CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

 

ROMANI 8:28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.

 

Ogni volta che non comprendiamo il perché ci accadono determinate cose, questo versetto ci è utile per darcene una spiegazione; poiché ognuno di noi è nato per adempiere il proposito che DIO ha preparato.

Abbiamo letto che tutto coopera al bene ma è bene sottolineare che questo vale solo per coloro che amano DIO. Ma come facciamo a sapere se stiamo amando il Signore veramente?

 

MATTEO 4:20 Or essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono.

 

In questo versetto ci viene rivelato che coloro che amano il Signore e decidono di seguirlo, lo fanno prontamente, lasciando tutto senza preoccuparsene e senza cercare, prima, di sistemare delle cose nella loro vita.

I discepoli lasciarono tutto per diventare pescatori di uomini e per imparare da Gesù come essere portatori di vita, di speranza, di libertà, di guarigione.

Noi cosa abbiamo lasciato per seguire Gesù?

Abbiamo lasciato il nostro modo di pensare, la nostra formazione politica, le nostre tradizioni, il modo di pensare di questo mondo, la nostra razionalità che non ci permette di vedere nell’invisibile?

Abbiamo lasciato il nostro vecchio modo di difenderci?

Abbiamo lasciato il controllo e la protezione sulle persone che ci sono care oppure l’abbiamo mantenuto?

Ci siamo veramente abbandonati nelle braccia di DIO?

Se avremo fatto tutto questo, allora stiamo permettendo a DIO di operare nella nostra vita, potremo affermare che Lui è la nostra sicurezza e che ci permette di vivere pienamente le nostre giornate poiché ci siamo affidati a Lui ed eseguiamo prontamente tutto quello che Lui ci dice di fare. In questo modo scopriremo il perché ci accadono delle cose ed il perché esse cooperano al nostro bene.

Dobbiamo anche chiederci se ci siamo spogliati di noi stessi per fare la piena volontà di DIO, come leggiamo in:

 

MATTEO 11:25 In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli.

 

MATTEO 18:3 e disse: «In verità vi dico: se non vi convertite e non diventate come piccoli fanciulli, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli.

 

Se amiamo il Signore, dobbiamo diventare come piccoli fanciulli ovvero come coloro che hanno un cuore semplice, senza malignità, senza malizia; spogliati dell’attitudine di pensare male, che se DIO ci parla è per noi un qualcosa di negativo mentre sappiamo che DIO parla proprio attraverso la Sua Parola per farci correggere le nostre abitudini sbagliate che ci arrecano danno e per dirci cosa invece dobbiamo praticare nella nostra vita, come amare tutti a prescindere se quelle persone ci stanno simpatiche oppure antipatiche, in quanto Gesù le ama tutte e non sta a noi emarginarle. Inoltre, quando amiamo, avremo sempre la vittoria e DIO ci rivelerà le cose nascoste ed invisibili.

 

GENESI 21:14  Abrahamo si levò al mattino presto, prese del pane e un otre d'acqua e li diede ad Agar; mise tutto sulle sue spalle e la mandò via assieme al fanciullo. Così ella partì e andò errando per il deserto di Beer-Sceba. 15 Quando l'acqua dell'otre finì, ella mise il fanciullo sotto un cespuglio. 16 E andò a sedersi di fronte a lui, alla distanza di un tiro d'arco, perché diceva: «Non voglio vedere il fanciullo morire!». Così ella si sedette di fronte a lui e alzò la voce e pianse. 17 E DIO udì la voce del ragazzo; e l'angelo di DIO chiamò Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perché DIO ha udito la voce del ragazzo là dove si trova. 18 Levati, solleva il ragazzo e tienilo forte con la tua mano, perché io farò di lui una grande nazione».

