Predicatore: Pastore Rosario Spadaro
Salmo 22:1 Salmo di Davide.] Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché sei così lontano e non vieni a liberarmi, dando ascolto alle parole del mio gemito? 2 O DIO mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi, e anche di notte non sto in silenzio. 3 Eppure tu sei il Santo, che dimori nelle lodi d'Israele. 4 I nostri padri hanno confidato in te; hanno confidato in te e tu li hai liberati. 5 Gridarono a te e furono liberati; confidarono in te e non furono delusi.
Salmo 22: 21 Salvami dalla gola del leone e dalle corna dei bufali. Tu mi hai risposto. 22 Io annunzierò il tuo nome ai miei fratelli; ti loderò in mezzo all'assemblea. 23 O voi che temete l'Eterno, lodatelo; e voi tutti, discendenti di Giacobbe glorificatelo; e voi tutti, o stirpe d'Israele, temetelo. 24 Perché egli non ha disprezzato né sdegnato l'afflizione dell'afflitto, e non gli ha nascosto la sua faccia; ma quando ha gridato a lui, lo ha esaudito. 25 Il motivo della mia lode nella grande assemblea sei tu; io adempirò i miei voti in presenza di quelli che ti temono. 26 I bisognosi mangeranno e saranno saziati; quelli che cercano l'Eterno lo loderanno; il vostro cuore vivrà in eterno.
Il culto di oggi è un culto speciale in cui la parte dedicata alla lode ha avuto parte predominante. La lode è qualcosa di essenziale anche per determinare l'atmosfera giusta che ci aiuta a percepire la presenza del Signore,ad esempio il profeta Eliseo che prima di profetizzare, era solito ascoltare il suono dell'arpa e ciò gli permetteva di entrare nell'unzione profetica. Dovremmo lodare DIO sia quando siamo contenti sia quando siamo nel dolore perché lodando stiamo onorando il Signore; questo è il sacrificio più gradito a DIO.
Nel testo sopra citato notiamo che Davide aveva la certezza che l'Eterno dimora fra le lodi del suo popolo, ovvero fra coloro che gli appartengono, che lo ascoltano e gli ubbidiscono. DIO è lodato dai cuori puri, pieni di gratitudine, riconoscenti per il fatto che Egli si prende cura di loro, giorno dopo giorno e sono fiduciosi che ciò avverrà sempre. E' lodato da coloro che hanno accettato di fare la sua volontà in qualunque circostanza si trovino.
Davide era sicuro che DIO era vicino a lui e lo avrebbe liberato. Infatti riceve la risposta, come sta scritto, alla fine del salmo. Se siamo sicuri che DIO ci sta ascoltando mentre lodiamo, acquistiamo certezza e ci fortifichiamo e siamo pronti a rinunciare a noi stessi ed a vivere per il Signore.
Giona 2:7 Sono disceso fino alle fondamenta dei monti, la terra chiuse le sue sbarre dietro a me per sempre, ma tu hai fatto risalire la mia vita dalla fossa, o Eterno, mio DIO. 8 Quando la mia anima veniva meno dentro di me, mi sono ricordato dell'Eterno, e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo santo tempio. 9 Quelli che riguardano alle vanità bugiarde abbandonano la fonte stessa della loro grazia. 10 Ma io con voci di lode ti offrirò sacrifici e adempirò i voti che ho fatto. La salvezza appartiene all'Eterno>>.
Giona appena riconobbe l'errore, lodò il Signore e fu liberato. La lode ci fa sconfiggere il nemico, ci rende liberi e ci porta gioia.
Atti 16:16 Ora, mentre andavamo al luogo della preghiera, ci venne incontro una giovane schiava che aveva uno spirito di divinazione e che, facendo l’indovina, procurava molto guadagnai suoi padroni. 17 Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava, dicendo:<<Questi uomini sono servi del DIO Altissimo e vi annunziano la via della salvezza>>. 18 Ed essa fece questo per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito:<<Io ti comando nel nome di Gesù Cristo di uscire da lei>>. E lo spirito uscì in quell’istante. 19 Ora i padroni di lei, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero paolo e Sila e li trascinarono sulla piazza del mercato davanti ai magistrati; 20 e, presentabili ai pretori, dissero:<<Questi uomini, che sono Giudei, turbano la nostra città, 21 e predicano usanze, che a noi che siamo Romani, non è lecito di accettare o di osservare>>. 22 Allora la folla insorse tutta insieme contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero frustati. 23 E, dopo averli battuti con molti colpi, li gettarono in prigione, comandando al carceriere di tenerli al sicuro. 24 Questi, ricevuto un tale ordine, li gettò nella parte più interna della prigione e fissò i loro piedi ai ceppi. 25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila pregavano e cantavano inni a DIO; e i prigionieri li udivano. 26 Improvvisamente si fece un gran terremoto, tanto che le fondamenta della prigione furono scosse: e in quell’istante tutte le porte si aprirono e le catene di tutti si sciolsero.
