CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

Predicazione del Pastore Rosario Spadaro

 2°Sam. 6:6 Quando giunsero all'aia di Nakon, Uzzah stese la mano verso l'arca di DIO e la sostenne, perché i buoi inciamparono. 7 Allora l'ira dell'Eterno si accese contro Uzzah, e là DIO lo colpì per la sua colpa; ed egli morì in quel luogo presso l'arca di DIO. 8 Davide fu grandemente amareggiato perché l'Eterno aveva aperto una breccia nel popolo, colpendo Uzzah. Così quel luogo fu chiamato Perets-Uzzah fino ad oggi.

 9 Davide in quel giorno ebbe paura dell'Eterno e disse: «Come può venire da me l'arca dell'Eterno?». 10 Così Davide non volle trasportare l'arca dell'Eterno presso di sé nella città di Davide, ma la fece trasferire in casa di Obed-Edom di Gath. 11 L'arca dell'Eterno rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gath, e l'Eterno benedisse Obed-Edom e tutta la sua casa. 12 Allora fu detto al re Davide: «L'Eterno ha benedetto la casa di Obed-Edom e tutto ciò che gli appartiene, a motivo dell'arca di DIO». Allora Davide andò e trasportò l'arca di DIO dalla casa di Obed-Edom nella città di Davide con gioia.

 

La benedizione di DIO si ha nello stare alla Sua presenza. A questo proposito abbiamo letto i versetti sopra citati ed ora analizziamo alcuni fatti a riguardo. L’arca era posta nella tenda del tabernacolo ed era  fatta con materiali smontabili e là dove veniva collocata, lì avrebbe dimorato DIO, così come l’Eterno aveva stabilito perché lo si potesse cercare e trovare. Tuttavia in quel tempo il popolo non poteva accostarsi a DIO direttamente ma c’era bisogno della presenza dei sacerdoti leviti, ecco perché questi dovevano seguire sempre l’arca, essi erano i mediatori fra DIO ed il popolo ed erano gli unici che potevano offrire dei sacrifici e toccare l’arca.

Re Davide voleva trasportare l’arca a Gerusalemme perché voleva sentire la presenza di DIO, sempre. Ora, DIO aveva dato l’ordine di costruire l’arca ma non aveva né detto di trasportarla su un carro né che potesse essere toccata da persone che non fossero Leviti. Perciò quando i buoi del carro inciamparono e l’arca stava per cadere, Uzzah la toccò e così scatenò l’ira di DIO, perché Uzzah non era un Levita. Quindi si deduce che sia il re Davide che il popolo, avevano dimenticato quanto stabilito da DIO, ed ecco perché il re cadde nel panico e permise ad Obed-Edom di portarsi l’arca in casa sua. Obed-Edom fu grandemente benedetto da DIO in tutti i tre mesi che l’arca fu a casa sua; infatti lì la presenza di DIO era tangibile in quanto non c’erano malati, tutto quello che Obed-Edom faceva, prosperava, funzionava tutto ed in casa non c’era oppressione ma un’atmosfera di pace, di gioia e vi era la gloria di DIO, manifesta; tutto questo accadeva, perché ciò che DIO comandava di fare, veniva messo in pratica, in ubbidienza alla Sua Parola.

Anche noi se stessimo alla presenza di DIO, assisteremmo alla manifestazione della gloria di DIO e non penseremmo a niente di negativo, nessuno di noi avrebbe paura e nessuno penserebbe di essere malato e di non poter guarire, perché saremmo consapevoli che tutto appartiene a DIO e basta la Sua presenza per essere benedetti in ogni area della nostra vita. Dobbiamo desiderare di avere il Signore Gesù in casa nostra, Lui bussa alla nostra porta e se noi l’apriamo, Egli ci permetterà di avere intimità con Lui, ci proteggerà, ci darà forza, pace e guarigione. Questo non ci farà essere dei maldicenti, degli invidiosi, dei bugiardi od altre cose simili, ma ci farà essere consapevoli che DIO è con noi in ogni luogo in cui ci troviamo, perché la Sua potenza è con noi giorno per giorno.

