CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

Ebrei 12:2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.

 

La Scrittura ci dice che non bisogna guardare alle circostanze e non vivere nella paura ma vivere nella certezza che non siamo soli perché il Signore Gesù non ci abbandona.

Cristo ha fatto in modo che la nostra fede funzioni se noi guardiamo a Lui, guardiamo alla sua condotta, al suo modo di agire in fede mentre era sulla terra.

Se vogliamo vivere per fede, dobbiamo essere coscienti che oltre a prendere le benedizioni di DIO utili per vivere su questa terra, non dobbiamo rimanere nella vecchia mentalità ma essere trasformati nella mente e migliorare la nostra fede per vincere il peccato che governa la nostra carne, agendo nello spirito che ha il potere di dominare la carne. Così saremo liberi dal peccato e potremo vivere in comunione con DIO Padre, accettando anche di soffrire come successe a Gesù che lottò contro satana per liberarci dalla schiavitù del peccato e riportarci a DIO.

Su questa terra, come cristiani il nostro cammino sarà ostacolato in tutti i modi da satana che cercherà di distruggerci, proprio come fece con l’apostolo Paolo:

 

2 Corinzi 11:23  Sono essi ministri di Cristo? Parlo da stolto, io lo sono più di loro; nelle fatiche molto di più, nelle battiture grandemente di più, molto più nelle prigionie e spesso in pericolo di morte. 24 Dai Giudei ho ricevuto cinque volte quaranta sferzate meno una. 25 Tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte sull'abisso. 26 Sono stato spesse volte in viaggio fra pericoli di fiumi, pericoli di ladroni, pericoli da parte dei miei connazionali, pericoli da parte dei gentili, pericoli in città, pericoli nel deserto, pericoli in mare, pericoli fra falsi fratelli, 27 nella fatica e nel travaglio, sovente nelle veglie, nella fame e nella sete, spesse volte in digiuni, nel freddo e nella nudità. 28 Oltre a queste cose esterne, ciò che mi assilla quotidianamente è la sollecitudine per tutte le chiese.

 

Questo è quello che succedeva a Paolo mentre serviva il Signore; era perseguitato e colpito spesso con le battiture della sferza e con le verghe, mentre predicava il Vangelo.

Questo ci fa comprendere che non tutto andrà in modo sereno e gioioso, perché il vero cristiano avrà un cammino fatto da situazioni difficili e dovrà imparare a restare fermo nella fede in DIO fino alla fine, fin quando non vedrà la vittoria.

Paolo non guardava a quello che gli succedeva ma guardava all’opera che DIO gli aveva dato da compiere, conservando la fede in Lui.

Infatti, il nemico con i suoi attacchi vorrebbe distruggere il nostro cammino di fede, incutendoci paura con le circostanze che ci circondano; ma noi dobbiamo abituarci a camminare in fede ed ad agire in fede anche nella sofferenza.

 

Giacomo 1:2  Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia in voi un'opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.

 

Nelle difficoltà noi ci rendiamo conto del nostro livello di fede e se scopriamo di avere paura, allora è il momento di far crescere la nostra fede, nutrendoci della Parola di DIO ancora più di prima ed avendo comunione con Lui, poiché è Lui che ci da la via d’uscita e ci da pace nel cuore, mentre rimaniamo costanti nella fede.

 

Galati 2:20 Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

 

Paolo si era identificato in Cristo e nelle sue sofferenze, dipendendo totalmente da Lui.

Questo è quello che dovremmo fare anche noi, rimanendo fedeli e fermi anche nelle sofferenze che ci troviamo ad attraversare.

Noi viviamo per Lui perché Lui vive in noi, nel nostro cuore, per questo viviamo e superiamo ogni cosa, perché Lui è il nostro sommo sacerdote che intercede per noi ogni giorno e non smetterà mai di amarci.

La fede è quella che ci permette di preservarci dal peccato più grande che è dato dall’incredulità nei confronti dell’opera salvifica di Cristo.

La fede ci fa rimanere integri e santi per il Signore e ci permette di non commettere non solo i peccati elencati nei dieci comandamenti, ma anche il peccato di scandalizzare i più deboli nella fede o quando non ci prendiamo le nostre responsabilità approfittando dello stato di bisogno del debole per derubarlo di quello che ha.

 

2 Corinzi 12:10 Perciò io mi diletto nelle debolezze, nelle ingiurie, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle avversità per amore di Cristo, perché quando io sono debole, allora sono forte.

 

Paolo è stato un vero servo del Signore Gesù e ci insegna come dobbiamo essere quando ci troviamo nelle difficoltà perché DIO è colui che interviene in nostro aiuto proprio quando siamo deboli e questo ci renderà forti per affrontare ogni cosa, proprio come successe all’apostolo Paolo che affrontò il periodo di prigionia che precedette la sua morte, con serenità nel continuare a servire il Signore.

Del resto, l’armatura di cui si parla nella Bibbia è quella che ci permette di rimanere saldi nella fede in DIO, come successe a Paolo mentre per ventiquattrore restò nell’abisso del mare dopo il naufragio della nave che lo stava portando a Roma.

Perciò restiamo fermi nella fede e decidiamo di combattere indossando l’armatura che ci farà sconfiggere le paure che il nemico vorrebbe instillare nella nostra mente. Amen.

 

 

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