 

Soffermiamo la nostra attenzione al versetto 17, in cui si legge che DIO udì la voce del ragazzo; questo perché come sta scritto il ragazzo non parlò ma l’Eterno sapeva quale fosse il suo bisogno ed udì la sua voce perché era figlio di Abrahamo sul quale era stabilita la benedizione del DIO Altissimo, mentre ignorò il pianto della madre Agar che era un pianto di disperazione e di non fede nei riguardi di DIO.

Spesso noi cristiani siamo come Agar, quando piangiamo e ci disperiamo, magari per un torto subito, senza pensare a quello che magari abbiamo fatto a nostra volta. Il lamento può produrre scandalo ed allontanamento delle persone che ci stanno vicino, proprio a causa delle nostre azioni.

Agar non si accorse di avere un pozzo molto vicino a lei, dal quale usciva l’acqua che era quello di cui aveva bisogno; questo significa che se stiamo alla presenza di DIO, sarà Lui a farci vedere la soluzione e ci darà anche la rivelazione in quello che ancora dentro di noi deve cambiare. Agar ebbe la soluzione ma anche la rivelazione che DIO non l’aveva abbandonata ed imparò a vedere la grandezza dell’Eterno.

 

1 CORINZI 2:9 Ma come sta scritto: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d'uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano».

 

DIO dà rivelazioni a coloro che Lo amano; è necessario, perciò, per agire per fede, avere la semplicità e l’innocenza che ci permette di fidarci di DIO.

 

SALMO 23:3 Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.

 

Quando siamo stati delusi, feriti, maltrattati, non dobbiamo piangere ma sentire DIO vicino a noi e chiedergli di aiutarci ad amare coloro che ci hanno ferito, chiedendo  anche di purificare il nostro cuore e ristorare la nostra anima.

Analizziamo ora due persone della Bibbia, uno che ha perso l’innocenza e l’altro che l’ha mantenuta.

 

LUCA 1:10 Intanto l'intera folla del popolo stava fuori in preghiera, nell'ora dell'incenso. 11 Allora un angelo del Signore gli apparve, stando in piedi alla destra dell'altare dell'incenso. 12 Al vederlo Zaccaria fu turbato e preso da paura. 13 Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, al quale porrai nome Giovanni. 14 Ed egli sarà per te motivo di gioia e di allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. 15 Perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà né vino né bevande inebrianti e sarà ripieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre. 16 E convertirà molti dei figli d'Israele al Signore, loro Dio. 17 Ed andrà davanti a lui nello spirito e potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto».

 

A Zaccaria, l’angelo Gabriele rivelò il proposito per cui DIO gli avrebbe dato un figlio, al quale avrebbe dovuto dare il nome di Giovanni, il Battista. Ma Zaccaria mise in dubbio quello che l’angelo gli stava dicendo e, per questa sua incredulità, DIO gli impedì di parlare fino al giorno della nascita del figlio.

 

LUCA 1:26 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27 ad una vergine fidanzata a un uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. 28 E l'angelo, entrato da lei, disse: «Salve, o grandemente favorita, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne». 29 Ma quando lo vide, ella rimase turbata alle sue parole, e si domandava cosa potesse significare un tale saluto. 30 E l'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ed ecco, tu concepirai nel grembo e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. 32 Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre; 33 e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine». 34 E Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché io non conosco uomo?». 35 E l'angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà; pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio. 36 Ed ecco Elisabetta, tua parente, ha anch'ella concepito un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese per lei, che era chiamata sterile, 37 poiché nulla è impossibile con Dio». 38 Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

 

Maria era una donna semplice ed innocente e credette nel proposito di DIO accettando di essere la mamma di Gesù. Lei è l’esempio perfetto di donna umile ed ubbidiente, una meravigliosa figlia di DIO che ha adempiuto pienamente il proposito che l’Eterno aveva per lei.

Ognuno di noi siamo chiamati a perseguire il proposito di DIO per il quale abbiamo bisogno, due cose importanti: Amore per DIO e riavere la semplicità dei piccoli fanciulli. Amen.

 

 

 

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