CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

Predicazione del Pastore Rosario Spadaro

Luca 9:28 Or avvenne che circa otto giorni dopo questi discorsi, egli prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte per pregare. 29 E mentre egli pregava, l'aspetto del suo volto cambiò e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini parlavano con lui; essi erano Mosè ed Elia, 31 i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi a Gerusalemme.

32 Or Pietro e i suoi compagni erano appesantiti dal sonno; ma, quando furono completamente svegli, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui. 33 E mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bene per noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia»; ma egli non sapeva quello che diceva. 34 E, mentre egli parlava così, venne una nuvola che li avvolse nella sua ombra; e i discepoli temettero, quando essi entrarono nella nuvola. 35 E una voce venne dalla nuvola dicendo: «Questi è il mio amato Figlio; ascoltatelo». 36 E, mentre quella voce parlava, Gesù si trovò tutto solo. Or essi tacquero, e in quei giorni non raccontarono nulla a nessuno di ciò che avevano visto.

Quanto abbiamo letto sopra ci fa porre delle domande sul perché Gesù abbia voluto salire sul monte a pregare. Certamente Egli sapeva quello che lo aspettava, sapeva che la sua morte in croce servita per la nostra redenzione, perciò aveva bisogno di una forza adeguata per affrontarla e per questo motivo ebbe bisogno di appartarsi in un ambiente adeguato che lo allontanasse dalle persone per concentrarsi su DIO. Era necessario che facesse questo perché doveva prepararsi a compiere la volontà del Padre e caricarsi tutta l’immondizia e la melma degli uomini, per poi purificare questi ultimi con il Suo preziosissimo sangue. Gesù è diventato un tutt’uno con i furfanti, gli idolatri, gli ingannatori, i maldicenti, ecc.; si è caricato la condanna degli uomini su di sé.

Gesù portò con sé tre dei suoi discepoli probabilmente perché erano i più disponibili a seguirlo sulla montagna, anche se poi si misero a dormire per la stanchezza e magari non avevano compreso il perché Gesù aveva bisogno per pregare di salire così in alto.

Gesù aveva bisogno di immergersi con tutto se stesso nel cielo, aveva bisogno della manifestazione della gloria di DIO per essere pronto ad affrontare ciò che l’aspettava. Aveva bisogno di entrare in contatto con il Padre. Anche noi abbiamo bisogno di una visitazione da parte dell’Eterno in questi tempi difficili in cui tutti sono disinteressati alle cose del Regno di DIO, come del resto accadeva ai tempi di Gesù.

Grazie al sacrificio di Gesù avviene la trasformazione negli uomini che Lo ricevono e che poi sentono il bisogno di allontanarsi dalle cose del mondo, per incontrarsi con DIO ed immergersi nella Sua gloria.

Non a caso i tre discepoli, che all’inizio si erano addormentati, si risvegliarono proprio nel momento in cui Gesù stava per essere avvolto dalla nuvola della gloria di DIO; ciò che videro gli fece ricevere la forza necessaria che gli sarebbe servita dopo che Gesù sarebbe salito in cielo; forza che permise loro di testimoniare delle cose di DIO nel mondo e di dare speranza alle persone per i loro bisogni. Anche noi abbiamo bisogno di ricevere questa forza per dare conforto agli altri e portarli a cercare l’Amore e l’aiuto di Cristo.

Non dobbiamo preoccuparci del giudizio degli altri ma solo di quello che pensa DIO di noi. Non si può agire da cristiani e scendere a compromessi con il mondo. DIO si aspetta che i suoi figli Lo onorino così come lo onorò Gesù, cosicché anche noi riceveremo lo stesso apprezzamento che ricevette Gesù. Dobbiamo cercare l’approvazione di DIO, pensare come Lui pensa ed agire come Lui si aspetterebbe, perché il Suo desiderio è che tutti gli uomini siano salvati e ricevano Gesù nei loro cuori, perché Gesù non è una religione ma è il Figlio di DIO.

1 Samuele 15:10 Allora la parola dell’Eterno fu rivolta a Samuele, dicendo: 11 <<Io mi pento di aver costituito Saul re, perché si è allontanato da me e non ha seguito i miei ordini>>. Samuele ne fu rattristato e gridò all’Eterno tutta la notte. 12 Al mattino presto Samuele si levò per andare incontro a Saul; ma vennero a dire a Samuele:<<Saul è andato a Karmel, ed ecco che si è eretto un monumento; poi è tornato passando oltre, ed è sceso a Ghilgal>>. 13 Samuele allora si recò da Saul, e Saul gli disse:<<Benedetto sii tu dall’Eterno! Io ho seguito l’ordine dell’Eterno>>. 14 Ma Samuele disse:<<Cos’è questo belar di pecore che mi giunge agli orecchi e questo muggir di buoi che sento?>>. 15 Saul rispose:<<Questi sono animali presi dagli Amalekiti, perché il popolo ha risparmiato il meglio delle pecore e dei buoi per farne dei sacrifici all’Eterno, il tuo DIO; il resto però l’abbiamo votato allo sterminio>>.

Al versetto 11 la traduzione della frase:<<mi pento>>, non è da intendersi alla lettera, perché DIO non si pente mai di quel che fa, in quanto sapeva benissimo quello che re Saul avrebbe fatto e che dopo un po’ non sarebbe stato più un buon sovrano e che lo avrebbe dovuto destituire.

DIO ha tutto sotto controllo e crea le circostanze necessarie per far manifestare la vera natura delle persone, come quando al versetto 12 su citato, ha fatto ritardare l’arrivo del profeta Samuele affinché si vedesse che tipo di re fosse Saul, un bugiardo ed un idolatra di se stesso, una persona alla quale interessava avere l’approvazione del popolo e non quella di DIO. Stiamo, quindi, attenti a non essere come re Saul, ma lasciamoci trasformare da DIO per essere pronti a servirlo con umiltà e mansuetudine.

Atti 5:14 Così si aggiungeva al Signore un numero sempre maggiore di credenti, moltitudini di uomini e donne, 15 tanto che portavano i malti nelle piazze, li mettevano su letti e giacigli perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro. 16 Anche la folla delle città intorno accorreva a Gerusalemme, portando i malati e quelli che erano tormentati da spiriti immondi, e tutti erano guariti.

Pietro stava alla presenza di DIO e si lasciava avvolgere ogni giorno dalla Sua gloria. Infatti nel versetto 11 sta scritto che tutti i malati venivano guariti semplicemente dall’ombra di Pietro; questo era possibile perché Pietro saliva sul monte e pregava per farsi trasformare da DIO  e ricevere la rivelazione di essere un figlio amato da DIO, reso giusto e lavato da tutti i peccati, riconosciuto dagli uomini come uomo di DIO, santificato ed appartato solo per Lui. DIO ci vede senza difetti anche se siamo pronti a vedere solo quelli, Lui vede il prodotto finito con la gloria sua su di noi per indossare la veste di giustizia.

Dobbiamo avere amore per i perduti prima di salire sul monte a pregare DIO per ricevere la sua gloria dentro di noi ed attorno a noi, affinché i perduti sentano il bisogno di chiedere perdono all’Eterno ed essere salvati. Amen.

 

 

 

 

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