Predicazione del missionario Giuseppe Costantino
Questa domenica è stata una giornata particolare, in quanto nella nostra chiesa abbiamo avuto la visita dei fratelli di Compassion.
E’ stata un giorno in cui DIO ci ha dato ancora una volta l’opportunità di poter ascoltare la sua Parola, con il nostro cuore aperto a Lui.
E’ con questa motivazione che dobbiamo venire in chiesa e non soltanto per incontrarci e stare in comunione con i fratelli e le sorelle.
DIO, infatti, vuole farci vedere quello che ci ha preparato e desidera che ognuno apra i propri occhi spirituali per vedere la gloria di DIO, nella chiesa che non è una semplice struttura ma il luogo dove sono accampati gli angeli, i cherubini, i serafini e tanti guerrieri che sono al nostro fianco e difendono le nostre cause. Quando ci sembra che ci sia un muro alzato dinanzi a noi cioè un problema che non si può superare, allora DIO è lì pronto a farci alzare al di sopra di esso, cosicché potremo vedere quanto sia piccolo il problema e non sminuiremo la grandezza di DIO perché in Lui abbiamo la vittoria, perché nulla è impossibile a Lui. DIO è colui che ridà vita alle ossa secche, come sta scritto nel libro del profeta Ezechiele.
DIO non ci vuole sonnacchiosi o dubbiosi ma certi che sarà Lui ad operare, anzi che ha già operato. A questo proposito, leggiamo:
Marco 10:46 Giunsero così a Gerico. E come egli usciva da Gericocon i suoi discepoli e con una grande folla, un certo figlio di Timeo, Bartimeo il cieco, sedeva lungo la strada mendicando. 47 Or, avendo udito che chi passava era Gesù il Nazareno, cominciò a gridare e a dire:<<Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!>>. 48 E molti lo sgridavano affinché tacesse, ma egli gridava ancora più forte:<<Figlio di Davide, abbi pietà di me!>>. 49 E Gesù, fermatosi, ordinò che lo si chiamasse. Chiamarono dunque il cieco dicendogli:<<Fatti animo, alzati, egli ti chiama!>>. 50 Allora egli, gettando via il suo vestito, si alzò e venne a Gesù. 51 E Gesù, rivolgendogli la parola, disse:<<Che cosa vuoi che io ti faccia?>>. E il cieco gli disse:<<Rabboni, che io recuperi la vista!>>. 52 E Gesù gli disse:<<Va’, la tua fede ti ha salvato>>. E in quell’istante recuperò la vista e si mise a seguire Gesù per la via.
La parola “Rabboni” è menzionata solo due volte nella Bibbia, in questo passo e nel passo di Giovanni in cui Maria Maddalena incontra Gesù.
Bartimeo era un cieco che viveva in una città maledetta, dove era difficile poter dichiarare che Gesù fosse figlio di Davide, perché per questa affermazione c’era il rischio di venir imprigionati. Ma questo non fermò Bartimeo, il quale non si fece sfuggire l’occasione di avvicinarsi a quel Gesù di cui aveva sentito parlare e che faceva grandi miracoli. Questo ci fa comprendere che Gesù quando passava aveva un piano da compiere in ognuno. Egli di lì a poco sarebbe stato crocifisso ma fino all’ultimo operava nella vita delle persone che incontrava.
Bartimeo non era cieco dalla nascita perché al versetto 52, sta scritto che:”… all’istante recuperò la vista … “ ciò vuol dire che prima ci vedeva e poi non ha visto più. Questo, spiritualmente parlando, può accadere a ciascuno di noi quando la nostra fede è debole, rischiando di non vedere che Gesù è accanto a noi; DIO desidera che recuperiamo la vista spirituale affinché possiamo vedere la Sua gloria. Egli è presente in ogni nostra impresa, ma se siamo deboli nella fede, non vedremo Gesù così come accadde a Maria Maddalena, alla quale Gesù dovette gridare affinché lei lo vedesse.
Dopo che DIO ci ha fatto recuperare la vista e ci ha fatto un miracolo, dobbiamo fare guerra all’avversario delle anime nostre, satana, essendo ben attrezzati e tutelati, indossando l’armatura al completo affinché i dardi del nemico non possano colpirci là dove siamo scoperti cioè nelle nostre debolezze, ecco perché abbiamo bisogno dell’intervento di DIO; L’Eterno sa di cosa abbiamo bisogno ed ha la soluzione giusta al nostro problema. Per questo dobbiamo pregarlo regolarmente per poter vedere nel mondo soprannaturale e non fermarci dinanzi alle circostanze naturali.
In un capitolo dell’Antico Testamento si narra di un episodio in cui i Siri furono colpiti dalla cecità quando il loro re mandò il suo esercito per catturare il profeta Eliseo ed il suo servo, perché essi davano fastidio al sovrano. Questo ci fa comprendere che il diavolo manda contro di noi un esercito di demoni, perché da cristiani gli diamo fastidio.
Ricordiamoci che in Cristo Gesù siamo forti e che perciò il diavolo non può toccarci.
Prendiamo esempio da Eliseo che, essendo fiducioso nel DIO onnipotente, pregò affinché anche gli occhi del suo servo si aprissero e vedessero, nel soprannaturale, in cielo un esercito di angeli, carri e cavalieri pronti ad intervenire in loro aiuto. Vedremo così che anche per noi è pronto un esercito schierato per venirci in aiuto al momento opportuno, ma , se noi saremo deboli nella fede non potremo vederlo e le circostanze ci condizioneranno in modo negativo. Se siamo deboli nella fede, non vedremo tutto quello che DIO ha preparato per noi e non lo vedremo come “Rabboni” cioè come DIO mio papà, DIO mio fratello, DIO mio amico, come colui che non ci tradisce mai ed al quale possiamo confidare qualunque cosa.
DIO ha un piano per ciascuno di noi, proprio come lo ebbe per Bartimeo, che quando si arrese a Gesù, si tolse le vesti cioè si spogliò della sua dignità umana per indossare la nuova veste che Gesù aveva preparato per lui. Gesù ha preparato per ciascuno di noi una veste nuova ma spesso capita che non cogliamo questa opportunità e lo lasciamo andare.
DIO prepara dinanzi a noi una tavola imbandita ma noi non attingiamo perché non rilasciamo perdono, perché facciamo prevalere la nostra umanità, senza pensare a quanto ci ha amato DIO quando ha sacrificato Suo figlio Gesù sulla croce al posto nostro. Oggi DIO vuole darci un’altra opportunità di presentarci dinanzi a Lui, ci dice di non indurire il nostro cuore, di smetterla di piagnucolare e di iniziare a comprendere che davanti a noi c’è la Sua potenza e che abbiamo vinto ogni cosa nel Suo nome; per questo dobbiamo essere combattivi e strappare al diavolo tutto quello che ci ha derubato, dichiarando che ci riprendiamo tutto quello che ci appartiene nel nome di Gesù, perché è DIO che ci ha dato tutto.
Se crediamo, vedremo la manifestazione della gloria di DIO. Se chiamiamo DIO “Rabboni” vedremo veramente miracoli nella nostra vita ed in quella dei nostri cari. Non dobbiamo essere deboli perché siamo forti in Cristo, non dobbiamo essere miseri perché DIO ci ha dato grande ricchezza, siamo figli del Re dei re, figli del DIO Altissimo, prendiamo autorità in Cristo ed iniziamo a combattere così da essere ripieni della Sua potenza e porteremo anime a DIO. Amen.