Giovanni 14:21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui>>. 22 Giuda, non l’Iscariota, gli disse:<<Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?>>. 23 Gesù rispose e gli disse:<<Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. 24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

Quando noi osserviamo i comandamenti di DIO, Lui si sente amato per il fatto di non essere egoisti, di amare gli altri, trattandoli con amore e rispetto, anche quando vorremmo calpestarli a causa del risentimento e dell’amarezza che abbiamo nel cuore per le offese ricevute. I comandamenti di cui si parla al versetto 21 su citato, non sono quelli elencati nel Vecchio Testamento in Esodo ma quelli contenuti nel Nuovo Testamento; a questo proposito leggiamo:

Marco 12:28 Allora uno degli scribi che aveva udita la loro discussione, riconoscendo che egli aveva loro risposto bene, si accostò e gli domandò:<<Qual è il primo comandamento di tutti?>>. 29 E Gesù gli rispose:<<Il primo comandamento di tutti è:”Ascolta, Israele: Il Signore DIO nostro è l’unico Signore”, 30 e:”Ama il Signore DIO tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Questo è il primo comandamento. 31 E il secondo è simile a questo:”Ama il tuo prossimo come te stesso”. Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi>>. 32 Allora lo scriba gli disse:<<Bene, Maestro. Hai detto secondo verità che vi è un sol DIO e non vi è alcun altro all’infuori di Lui; 33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutta la forza, e amare il prossimo come se stessi vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici>>.

DIO deve essere il nostro unico Signore e lo dobbiamo amare con tutto noi stessi cioè avendo la mente occupata a pensare a come fare per amarlo, coinvolgendo anche tutta la nostra anima, dando lo spazio della nostra vita solo in esclusiva a DIO. Non dando il primo posto alla nostra famiglia, od alle nostre emozioni, od alle nostre aspirazioni di carriera, od ai nostri idoli che possono essere un cantante, un attore, una squadra di calcio, ecc..quanti idoli serviamo mentre ignoriamo il fatto che DIO vuole riempirci il cuore del Suo Amore. Chi ama DIO è amato da Lui con un Amore grande e meraviglioso, come sta scritto nel Salmo 91 in cui si comprende quanto ci ami, provvedendoci una veste bianca ogni volta che andiamo a Lui e gli chiediamo perdono, cosicché il diavolo possa essere accecato dallo splendore della nostra veste. Se amiamo stiamo osservando tutti i comandamenti, perché se amiamo DIO, ameremo tutte le persone che incontreremo ed anche tutto quello che DIO ha creato, perché amare vuol dire mettersi nei panni degli altri.

Giovanni 13:34 Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri.

Gesù ci ha amati fino ad essere schernito, offeso, perseguitato, maltrattato ed ucciso, dopo immense sofferenze per il semplice fatto di farci riconciliare con DIO, nostro Padre. Se amassimo profondamente DIO, saremmo dei veri adoratori perché ameremmo anche gli altri, così come Gesù li ama. DIO ci ama così come siamo, ma ci ama così tanto che non vuole lasciarci nella condizione in cui ci troviamo.

2 Timoteo 3:1 Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, 2 perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, 3 senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, 4 traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di DIO, 5 aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati.

Quanto citato nel versetto sta accadendo oggi nel mondo ma anche nelle chiese, dove si vuole rincorrere il successo personale e non il bene delle anime. La chiesa deve entrare nell’adorazione a DIO, per vedere la manifestazione della Sua gloria e far luce nelle tenebre dove le persone sono prigioniere.

L’apostolo Paolo ci da la definizione di amore vero, in:

1 Corinzi 13:1 Quand’anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho amore, divento un bronzo risonante o uno squillante cembalo. 2 E se anche avessi il dono di profezia, intendessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede da trasportare i monti, ma non ho amore, non sono nulla. 3 E se spendessi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non ho amore, tutto questo niente mi giova. 4 L’amore è paziente, è benigno; l’amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, 5 non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; 6 non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità, 7 tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 8 L’amore non viene mai meno; ma le profezie saranno abolite, le lingue cesseranno e la conoscenza sarà abolita, 9 perché conosciamo in parte e profetizziamo in parte.

Qui l’apostolo Paolo ci dice che anche se siamo pieni di Spirito Santo, parliamo in lingue ed abbiamo tanti doni spirituali che ci portano a vedere miracoli ma questo ci rende orgogliosi di noi stessi e non diamo gloria a DIO, allora non stiamo amando veramente. Lo stesso vale anche quando facciamo le cose per farci vedere dagli altri, o sospettiamo sempre, dimenticando che DIO ci protegge e ci custodisce dai nostri nemici. Non dobbiamo credere a tutto quello che ci viene detto dagli altri senza avere delle conferme, ma dobbiamo credere nella Parola di DIO senza riserve; ricordando che l’Eterno scruta i cuori di coloro che Lo seguono in tutto quello che fanno. Amen.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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