ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: "Io lo darò alla tua discendenza". 2 Io manderò un Angelo davanti a te e scaccerò i Cananei, gli Amorei, gli Hittei, i Perezei, gli Hivvei e i Gebusei. 3 Sali verso il paese dove scorre latte e miele, poiché io non salirò in mezzo a te, perché sei un popolo di collo duro, e non abbia così a sterminarti per via».

 

In questi versetti DIO disse che era in accordo con Mosè ma che non sarebbe stato con loro nel cammino verso la terra promessa ma che comunque avrebbe dato al popolo ebraico, liberandola da tutti i popoli che la abitavano.

 

Esodo 33:14 L'Eterno rispose: «La mia presenza andrà con te, e ti darò riposo». 15 Mosè allora gli disse: «Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui.

 

Mosè non si accontentò della presenza di DIO da lontano e Gli chiese di non partire se Lui non sarebbe stato con loro. Questo perché Mosè era consapevole che era la presenza di DIO a fare la differenza. Gesù dovette, invece, fare a meno della presenza di DIO Padre mentre era in croce e pagava il prezzo per tutti i nostri peccati.

Gesù può cambiare tutti coloro che si arrendono a Lui ma non coloro che non vogliono riceverlo.

 

Efesini 6:10 Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi dell'intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo, 12 poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.

 

Dobbiamo fortificarci nel Signore stando alla presenza di DIO, cantando lodi a Lui, leggendo ed ascoltando la Sua Parola.

Al versetto 11 ci viene detto che per rivestirci della intera armatura è necessario riempirci della Sua Parola e parlare tanto in altre lingue, per poi restare in silenzio in attesa che sia Lui a parlarci.

 

Esodo 33:16 Come si potrà ora conoscere che io e il tuo popolo abbiamo trovato grazia ai tuoi occhi? Non è forse perché tu vieni con noi? Così noi saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra».

 

Qui leggiamo che Mosè disse che se DIO non li accompagnava, gli altri popoli che occupavano la terra promessa non avrebbero avuto paura del popolo d’Israele.

 

1 Re 17:1 Elia, il Tishbita, uno degli abitanti di Galaad, disse ad Achab: «Com'è vero che vive l'Eterno, il DIO d'Israele, alla cui presenza io sto, non ci sarà né rugiada né pioggia in questi anni, se non alla mia parola».

 

1 Re 18:15 Allora Elia rispose: «Com'è vero che vive l'Eterno degli eserciti alla cui presenza io sto, oggi mi presenterò ad Achab».

 

Elia stava sempre alla presenza di DIO ed era rassicurato da Lui costantemente cosicché era cosciente che L’Eterno lo guidava e lo proteggeva, ovunque DIO stesso lo mandava.

 

2 Re 3:14 Allora Eliseo disse: «Come è vero che vive l'Eterno degli eserciti, alla cui presenza io sto, se non fosse per il rispetto che ho per Giosafat, re di Giuda, non avrei neppure badato a te e non ti avrei degnato di uno sguardo.

 

Dobbiamo amare e desiderare di stare alla presenza di DIO.

 

Esodo 34:29 Or Mosè, quando scese dal monte Sinai (scendendo Mosè aveva in mano le due tavole della testimonianza), non sapeva che la pelle del suo volto era divenuta raggiante, perchè era stato a parlare con l'Eterno. 30 Così, quando Aaronne e tutti i figli d'Israele videro Mosè, ecco che la pelle del suo volto era raggiante ed essi avevano paura di avvicinarsi a lui.

 

Mosè, dopo essere stato alla presenza di DIO, divenne dal volto raggiante e chi lo guardava aveva paura a causa del peccato. Questo ci insegna che chi non è un peccatore può stare alla presenza di DIO con timore, inteso come riverenza e non con paura.

 

2 Corinzi 3:18 E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore.

 

quanto sta scritto sopra, deve succedere anche a noi, possiamo essere trasformati e raggianti dopo essere stati alla presenza di DIO Padre. Per questo dobbiamo desiderare di farlo ogni giorno, instancabilmente. Amen.

 

 

 

 

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