Paolo e Sila cantarono lodi a DIO dopo essere stati frustati a corpo nudo con circa 40 colpi di verga. Anche se erano doloranti e messi in catene non si ribellarono a DIO per ciò che stavano subendo e non si lamentarono ma Lo lodarono ad alta voce tanto che gli altri prigionieri li udirono.
Al versetto 26 leggiamo che furono liberati non solo Paolo e Sila, ma anche gli altri prigionieri, questo perché la lode porta liberazione non solo a coloro che lodano ma anche a coloro che sono vicini, divenendo, quindi, una benedizione.
DIO non è insensibile alla lode quando siamo nel dolore, o siamo perseguitati, o siamo nei problemi, o siamo attaccati dalla paura, o siamo stretti dalla sofferenza; la lode sale a DIO proprio come salì quella di Giobbe quando perdette tutto in un solo giorno, come sta scritto in:
Giobbe 1:20 Allora Giobbe si alzò, si stracciò il suo mantello e si rase il capo; poi cadde a terra e adorò, 21 e disse:<<Nudo sono uscito dal grembo di mia madre e nudo vi ritornerò. L’Eterno ha dato e l’Eterno ha tolto. Sia benedetto il nome dell’Eterno>>. 22 In tutto questo Giobbe non peccò e non accusò DIO di alcuna ingiustizia.
Il vero uomo di DIO adora nel momento del dolore e non si lamenta con DIO.
Giobbe 2:6 L’Eterno disse a Satana:<<Eccolo in tuo potere; risparmia però la sua vita>>. 7 Così satana si ritirò dalla presenza dell’Eterno e colpì Giobbe di un’ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommità del capo. 8 Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. 9 Allora sua moglie gli disse:<<Rimani ancora fermo nella tua integrità? Maledici DIO e muori!>>. 10 Ma egli disse a lei:<<Tu parli come parlerebbe una donna insensata. Se da DIO accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare anche il male?>>. In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.
Giobbe non perse la fede in DIO nel momento dell’afflizione.
Giobbe 9:1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 <<Sì, io so che è così, ma come può un uomo essere giusto davanti a DIO? 3 Se uno volesse disputare con lui, non potrebbe rispondergli una volta su mille. 4 DIO è saggio di cuore e potente per la forza; chi mai si è indurito contro di lui e ha prosperato? 5 Egli sposta le montagne senza che se ne avvedano, quando nella sua ira le sconvolge. 6 Egli scuote la terra dal suo posto, e le sue colonne tremano. 7 Comanda al sole, ed esso sorge, e mette un sigillo alle stelle. 8 Da solo dispiega i cieli e cammina sulle alte onde del mare.
DIO può tutto ed è tutto, questo è DIO.
Giobbe 42:1 Allora Giobbe rispose all’Eterno e disse: 2 <<Riconosco che puoi tutto, e che nessun tuo disegno può essere impedito. 3 Chi è colui che offusca il tuo consiglio senza intendimento? Per questo ho detto cose che non comprendevo, cose troppo alte per me che non conoscevo. 4 Deh, ascolta, e io parlerò; io ti interrogherò e tu mi risponderai. 5 Il mio orecchio aveva sentito parlare di te, ma ora il mio occhio ti vede. 6 Perciò provo disgusto nei miei confronti e mi pento sulla polvere e sulla cenere>>.
Non c’è condanna in Giobbe e non c’è ne per tutti coloro che sono in Cristo.
