ATTI 3:3 Costui, avendo visto Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, chiese loro l'elemosina. 4 Allora Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: «Guarda noi». 5 Ed egli li guardava attentamente, sperando di ricevere qualche cosa da loro. 6 Ma Pietro disse: «Io non ho né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina!». 7 E, presolo per la mano destra, lo sollevò; e in quell'istante i suoi piedi e le caviglie si rafforzarono. 8 E con un balzo si rizzò in piedi e si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio, camminando, saltando e lodando Dio.
Di questa Scrittura conosciamo bene il contenuto poiché sicuramente è stata letta più volte, ma ora focalizziamoci sul versetto 4, in cui Pietro chiese allo zoppo di guardare verso Pietro stesso e verso Giovanni affinché li osservasse attentamente. Guardando nel naturale i due Apostoli non avevano niente da dare allo zoppo, ma nel soprannaturale videro che il suo bisogno non era quello di avere qualcosa da mangiare bensì di avere la necessità di uscire da una condizione di maledizione che gli impediva di camminare e di gioire come tutti gli altri.
DIO vuole che ognuno di noi possa avere una vita abbondante; questo può accadere se siamo affamati ed assetati della Parola di DIO. E’ necessario anche che ci siano persone ripiene della compassione di Gesù, come lo era Pietro che agì compassionevolmente quando rilasciò la guarigione sullo zoppo basandosi sulla Parola di DIO. Infatti, la potenza di DIO era scesa e lo zoppo vide la Sua presenza nei due Apostoli.
Anche noi siamo chiamati ad avere lo stesso zelo e lo stesso desiderio di stare alla presenza di DIO per manifestare il Suo regno tra la gente.
LUCA 4:18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi, 19 e per predicare l'anno accettevole del Signore».
Lo zoppo aveva bisogno di guarire sia nel corpo che nel cuore rotto, aveva bisogno di essere liberato dalla prigionia in cui si trovava perché non poteva muoversi; inoltre, aveva bisogno di vedere Gesù in coloro che erano stati unti dal Signore Gesù per manifestare le opere del Padre celeste.
Anche noi dobbiamo guardare le persone con gli occhi di Gesù, per benedire gli altri ed essere una testimonianza di Cristo che vive in noi per poterlo far conoscere al mondo che vive nel maligno. Mostrare l’amore di DIO a coloro che non lo conoscono, attraverso la nostra bocca e le nostre azioni. Molta gente vive elemosinando qualcosa, chi chiede un lavoro, chi un semplice pasto caldo, chi un po’ di amore e di comprensione, ma l’Eterno vuole provvedere molto di più, ecco perché, come figli del DIO Altissimo, dovremmo essere consapevoli che non dobbiamo essere egoisti come coloro che sono del mondo ma dovremmo far arretrare le tenebre che in esso ci sono, trasmettendo la gioia e la vita che solo Gesù può dare, poiché così faremo la volontà di DIO.
MARCO 16:15 Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura; 16 chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato. 17 E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; 18 prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno». 19 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio. 20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l'accompagnavano. Amen.
Questo significa che ogni persona ha il diritto di conoscere la Salvezza che è in Cristo Gesù; a noi sta il compito di farla conoscere a tutti, ma sta ad ognuno accettare o meno Cristo Gesù nel proprio cuore.
Soltanto chi vive nella misericordia di DIO e non parla male degli altri ma li benedice e li esorta, sta vivendo nella coerenza con i principi del Vangelo ed è un vero messaggero dell’Eterno, come anche colui che si mette in discussione ogni giorno sapendo di non essere perfetto e di essere in un continuo processo di cambiamento. Perciò, è importante per entrare nel proposito di DIO, sapere a cosa stiamo guardando, se stiamo guardando a Gesù ed a quello che Lui ci dice di fare, oppure se stiamo guardando ad altro.
GIOVANNI 8:28 Quindi Gesù disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato. 29 E colui che mi ha mandato è con me; il Padre non mi ha lasciato solo, perché faccio continuamente le cose che gli piacciono».
Gesù guardava verso i bisognosi e verso il cielo. Guardava al Padre perché nel soprannaturale Egli gli mostrava quale era la Sua volontà.
Stiamo attenti a cosa stiamo guardando per non sporcarci con l’immondizia del mondo.
EBREI 12:2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.
Guardiamo a quello che Gesù ha fatto, ha guardato alla croce non soffermandosi sui chiodi ed il martello ma a tutti i bisognosi che sarebbero stati guariti e liberati attraverso il suo sacrificio.
Noi siamo quello in cui crediamo non quello in cui vediamo od abbiamo. Ricordiamoci di Pietro quando uscì dalla barca e mise i piedi nel mare in tempesta e non affondò poiché guardava a Gesù. Perciò, anche noi dobbiamo guardare a Lui ed ubbidire a quello che ci dice di fare. Avere l’unzione di DIO ha un costo, quello di rinunciare alle cose della terra e vivere per il cielo.
EBREI 6:11 E desideriamo che ciascuno di voi mostri fino alla fine il medesimo zelo per giungere alla piena certezza della speranza, 12 affinché non diventiate pigri, ma siate imitatori di coloro che mediante fede e pazienza ereditano le promesse.
Siamo chiamati ad imitare coloro che per fede e per pazienza hanno ereditato le promesse di DIO, imitando lo stile di Gesù e guardando verso le promesse che DIO ci ha fatto in:
MATTEO 28:20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen».
DIO è con noi sempre e si manifesterà se lo cercheremo con tutto il nostro cuore. Amen.