2 Cronache 20:3 Allora Giosafat ebbe paura e si dispose a cercare l’Eterno, e proclamò un digiuno per tutto Giuda. 4 Così quei di Giuda si radunarono per cercare aiuto dall’Eterno, e da tutte le città di Giuda venivano a cercare l’Eterno. 5 Quindi Giosafat si levò in piedi in mezzo all’assemblea di Giuda e di Gerusalemme nella casa dell’Eterno davanti al cortile nuovo 6 e disse: <<O Eterno, Dio dei nostri padri, non sei tu il DIO che è nel cielo? Sì, tu domini su tutti i regni delle nazioni; nelle tue mani sono la forza e la potenza e non c’è nessuno che ti possa resistere. 7 Non sei stato tu, il nostro Dio, che ha scacciato gli abitanti di questo paese davanti al tuo popolo Israele e l’ha dato per sempre alla discendenza del tuo amico Abrahamo. 8 Essi vi hanno dimorato e vi hanno costruito un santuario per il tuo nome, dicendo: 9 <<Se dovesse venire su di noi una calamità, la spada, il giudizio, oppure la peste o la carestia, noi ci presenteremo davanti a questo tempio e davanti a te (poiché il tuo nome è in questo tempio), noi grideremo a te dalla nostra avversità e tu ci ascolterai e ci verrai in aiuto>>.
Nei momenti di paura bisogna disporsi a cercare Dio, citando le Scritture per non cedere alla disperazione. Lodando Dio nella paura Egli ci libererà.
2 Cronache 20:14 Allora nel mezzo dell’Assemblea lo Spirito dell’Eterno investì Jahaziel, figlio di Zaccaria, figlio di Benaiah, figlio di Jeiel, figlio di Mattaniah, un Levita dei figli di Asaf. 15 E questi disse: <<Ascoltate, voi tutti di Giuda, voi abitanti di Gerusalemme e tu, o re Giosafat! Così vi dice l’Eterno “Non temete, non sgomentatevi a motivo di questa grande moltitudine, perché la battaglia non è vostra, ma di DIO. 16 Domani scendete contro di loro; ecco, essi saliranno per la salita di Tsits, e voi li troverete all’estremità della valle di fronte al deserto di Jeruel. 17 Non sarete voi a combattere in questa battaglia; prendete posizione, state fermi e vedrete la liberazione dell’Eterno che è con voi. O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non sgomentatevi, domani uscite contro di loro, perché l’Eterno è con voi”>>. 18 Allora Giosafat chinò la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti all’Eterno e lo adorarono. 19 Poi i Leviti, dei figli dei Kehathiti e dei figli dei Korahiti, si levarono per lodare ad altissima voce l’Eterno, il Dio di Israele. 20 La mattina seguente si alzarono presto e partirono per il deserto di Tekoa; mentre si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: <<Ascoltatemi, o Giuda e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nell’Eterno, il vostro Dio e sarete salvi; credete nei suoi profeti e prospererete>>. 21 Quindi, dopo essersi consigliato con il popolo, stabilì quelli che dovevano cantare all’Eterno e dovevano lodarlo per lo splendore della sua santità, mentre camminavano davanti all’esercito e dicevano: <<Celebrate l’Eterno, perché la sua benignità dura in eterno>>. 22 Quando essi cominciarono a cantare e a lodare, l’Eterno tese un’imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda, e rimasero sconfitti. 23 I figli di Ammon e di Moab insorsero contro gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli, quand’ebbero annientati gli abitanti di Seir, si aiutarono a distruggersi a vicenda. 24 Così, quando quelli di Giuda giunsero sull’altura da cui si poteva osservare il deserto, si volsero verso la moltitudine ed ecco, non c’erano che cadaveri distesi per terra; nessuno era scampato. 25 Allora Giosafat e la sua gente andarono a portar via le loro spoglie; tra di loro trovarono una grande quantità di ricchezze sui loro cadaveri e di oggetti preziosi, ne presero per sé più di quanto ne potessero portare, impiegarono tre giorni a portar via il bottino, tanto era copioso.
Come si evince dal versetto 17, il popolo di Dio deve prendere la posizione della fede lodando, decidendo di credere e stando fermi perché sarà Dio ad intervenire.
Al versetto 18 comprendiamo che, continuando la lode ed adorando, la paura va via e si entra nel riposo.
Al versetto 23 i figli di Ammon, di Moab e di Seir rappresentano i demoni che sono determinati ad impedirci di godere la pace, la serenità, la potenza di Dio, e soprattutto impedirci di lodare Dio nei momenti di paura e di afflizione, sapendo che altrimenti sarebbero sconfitti.
Al versetto 25 Dio ha combattuto per il popolo e questi ha solo raccolto le ricchezze che l’Eterno ha provveduto, perché il diavolo deve restituire ad ogni figlio di Dio ciò che ha rubato.
Quindi possiamo concludere affermando che Dio combatte per noi e ci da la vittoria, quando ci affidiamo a Lui con tutto il nostro cuore.